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III Comm: audizioni Circolo italo-austriaco e ANSDIPP

31.03.2005
15:41
(ACON) Trieste, 31 mar - RC - Il Circolo italo-austriaco di Trieste è un ente morale, areligioso e apolitico, senza scopi di lucro; è uno dei soli quattro enti certificatori della lingua tedesca riconosciuti ufficialmente; dal 1965 opera come delegato del Kulturforum di Milano che fa capo direttamente al ministero degli Affari esteri di Vienna, il che significa che se l'Austria vuole organizzare un evento in Friuli Venezia Giulia, si rivolge al Circolo di piazza Sant'Antonio.

E' quanto ha riferito il presidente del Circolo stesso, Andrea Gilli, alla Presidenza della III Commissione consiliare, allargata ai consiglieri interessati alle audizioni della giornata.

Due le sezioni in cui operiamo - ha fatto sapere Gilli: una specificatamente dedicata alle lingue straniere, in primis la tedesca, l'altra alle attività culturali soprattutto tra Italia e Austria, ma l'idea è di aprirsi a tutti i Paesi dell'Unione europea. Curiamo il gemellaggio di Trieste con Graz e una serie di eventi sono in programma proprio per il due aprile.

Ciò di cui abbiamo bisogno è un sostegno, da parte della Regione, alle spese che dobbiamo sopportare. Comune e Provincia di Trieste - ha aggiunto - non ci danno contributi economici, ma ci permettono di operare e ci mettono a disposizione i locali, e di questo siamo loro grati.

La seconda audizione ha visto i rappresentanti dell'ANSDIPP (Associazione nazionale dei manager del sociale, fra i direttori di istituzioni pubbliche e private in ambito assistenziale, sociosanitario, educativo) del FVG, nata nel '94 quale punto di riferimento dei dirigenti delle IPAB, prevalentemente area anziani.

Franco Iurlaro, responsabile dei servizi alla persona e della gestione associata delle strutture residenziali e dei centri diurni per anziani non autosufficienti del Comune di Ronchi dei Legionari (GO), ha portato l'esperienza dell'ANSDIPP rispetto alla riforma del Welfare e all'assistenza residenziale come risorsa della rete dei servizi. Ha quindi illustrato il lavoro di ricerca dell'Associazione sulle problematiche della non autosufficienza e della sua tutela in età anziana, e ha menzionato le esperienze di Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trento e Bolzano quanto alla scelta o meno di costituire un Fondo previdenziale specifico per questa problematica.

Da noi - si riporta nello studio condotto dall'ANSDIPP - la Regione intende giungere entro l'anno ad una proposta concreta, finalizzata all'istituzione di un "Fondo per l'autonomia possibile".

(immagini alle tv)