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I Comm: ddl personale regionale, dibattito generale (1)

16.03.2005
16:51
(ACON) Trieste, 16 mar - RC - Dopo aver sentito le richieste delle organizzazioni sindacali, la I Commissione consiliare ha dibattuto in via generale il disegno di legge in materia di personale regionale e comparto unico del pubblico impiego, illustrato ieri dall'assessore regionale Gianni Pecol Cominotto.

Il presidente Franco Brussa (Margh) ha dato la parola a Roberto Molinaro (UDC), che ha criticato il fatto che il ddl non fosse utilizzato per risolvere la questione degli interinali, alcune disposizioni sulla dirigenza a suo dire impugnabili e che quindi solleveranno dei facili ricorsi, quanto previsto sulla durata dell'orario di lavoro, la poca chiarezza sulle assunzioni attraverso graduatoria concorsuale, la norma sulla dotazione organica degli Enti locali.

Accesso alla dirigenza al centro dell'attenzione di Renzo Petris (DS), che ha definito la soluzione difficile perché deve intervenire dopo anni di problemi; ciò che propone è una scelta mista tra personale già interno alla Regione e persone esterne all'apparato che comunque hanno maturato un percorso nella Pubblica amministrazione. Sulla contrattazione integrativa la scelta della Giunta è adeguata, lo stesso dicasi quanto previsto per la dotazione organica degli Enti locali.

Paolo Ciani (AN) si è detto insoddisfatto dell'incontro con i sindacati e ha criticato i primi due articoli, inerenti i passaggi di competenze al direttore centrale dell'organizzazione, del personale e dei sistemi informativi. Negativo anche l'articolo 3, perché permette a chi chiede di usufruire dell'orario ridotto, di ricoprire anche una mansione esterna ad esempio da libero professionista. Non si dà, poi, ai dipendenti la possibilità di fare carriera visto che non si prevedono concorsi interni. Da sopprimere, infine, la discriminante dell'articolo 14 ove si prevedono privilegi di punteggio per chi ha fatto corsi post-laurea quando questi sono stati garantiti dall'Amministrazione secondo una selezione decisa da essa stessa.

Per Maurizio Paselli (Citt), a ogni dipendente è data la possibilità di fare carriera sino all'apice, per Cristiano Degano (Margh) positiva anche la soluzione prevista per il personale delle Aziende sanitarie e ha poi accennato all'idea, in fase di studio, di prevedere delle priorità per gli interinali, senza però voler prendere in giro nessuno.

Bruna Zorzini (PDCI) ha rimarcato che partire da zero sarebbe stato più semplice che cercare di modificare vecchi errori. Per lei, gli interinali sono professionalità che non vanno perse; una parte di loro è stata recuperata, ma si deve pensare anche a chi è rimasto fuori.

Adriano Ritossa (AN) ritiene l'argomento doveroso, ma lo si è trattato a metà. Ha quindi ricordato le critiche ricevute, negli anni passati, quanto all'utilizzo di dirigenti esterni e ha giudicato troppo veloci i tempi dati al provvedimento in esame perché il prodotto è di qualità scadente e facilmente impugnabile.

Roberto Asquini (FI) ritiene necessarie alcune modifiche per dare soluzione alle situazioni tanto nuove quanto pregresse, nonché la questione dei concorsi per l'accesso alla categoria dirigenziale molto delicata.

L'assessore Pecol Cominotto ha spiegato che non è questo il disegno di legge che si propone di intervenire in modo organico sul rapporto di lavoro del comparto unico, argomento che fa parte del programma di Intesa Democratica e che sarà affrontato nella sua interezza attraverso un Testo unico. Questa è una norma che vuole solo dare risposta alle urgenze, pur restando vero che non ci sono esclusivamente soluzioni tecniche. L'assessore ha quindi fornito una serie di precisazioni su quanto sollevato dai sindacati e dai consiglieri. Per i corsi post-laurea, ad esempio, non si parla di corsi di aggiornamento, ma di corsi con esame finale e dunque aventi valore legale.

Quanto agli interinali, ha affermato che la stabilizzazione del rapporto di lavoro con la Regione si raggiunge solo ed esclusivamente attraverso gli strumenti del concorso pubblico, una persona sarà scelta solo attraverso la graduatoria concorsuale. Resteranno non più di 30 persone in stato di interinale, ma saranno le persone la cui qualifica non è coperta dai concorsi; saranno comunque persone con già esperienza e dunque impiegabili da subito.

(segue)

(immagini e interviste alle tv)