I Comm: illustrato ddl personale regionale e comparto unico
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - Giungono sul tavolo della I
Commissione consiliare (presidente Franco Brussa della
Margherita) le disposizioni più urgenti sulle problematiche
inerenti il personale regionale e il comparto unico del pubblico
impiego.
Lo scopo - ha spiegato l'assessore regionale Gianni Pecol
Cominotto - è conseguire una maggiore funzionalità operativa,
corrispondere a situazioni pregresse che da tempo attendono
soluzione e, per quanto attiene al comparto unico, fornire gli
strumenti atti alla sua piena attuazione.
Il provvedimento è formato da 16 articoli: il personale regionale
è trattato nel Capo I, il comparto unico nel II, le norme
finanziarie nel III.
Gli articoli 1 e 2 conferiscono al direttore centrale
dell'organizzazione, del personale e dei sistemi informativi le
funzioni di presidente del Comitato di gestione del Fondo
sociale, oggi in capo all'assessore, e prevedono che sia lui ad
amministrare il Fondo.
L'articolo 3 prevede, tra l'altro, la deroga al divieto di cumulo
degli impieghi per i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo
parziale, con prestazione lavorativa non superiore al 50% di
quella a tempo pieno, e l'accesso alla categoria dirigenziale
mediante pubblico concorso per esami o per titoli ed esami.
Con il 6, si puntualizzano i periodi per i quali
l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere
anticipazioni dell'indennità di buonuscita, mentre con il 7 si
provvede all'inquadramento, nel ruolo unico regionale, di
personale in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato
con professionalità nel settore urbanistico e faunistico.
L'articolo 10 dispone, in via generale, la mobilità del personale
da e verso l'Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale
(ARERAN), fornendo così all'Agenzia un utile strumento di
acquisizione di professionalità.
L'articolo 12 introduce, nell'ambito di tutte le Amministrazioni
del comparto unico, la possibilità di coprire posti vacanti in
organico utilizzando graduatorie di pubblici concorsi approvate
da altre amministrazioni del comparto stesso. Tale possibilità
viene estesa a quegli Enti, Agenzie e Amministrazioni che, pur
non ricompresi nell'ambito del comparto unico, applicano comunque
al proprio personale lo stato giuridico e il trattamento
economico del personale regionale. Con l'articolo 13, si
interviene sulla disciplina relativa alle determinazioni delle
dotazioni organiche di personale per gli Enti locali.
L'articolo 14 afferma la prima attuazione della procedura di
accesso alla categoria dirigenziale attraverso un concorso per
titoli ed esami per i posti da individuare con il relativo bando;
per il personale regionale è prevista una riserva di posti del
50%.
Il personale che è stato trasferito alle Aziende sanitarie - ha
quindi fatto sapere Pecol Cominotto - è ancora in attesa del
pieno inquadramento nel comparto sanitario; con un articolo ad
hoc, la Giunta pensa di dare finalmente risposta anche a questo
problema.
Sollecitato da Roberto Asquini (FI), ha infine reso noto che per
l'accesso alla categoria dirigenziale si parla di 40 servizi
scoperti. E' questa la voce più "costosa" del disegno di legge,
anche perché le norme del comparto unico graveranno sui bilanci
degli Enti locali.
La Commissione utilizzerà la giornata di domani per il dibattito
generale sul disegno di legge, riservandosi anche giovedì per
terminare i suoi lavori. L'intenzione, resa nota dal presidente
Brussa, è che la legge arrivi all'attenzione dell'Aula nelle
sedute previste per la prossima settimana.
(immagini alle tv)