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Margh: Santin, ddl finanza locale opportunità da cogliere

23.03.2005
17:21
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - "Questa è una grande opportunità, che una Regione a statuto speciale come la nostra non può non cogliere".

Ad affermarlo è il consigliere regionale della Margherita Paolo Santin in riferimento al disegno di legge sulla finanza locale, in calendario nella seduta del Consiglio regionale di domani (giovedì 24 marzo), che ne sottolinea con convinzione la positività.

"Liberarsi dalle pastoie burocratiche - continua Santin - previste dalle norme approvate dal governo Berlusconi, non può che consentire interventi più efficienti ed efficaci da parte dei nostri Comuni. Senza dubbio è anche il riconoscimento ai nostri sindaci e agli amministratori comunali di una capacità, sempre dimostrata, di saper gestire con oculatezza i soldi pubblici. I vincoli, infatti, posti dalle norme nazionali, rivestendo forti caratteri di generalità, difficilmente riescono a garantire risposte alle singole e particolari situazioni".

"Da qui la volontà di Intesa Democratica di permettere - continua Santin - maggiore autonomia ai nostri Comuni. E' infatti ben strano che il governo Berlusconi proponga investimenti pubblici faraonici per opere come il ponte sullo Stretto di Messina, forse non così urgente come si vorrebbe far credere, mentre impedisce ai Comuni di intervenire per opere che sono di maggior utilità per i cittadini e per il sistema produttivo".

"Per fortuna che, essendo una Regione a statuto speciale, abbiamo la possibilità di superare questo inghippo e di decidere in maniera diversa da quella romana garantendo, con i fatti e le leggi e non con i proclami, la giusta autonomia ai Comuni che, non dimentichiamolo, sono gli Enti territoriali più vicini ai cittadini e, quindi, dagli stessi seguiti con maggior attenzione".

"Mi auguro - così il consigliere della Margherita - che le opposizioni in Consiglio regionale non attivino iniziative di filibustering, solo per affermare il loro acritico allineamento ai provvedimenti del Governo nazionale. Se ne assumerebbero la totale responsabilità se questo disegno di legge non arrivasse in porto (il termine ultimo per legiferare in materia è, infatti, il 31 marzo) e dovrebbero spiegare ai nostri sindaci perché si preferisce limitare e appesantire burocraticamente la capacità di gestione dei Comuni".

"Le conseguenze negative infatti - conclude Santin - ricadrebbero ancora una volta sui nostri cittadini e sui nostri territori, in barba a ogni specialità regionale, una responsabilità che noi non intendiamo assolutamente assumerci".