CR: mozione Croazia, il dibattito (3)
(ACON) Trieste, 24 mar - RC - Bruno Di Natale (AN) ha dapprima
ricordato la sera del '75 quando fu firmato il trattato di Osimo
e poi si è detto contrario alla mozione perché non è d'accordo a
fare passi avanti verso chi non ne compie.
Per Mauro Travanut (DS) voto deciso e serio verso l'impostazione
della mozione, riconoscendo a Gottardo il suo ruolo alto
all'interno del Comitato delle Regioni; per il centro-sinistra si
tratta di un segnale di apertura verso i popoli dei Balcani,
popoli che nella storia recente hanno anche dimostrato di saper
essere uniti.
Gaetano Valenti (FI) ha fatto presente di essere nato a Parenzo,
nell'Istria croata, e di far parte dell'associazione Friuli
Venezia Giulia e Dalmazia. Per lui, ci sono aspetti che vanno
trattati sicuramente in funzione di quanto accaduto in passato,
ma altri devono basarsi sul futuro. Si deve dare una risposta
agli esuli italiani che si trovano ancora in quei territori; i
beni in mano allo Stato devono essere restituiti; la giornata del
ricordo è una grande conquista.
Lasciamo la storia e andiamo avanti - così Mirko Spazzapan
(Margh). Poi, però, ha parlato in termini di questioni ancora
aperte tra Croazia e Slovenia, e ha fatto presente che a Lubiana
siede un parlamentare di lingua italiana, ma così non è
viceversa.
Tamara Blazina (DS) ha sottolineato che, nel processo di
inserimento della Croazia nell'UE, si andrà a comporre quel
territorio plurilingue che è tipico delle nostre zone. Finalmente
tutti gli italiani, indipendentemente da dove si troveranno,
avranno una casa comune, l'Europa comunitaria.
L'assessore Franco Iacop ha fatto presenti le azioni congiunte
che la Regione sta già portando avanti con le Regioni croate e
quanto il FVG faccia in generale grazie al presidente Illy in
veste di presidente dell'Assemblea delle Regioni d'Europa e a
Gottardo quale componente del Comitato delle Regioni.
(segue)