Margh: Santin, ddl finanza locale opportunità da cogliere
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - "Questa è una grande
opportunità, che una Regione a statuto speciale come la nostra
non può non cogliere".
Ad affermarlo è il consigliere regionale della Margherita Paolo
Santin in riferimento al disegno di legge sulla finanza locale,
in calendario nella seduta del Consiglio regionale di domani
(giovedì 24 marzo), che ne sottolinea con convinzione la
positività.
"Liberarsi dalle pastoie burocratiche - continua Santin -
previste dalle norme approvate dal governo Berlusconi, non può
che consentire interventi più efficienti ed efficaci da parte dei
nostri Comuni. Senza dubbio è anche il riconoscimento ai nostri
sindaci e agli amministratori comunali di una capacità, sempre
dimostrata, di saper gestire con oculatezza i soldi pubblici. I
vincoli, infatti, posti dalle norme nazionali, rivestendo forti
caratteri di generalità, difficilmente riescono a garantire
risposte alle singole e particolari situazioni".
"Da qui la volontà di Intesa Democratica di permettere - continua
Santin - maggiore autonomia ai nostri Comuni. E' infatti ben
strano che il governo Berlusconi proponga investimenti pubblici
faraonici per opere come il ponte sullo Stretto di Messina, forse
non così urgente come si vorrebbe far credere, mentre impedisce
ai Comuni di intervenire per opere che sono di maggior utilità
per i cittadini e per il sistema produttivo".
"Per fortuna che, essendo una Regione a statuto speciale, abbiamo
la possibilità di superare questo inghippo e di decidere in
maniera diversa da quella romana garantendo, con i fatti e le
leggi e non con i proclami, la giusta autonomia ai Comuni che,
non dimentichiamolo, sono gli Enti territoriali più vicini ai
cittadini e, quindi, dagli stessi seguiti con maggior
attenzione".
"Mi auguro - così il consigliere della Margherita - che le
opposizioni in Consiglio regionale non attivino iniziative di
filibustering, solo per affermare il loro acritico allineamento
ai provvedimenti del Governo nazionale. Se ne assumerebbero la
totale responsabilità se questo disegno di legge non arrivasse in
porto (il termine ultimo per legiferare in materia è, infatti, il
31 marzo) e dovrebbero spiegare ai nostri sindaci perché si
preferisce limitare e appesantire burocraticamente la capacità di
gestione dei Comuni".
"Le conseguenze negative infatti - conclude Santin - ricadrebbero
ancora una volta sui nostri cittadini e sui nostri territori, in
barba a ogni specialità regionale, una responsabilità che noi non
intendiamo assolutamente assumerci".