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UDC: Molinaro, sanità e sindrome dell'annuncio

16.03.2005
16:39
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/AB - "Dobbiamo nuovamente constatare che una nuova patologia ha contagiato i responsabili massimi della salute e della protezione sociale in Friuli Venezia Giulia. E' la 'sindrome dell'annuncio', una vera e propria epidemia che con l'approssimarsi della primavera evidenzia sintomi conclamati. Pochi giorni fa la 'filosofia' sulle liste d'attesa, che nel frattempo si allungano, ieri la 'panacea salvifica' della programmazione socio-sanitaria globale con l'annuncio che in quest'anno vedranno la luce non solo i programmi delle attività territoriali e i Piani di zona per gli interventi sociali, ma addirittura i due Piani regionali generali, quello sanitario e socio-sanitario e quello socio-assistenziale, con una novità riesumata, quella del reddito di cittadinanza, di cui le sinistre nostrane sono pronte a farne una bandiera."

Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro gli annunci dell'assessore regionale Beltrame al convegno udinese promosso dall'Agenzia regionale per la sanità, chiamata a un'insolita funzione di promozione piuttosto che alle ordinarie funzioni tecnico-amministrative.

"Dopo quasi due anni di governo Illy, la volontà di addossare tutte le colpe a chi aveva amministrato prima è sempre presente mentre i fatti, quelli che i cittadini si aspettano - precisa il consigliere centrista - sono stati pochi: una nuova legge di programmazione ancora in prima attuazione, un Piano materno-infantile riveduto e corretto per la esclusiva salvaguardia del punto nascita di Gorizia, un propagandato Centro servizi condivisi in fase di avvio, un Piano regionale per la riabilitazione ancora sulla carta e tanti avvicendamenti di direttori e dirigenti di alto livello, rigorosamente secondo l'antica consuetudine dell'appartenenza".

"Ci sembra oltremodo urgente, invece, che la convegnistica lasci lo spazio per interventi concreti quali, ad esempio, quelli relativi alla riclassificazione delle strutture per anziani, per avere posti adeguati e rette eque e corrispondenti ai servizi resi, oppure quelli relativi alla urgente definizione di misure di contrasto alle nuove povertà, in crescita anche nel territorio regionale, oppure per la continuazione della riorganizzazione della rete ospedaliera che, a causa di alcune scelte ideologiche di pochi, è tornata in sofferenza costante come dieci anni fa, con le conseguenti discontinuità di cure e con la progressiva demotivazione degli operatori, ovvero alla individuazione dei quindici/venti milioni di euro indispensabili alla conclusione della gestione 2005 della sanità, pena il razionamento di risorse umane e materiali".

"Probabilmente ha visto giusto il presidente Illy circa la necessità di nuove regole per la comunicazione per i diversi esponenti della Giunta - conclude il capogruppo UDC - che potrebbe essere molto semplice e suggerita da quella saggezza che la recente 'sindrome' ha cancellato ovvero prima fare, e possibilmente bene, e poi parlare. Se non altro perché così la credibilità non sarebbe un atto di fede."