CR: ddl finanza locale, i relatori (4)
(ACON) Trieste, 24 mar - RC - L'Aula ha iniziato l'esame del
disegno di legge sulla finanza locale, presentato dalla Giunta e
modificato in parte dalla V Commissione permanente, che ad
esempio ha aggiunto la proroga dei termini in materia di
strutture ricettive turistiche e di condono edilizio.
Giancarlo Tonutti (Margh), relatore di maggioranza della legge,
si è addentrato nei contenuti dei commi dell'articolo unico,
inizialmente solo 4, ora divenuti 8.
Linee strategiche condivisibili, ha affermato il relatore di
minoranza Roberto Asquini (FI), ma dietro ci sono elementi da
respingere: indebolire il patto di stabilità per poter cambiare
le auto dei Comuni (sono altre le priorità), indebolire il
controllo sulle consulenze attraverso la semplificazione del loro
utilizzo.
Luca Ciriani (AN) da secondo relatore di minoranza ha fatto
presente il senso di responsabilità suo e del suo partito nel
portare avanti la legge ritenuta importante dall'Assemblea delle
Autonomie locali, perché avrebbe potuto contestarne l'urgenza ai
sensi del Regolamento. Ha quindi ricordato che non è stata
soddisfatta la richiesta di sentire in audizione la Corte dei
Conti. Si va ad approvare un provvedimento con molti aspetti
negativi.
Il terzo relatore di minoranza, Fulvio Follegot (LN), ha
auspicato che la legge migliori con gli emendamenti, soprattutto
per il comma 4, e anch'egli ha fatto presenti le mancate
audizioni in Commissione.
Norma breve ma non meno importante, per Roberto Molinaro (UDC),
ultimo relatore di minoranza. E' un esempio di quella che
dovrebbe essere la leale collaborazione tra Stato e Regione; è un
tentativo di autonomia che deve essere apprezzato, anche se non
nei metodi. Le perplessità iniziali sul contenuto sono diminuite
grazie agli emendamenti accolti in Commissione, ma rimangono
negativi il richiamo, al comma 1, al patto di stabilità e il
tentativo, inserito nel comma 3, di legiferare da parte del
Consiglio in materia di Corte dei Conti.
(segue)