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Pens: il no di Ferone alla legge sui prati stabili

23.03.2005
17:28
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - La legge sui prati stabili rappresenta un pessimo servizio alla collettività regionale.

Ad affermarlo è il consigliere regionale Luigi Ferone (Part.Pens) che aggiunge:

E' apprezzabile lo sforzo di chi, con questa legge, ha inteso preservare i prati stabili naturali ma, pur partendo da questa considerazione, non posso condividere larga parte dell'articolato dal momento che sono dell'idea che in molti punti si violi il diritto alla proprietà privata. Ho sempre creduto che la proprietà non sia un furto: la proprietà, e in particolare questo tipo di proprietà, cioè quei terreni su cui oggi si trovano i prati stabili cui fa riferimento questa legge, è il frutto di sacrifici di generazioni e che oggi, con questo provvedimento, praticamente si vorrebbero cancellare.

Obblighi, divieti, sanzioni: cos'è questo se non un esproprio di fatto del diritto alla proprietà e, per giunta, senza risarcimento? Forse - aggiunge Ferone - una politica fatta di incentivi e non di pesanti penalizzazioni, una politica che non crei diversità di trattamento, sarebbe la cosa più saggia.

C'è il concreto rischio che le imposizioni contenute in questa legge portino a un risultato ben diverso da quello auspicato da tanti cittadini e dalle associazioni che fanno riferimento alla natura e, di fatto, mettano da subito in pericolo proprio vaste aree che vedono la presenza di prati stabili.

Per questi motivi - conclude Ferone - ho votato contro questa legge che ritengo inutile, penalizzante e ingiusta.