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I Comm: illustrato ddl personale regionale e comparto unico

15.03.2005
17:24
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - Giungono sul tavolo della I Commissione consiliare (presidente Franco Brussa della Margherita) le disposizioni più urgenti sulle problematiche inerenti il personale regionale e il comparto unico del pubblico impiego.

Lo scopo - ha spiegato l'assessore regionale Gianni Pecol Cominotto - è conseguire una maggiore funzionalità operativa, corrispondere a situazioni pregresse che da tempo attendono soluzione e, per quanto attiene al comparto unico, fornire gli strumenti atti alla sua piena attuazione.

Il provvedimento è formato da 16 articoli: il personale regionale è trattato nel Capo I, il comparto unico nel II, le norme finanziarie nel III.

Gli articoli 1 e 2 conferiscono al direttore centrale dell'organizzazione, del personale e dei sistemi informativi le funzioni di presidente del Comitato di gestione del Fondo sociale, oggi in capo all'assessore, e prevedono che sia lui ad amministrare il Fondo.

L'articolo 3 prevede, tra l'altro, la deroga al divieto di cumulo degli impieghi per i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale, con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno, e l'accesso alla categoria dirigenziale mediante pubblico concorso per esami o per titoli ed esami.

Con il 6, si puntualizzano i periodi per i quali l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere anticipazioni dell'indennità di buonuscita, mentre con il 7 si provvede all'inquadramento, nel ruolo unico regionale, di personale in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato con professionalità nel settore urbanistico e faunistico.

L'articolo 10 dispone, in via generale, la mobilità del personale da e verso l'Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale (ARERAN), fornendo così all'Agenzia un utile strumento di acquisizione di professionalità.

L'articolo 12 introduce, nell'ambito di tutte le Amministrazioni del comparto unico, la possibilità di coprire posti vacanti in organico utilizzando graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni del comparto stesso. Tale possibilità viene estesa a quegli Enti, Agenzie e Amministrazioni che, pur non ricompresi nell'ambito del comparto unico, applicano comunque al proprio personale lo stato giuridico e il trattamento economico del personale regionale. Con l'articolo 13, si interviene sulla disciplina relativa alle determinazioni delle dotazioni organiche di personale per gli Enti locali.

L'articolo 14 afferma la prima attuazione della procedura di accesso alla categoria dirigenziale attraverso un concorso per titoli ed esami per i posti da individuare con il relativo bando; per il personale regionale è prevista una riserva di posti del 50%.

Il personale che è stato trasferito alle Aziende sanitarie - ha quindi fatto sapere Pecol Cominotto - è ancora in attesa del pieno inquadramento nel comparto sanitario; con un articolo ad hoc, la Giunta pensa di dare finalmente risposta anche a questo problema.

Sollecitato da Roberto Asquini (FI), ha infine reso noto che per l'accesso alla categoria dirigenziale si parla di 40 servizi scoperti. E' questa la voce più "costosa" del disegno di legge, anche perché le norme del comparto unico graveranno sui bilanci degli Enti locali.

La Commissione utilizzerà la giornata di domani per il dibattito generale sul disegno di legge, riservandosi anche giovedì per terminare i suoi lavori. L'intenzione, resa nota dal presidente Brussa, è che la legge arrivi all'attenzione dell'Aula nelle sedute previste per la prossima settimana.

(immagini alle tv)