CR: approvata legge prati stabili (5)
(ACON) Trieste, 23 mar - RC - Esce modificata, la legge sui
prati stabili naturali che l'Aula ha approvato a maggioranza
trasversale registrando le contrarietà personali solo di Ferone
(Part. Pens) e Venier Romano (FI), con Battellino (IDV-FVG) e
Metz (Verdi) astenuti.
Una lunga serie di emendamenti a firma soprattutto Gherghetta
(DS), Fortuna Drossi (Citt), Gerolin (Margh), Franzil (PRC) e
Violino (LN), infatti, ha eliminato concetti come il Carso, ma
anche la collocazione dei prati stabili all'interno dei Piani
urbanistici dei Comuni e il divieto, per gli Enti locali, alla
vendita di terreni pubblici con habitat di interesse comunitario.
Si introducono, al contrario, altri soggetti quali l'ERSA nelle
operazioni di rinverdimento e coltivazione di tali prati, nonché
nuove disposizioni per le sanzioni degli organi di vigilanza, la
notifica alla Comunità europea del regolamento con cui si
definiscono le modalità dei finanziamenti previsti.
Durante le dichiarazioni di voto Tonutti (Margh) ha ribadito la
convinzione del suo gruppo a questa legge, pessimo servizio alla
comunità invece per Ferone perché si vìola il diritto alla
proprietà privata e Metz (Verdi) ritiene ci siano beni della
comunità che come tali devono essere tutelati e valorizzati, ma
la legge non va in tal senso. Per Gherghetta da oggi abbiamo
un'area protetta in più, i prati stabili naturali, e l'ambiente
non è considerato qualcosa di intoccabile, ma un'occasione di
sviluppo. Violino ritiene limitati i terreni che in pianura
saranno prati oggetto di tutela, non se ne fa un museo per le
generazioni future, ma si garantisce il massimo di banca genetica
e un esempio di agricoltura diversificata.
Buona la legge per Franzil (PRC) e Fortuna Drossi (Citt), che ha
parlato di "produzione ambientale" come mezzo per soddisfare la
salute dell'uomo e di legge perfettibile, ma comunque utile per
accrescere una cultura ambientale oggi deficitaria. I prati si
tutelano non con vincoli, ma con incentivi, però quelli in legge
non sono sufficienti; la norma è buona nei suoi significati, ma è
vuota di contenuti; quelle adatte ci sono già, bastava
applicarle. Negativo non aver previsto l'entrata dei prati
stabili nei Piani regolatori dei Comuni. Per Gottardo (FI), come
tutti i provvedimenti, anche questo è migliorabile una volta
applicato e il compito spetta alla Giunta; la prossima puntata
dovrà vedere il Consiglio impegnato a parlare di montagna perché
questa volta non lo si è fatto.
Il Consiglio ha anche approvato l'ordine del giorno a firma
Gottardo (FI), Guerra (LN), Salvador (Misto), Ciriani (AN) e
Molinaro (UDC) con cui si afferma il riconoscimento, da parte del
Governo, della specialità delle Regioni di montagna e insulari
nella programmazione dei fondi strutturali.
(segue)