Il Consiglio regionale per il 25 aprile
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - La memoria, fonte sostanziale
ove reperire motivi di riflessione ed energie per operare nel
presente, per trarre da una analisi del passato l'idealità per il
futuro.
Nel segno della memoria, appunto, e di questa necessità
retrospettiva, si snodano le numerose iniziative, di diverso
profilo, che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
promuove e realizza direttamente o sostiene finanziariamente per
celebrare il 25 aprile, di cui quest'anno ricorre il 60°
anniversario. Un programma di interventi che l'Ufficio di
Presidenza del Consiglio ha varato su indirizzo della Conferenza
dei Capigruppo, a cui ha partecipato anche il presidente della
Regione Riccardo Illy che ha fornito il suo contributo.
Prima fra tutte si colloca la grande mostra d'arte "Memoria: idea
di libertà" che si apre sabato 2 aprile, alle 18.30, a Tolmezzo,
e che nelle sale di Palazzo Frisacco, fino al 30 del mese,
proporrà opere di Anzil, Altieri, Afro, Dino e Mirko Basaldella,
Cabai, Canci Magnano, Ceschia, Ciussi, De Cillia, Devetta,
Doliach, D'Olivo, De Rocco, Del Zotto, Lucatello, Marangoni,
Mascherini, Music, Pizzinato, Reina, Spacal, Tavagnacco, Variola,
Zigaina, assieme a quelle di Barborini, Butazzoni, Dugo,
Feruglio, Marzona, Onesti, Palcic, Rossi, Topazzini, Pier Paolo
Zanussi, Toni Zanussi, Zoppi.
"Memoria: Idea di libertà", è una esposizione che il Consiglio
regionale ha realizzato in collaborazione con il capoluogo
carnico e con la consulenza artistica e organizzativa della
Galleria Nuova Artesegno di Udine: ricordi e valori ideali
raccontati sia attraverso le opere di artisti "storici", che
hanno vissuto il periodo della lotta antifascista e hanno
partecipato anche in prima persona agli eventi subendo non di
rado il carcere e il campo di concentramento, sia di artisti
contemporanei che a quel periodo hanno guardato cogliendo gli
aneliti di pace, tolleranza, libertà di espressione tradotta
anche nello stile e nelle tecniche usate, rifiuto di ogni
prevaricazione e oppressione, rispetto della dignità della
persona, attenzione alle tematiche sociali.
La mostra - sottolinea il presidente del Consiglio Alessandro
Tesini - è un omaggio, attraverso l'arte, a un momento storico
che non può nè deve essere dimenticato, perché i valori
testimoniati da coloro che compresero che era giunto il momento
di cambiare sono diventati gli elementi fondanti dell'Italia
repubblicana e alla base dell'Unione europea.
Altro momento significativo sarà, nella settimana che precede la
Festa, quello in cui, nella sede del Consiglio regionale, a
Trieste, alla presenza del presidente dell'Assemblea Tesini,
saranno ricordati i Consiglieri regionali che hanno preso parte
alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione.
In quell'occasione sarà anche inaugurata la mostra di fotografia
"Memorie di libertà" realizzata in collaborazione con il CRAF di
Lestans.
Con il sostegno economico del Consiglio regionale esce la nuova
edizione dell'"Atlante storico della Resistenza" che gli Istituti
di Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia
e l'Istituto Gasparini di Gradisca stanno rielaborando.
Finanziati anche una mostra itinerante e un video delle opere del
pittore autodidatta Alfonsino Filiputti che saranno presentati
domenica 17 aprile (ore 11.00) a Udine, nella chiesa di
Sant'Antonio Abate. La mostra, organizzata dall'ANPI provinciale
di Udine per le scuole, raccoglie oltre 350 tavole
dell'artista-cantastorie di San Giorgio di Nogaro, ispirate a
fatti realmente accaduti della Guerra e della Resistenza
partigiana, specialmente nell'area della Bassa Friulana.
Sempre su iniziativa dell'ANPI, il 21 aprile al Teatro Nuovo
Giovanni da Udine, nel capoluogo friulano, si esibirà il Coro
Partigiano Pinko Tomazic, costituito nel 1973 da ex partigiani e
diretto dal maestro Oskar Kuder.
Ha il sostegno del Consiglio anche la realizzazione di un
archivio fotografico dell'APO, con il materiale raccolto in
questi anni dall'Associazione dei Fazzoletti Verdi.
Testimonianze, ricordi, segni e tracce per aiutare anche i
giovani a capire il passato e a non dimenticare: contributi sono
stati previsti per le scuole che organizzano visite guidate ai
Luoghi della Memoria (Porzus, Gonars, Risiera di San Saba) e gli
istituti che ne hanno beneficiato sono una cinquantina.