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CR: approvata legge prati stabili (5)

23.03.2005
17:03
(ACON) Trieste, 23 mar - RC - Esce modificata, la legge sui prati stabili naturali che l'Aula ha approvato a maggioranza trasversale registrando le contrarietà personali solo di Ferone (Part. Pens) e Venier Romano (FI), con Battellino (IDV-FVG) e Metz (Verdi) astenuti.

Una lunga serie di emendamenti a firma soprattutto Gherghetta (DS), Fortuna Drossi (Citt), Gerolin (Margh), Franzil (PRC) e Violino (LN), infatti, ha eliminato concetti come il Carso, ma anche la collocazione dei prati stabili all'interno dei Piani urbanistici dei Comuni e il divieto, per gli Enti locali, alla vendita di terreni pubblici con habitat di interesse comunitario. Si introducono, al contrario, altri soggetti quali l'ERSA nelle operazioni di rinverdimento e coltivazione di tali prati, nonché nuove disposizioni per le sanzioni degli organi di vigilanza, la notifica alla Comunità europea del regolamento con cui si definiscono le modalità dei finanziamenti previsti.

Durante le dichiarazioni di voto Tonutti (Margh) ha ribadito la convinzione del suo gruppo a questa legge, pessimo servizio alla comunità invece per Ferone perché si vìola il diritto alla proprietà privata e Metz (Verdi) ritiene ci siano beni della comunità che come tali devono essere tutelati e valorizzati, ma la legge non va in tal senso. Per Gherghetta da oggi abbiamo un'area protetta in più, i prati stabili naturali, e l'ambiente non è considerato qualcosa di intoccabile, ma un'occasione di sviluppo. Violino ritiene limitati i terreni che in pianura saranno prati oggetto di tutela, non se ne fa un museo per le generazioni future, ma si garantisce il massimo di banca genetica e un esempio di agricoltura diversificata.

Buona la legge per Franzil (PRC) e Fortuna Drossi (Citt), che ha parlato di "produzione ambientale" come mezzo per soddisfare la salute dell'uomo e di legge perfettibile, ma comunque utile per accrescere una cultura ambientale oggi deficitaria. I prati si tutelano non con vincoli, ma con incentivi, però quelli in legge non sono sufficienti; la norma è buona nei suoi significati, ma è vuota di contenuti; quelle adatte ci sono già, bastava applicarle. Negativo non aver previsto l'entrata dei prati stabili nei Piani regolatori dei Comuni. Per Gottardo (FI), come tutti i provvedimenti, anche questo è migliorabile una volta applicato e il compito spetta alla Giunta; la prossima puntata dovrà vedere il Consiglio impegnato a parlare di montagna perché questa volta non lo si è fatto.

Il Consiglio ha anche approvato l'ordine del giorno a firma Gottardo (FI), Guerra (LN), Salvador (Misto), Ciriani (AN) e Molinaro (UDC) con cui si afferma il riconoscimento, da parte del Governo, della specialità delle Regioni di montagna e insulari nella programmazione dei fondi strutturali.

(segue)