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Giunta Regolamento: esame modifiche nuovo regolamento

15.03.2005
15:17
(ACON) Trieste, 15 mar - MPB - La Giunta per il regolamento, presieduta dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, ha ripreso stamani l'esame della bozza del nuovo testo con un confronto tra quello vigente e quello delle due proposte avanzate rispettivamente dalla presidenza e dalle opposizioni.

Un lavoro costruttivo, condotto oggi fino all'articolo 25 e di cui Tesini si è detto soddisfatto dichiarandosi convinto che la strada imboccata sia quella giusta: "Il grande lavoro dei mesi scorsi sta dando i suoi frutti e conferma la convinzione più volte espressa che l'impegno profuso per formulare la proposta di nuovo Statuto si sarebbe poi positivamente riverberato su tutta la materia riformatoria", ha affermato il presidente. E aggiunge: "Sono stati affinati i criteri di giudizio e di valutazione; ai tavoli di lavoro prevale tempestività e consapevolezza e la capacità di tenere distinte posizioni di schieramento e di stretto rigore istituzionale, come necessariamente si vuole quando si parla di Regolamento: non a caso nell'approfondimento si riesce a giungere a una sintesi migliorativa".

Nell'articolato esaminato, due in particolare i punti più controversi: all'articolo 10 (costituzione dei Gruppi consiliari) e al 15 (Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari, con particolare riferimento alla partecipazione dell'Esecutivo). Evidenziata la necessità di approfondimento anche su altri articoli (5,6,15,19).

Scendendo più nel dettaglio, l'esame è ripreso dall'art.5 (elezione dei vicepresidenti e segretari) relativamente al quale è stata lasciata in sospeso per un approfondimento la questione delle urne separate, che potrebbe violare il principio della segretezza del voto.

Relativamente all'art. 6 è stato salvato il testo proposto dalle opposizioni con l'inserimento di un comma con valore di compromesso, in quanto teso a eliminare il secondo comma dell'art. 9 di cui recupera la filosofia di fondo sottolineando che il presidente garantisce le minoranze anche avvalendosi dell'Ufficio di presidenza. Nello stesso articolo, al comma 8, recependo il testo della presidenza, è stata fatta cadere una limitazione impropria riguardo le funzioni residue del presidente, al di là dei lavori d'Aula.

Controversa, come detto, la materia dell'art. 10: in merito all'appartenenza automatica di un consigliere a un Gruppo mancando una sua esplicita dichiarazione (comma 1), questione questa delicata perché potrebbe entrare in conflittualità con il divieto di mandato imperativo; richiesti approfondimenti anche sui comma 3, relativo alla costituzione dei Gruppi minimi), 5 e 6, concernenti la collocazione bipolare dei consiglieri in quota alla maggioranza o meno; cassato, poi, il comma 4 proposto dalle opposizioni, inerente il regolamento dei Gruppi. Formula combinata fra le due proposte anche riguardo l'art. 12 (sulla costituzione delle coalizioni di gruppi) con l'accoglimento del comma 1 della presidenza, teso a rendere meno formale la costituzione dei Gruppi, e del comma 2 dell'opposizione, che introduce la formalità nel momento della comunicazione al presidente del Consiglio del Gruppo costituito; eliminato inoltre il comma 3 perché, come nel caso del comma 4 dell'art. 10, riguarda la vita interna dei Gruppi o coalizioni di essi.

Altro nodo, riguardante diversi articoli sparsi in tutto il regolamento, è quello della partecipazione dell'Esecutivo. In particolare, al comma 3 dell'art. 15, nella versione dell'opposizione si afferma che il rapporto con l'Esecutivo avviene attraverso il presidente della Regione, che può anche delegare un assessore. La versione del testo resta però aperta a ulteriori approfondimenti con l'esclusione comunque dell'ipotesi che l'Esecutivo possa essere rappresentato da funzionari.

Viene mantenuto il testo vigente per gli articoli 16 (Giunta regolamento) e 17 (Giunta nomine) recuperando però alcuni suggerimenti dal testo della presidenza (lettere a, b, e c) circa i compiti.

Per l'art. 19 (convalida elezioni) è stato accolto il testo della presidenza, corrispondente alla formula vigente, che prevede l'annullamento delle elezioni nel caso sussista una causa di ineleggibilità, con votazione senza quorum aggravato (ovvero i 2/3), conformemente a quanto previsto dallo Statuto, mentre si è convenuto sulla necessità di un'ampia riflessione sul tema delle nomine a livello legislativo e in sede di legge statutaria (in relazione a forma di governo e riequilibrio dei poteri); la discussione si è poi imperniata sulle competenze della Giunta nomine accogliendo il testo della presidenza.

Ultimo articolo analizzato è stato il 25, accolto nella proposta delle opposizioni, secondo il quale non è previsto il tetto del numero dei consiglieri nelle Commissioni di merito, ma contemporaneamente è stata recepita la necessità di lavorare per individuare un limite di partecipazione del singolo consigliere a un numero minimo di Commissioni di merito che tenga conto sia della presenza di Gruppi numericamente più piccoli che hanno legittime esigenze di rappresentatività, sia di rispettare esigenze più generali di funzionalità, evitando sovrapposizioni dei lavori che comporterebbero l'impossibilità a parteciparvi.

La Giunta per il regolamento tornerà a riunirsi il 12 aprile.

(immagini alle tv)