III Comm: audizioni Circolo italo-austriaco e ANSDIPP
(ACON) Trieste, 31 mar - RC - Il Circolo italo-austriaco di
Trieste è un ente morale, areligioso e apolitico, senza scopi di
lucro; è uno dei soli quattro enti certificatori della lingua
tedesca riconosciuti ufficialmente; dal 1965 opera come delegato
del Kulturforum di Milano che fa capo direttamente al ministero
degli Affari esteri di Vienna, il che significa che se l'Austria
vuole organizzare un evento in Friuli Venezia Giulia, si rivolge
al Circolo di piazza Sant'Antonio.
E' quanto ha riferito il presidente del Circolo stesso, Andrea
Gilli, alla Presidenza della III Commissione consiliare,
allargata ai consiglieri interessati alle audizioni della
giornata.
Due le sezioni in cui operiamo - ha fatto sapere Gilli: una
specificatamente dedicata alle lingue straniere, in primis la
tedesca, l'altra alle attività culturali soprattutto tra Italia e
Austria, ma l'idea è di aprirsi a tutti i Paesi dell'Unione
europea. Curiamo il gemellaggio di Trieste con Graz e una serie
di eventi sono in programma proprio per il due aprile.
Ciò di cui abbiamo bisogno è un sostegno, da parte della Regione,
alle spese che dobbiamo sopportare. Comune e Provincia di Trieste
- ha aggiunto - non ci danno contributi economici, ma ci
permettono di operare e ci mettono a disposizione i locali, e di
questo siamo loro grati.
La seconda audizione ha visto i rappresentanti dell'ANSDIPP
(Associazione nazionale dei manager del sociale, fra i direttori
di istituzioni pubbliche e private in ambito assistenziale,
sociosanitario, educativo) del FVG, nata nel '94 quale punto di
riferimento dei dirigenti delle IPAB, prevalentemente area
anziani.
Franco Iurlaro, responsabile dei servizi alla persona e della
gestione associata delle strutture residenziali e dei centri
diurni per anziani non autosufficienti del Comune di Ronchi dei
Legionari (GO), ha portato l'esperienza dell'ANSDIPP rispetto
alla riforma del Welfare e all'assistenza residenziale come
risorsa della rete dei servizi. Ha quindi illustrato il lavoro di
ricerca dell'Associazione sulle problematiche della non
autosufficienza e della sua tutela in età anziana, e ha
menzionato le esperienze di Emilia Romagna, Piemonte, Veneto,
Trento e Bolzano quanto alla scelta o meno di costituire un Fondo
previdenziale specifico per questa problematica.
Da noi - si riporta nello studio condotto dall'ANSDIPP - la
Regione intende giungere entro l'anno ad una proposta concreta,
finalizzata all'istituzione di un "Fondo per l'autonomia
possibile".
(immagini alle tv)