UDC: Molinaro, sanità e sindrome dell'annuncio
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/AB - "Dobbiamo nuovamente
constatare che una nuova patologia ha contagiato i responsabili
massimi della salute e della protezione sociale in Friuli Venezia
Giulia. E' la 'sindrome dell'annuncio', una vera e propria
epidemia che con l'approssimarsi della primavera evidenzia
sintomi conclamati. Pochi giorni fa la 'filosofia' sulle liste
d'attesa, che nel frattempo si allungano, ieri la 'panacea
salvifica' della programmazione socio-sanitaria globale con
l'annuncio che in quest'anno vedranno la luce non solo i
programmi delle attività territoriali e i Piani di zona per gli
interventi sociali, ma addirittura i due Piani regionali
generali, quello sanitario e socio-sanitario e quello
socio-assistenziale, con una novità riesumata, quella del reddito
di cittadinanza, di cui le sinistre nostrane sono pronte a farne
una bandiera."
Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto
Molinaro gli annunci dell'assessore regionale Beltrame al
convegno udinese promosso dall'Agenzia regionale per la sanità,
chiamata a un'insolita funzione di promozione piuttosto che alle
ordinarie funzioni tecnico-amministrative.
"Dopo quasi due anni di governo Illy, la volontà di addossare
tutte le colpe a chi aveva amministrato prima è sempre presente
mentre i fatti, quelli che i cittadini si aspettano - precisa il
consigliere centrista - sono stati pochi: una nuova legge di
programmazione ancora in prima attuazione, un Piano
materno-infantile riveduto e corretto per la esclusiva
salvaguardia del punto nascita di Gorizia, un propagandato Centro
servizi condivisi in fase di avvio, un Piano regionale per la
riabilitazione ancora sulla carta e tanti avvicendamenti di
direttori e dirigenti di alto livello, rigorosamente secondo
l'antica consuetudine dell'appartenenza".
"Ci sembra oltremodo urgente, invece, che la convegnistica lasci
lo spazio per interventi concreti quali, ad esempio, quelli
relativi alla riclassificazione delle strutture per anziani, per
avere posti adeguati e rette eque e corrispondenti ai servizi
resi, oppure quelli relativi alla urgente definizione di misure
di contrasto alle nuove povertà, in crescita anche nel territorio
regionale, oppure per la continuazione della riorganizzazione
della rete ospedaliera che, a causa di alcune scelte ideologiche
di pochi, è tornata in sofferenza costante come dieci anni fa,
con le conseguenti discontinuità di cure e con la progressiva
demotivazione degli operatori, ovvero alla individuazione dei
quindici/venti milioni di euro indispensabili alla conclusione
della gestione 2005 della sanità, pena il razionamento di risorse
umane e materiali".
"Probabilmente ha visto giusto il presidente Illy circa la
necessità di nuove regole per la comunicazione per i diversi
esponenti della Giunta - conclude il capogruppo UDC - che
potrebbe essere molto semplice e suggerita da quella saggezza che
la recente 'sindrome' ha cancellato ovvero prima fare, e
possibilmente bene, e poi parlare. Se non altro perché così la
credibilità non sarebbe un atto di fede."