Tolmezzo:inaugurata mostra Memoria:Idea di Libertà
Tolmezzo, 02 apr - MPB - In queste ore in cui, per l'agonia del
Papa, in Italia e nel mondo si stanno sospendendo gli eventi,
inauguriamo la mostra "Memoria: Idea di Libertà" perché i valori
che qui sono affidati al tratto degli artisti sono gli stessi
affermati da Giovanni Paolo II, ovvero il diritto alla libertà,
alla pace, alla crescita e allo sviluppo, all'emancipazione".
Così il presidente del Consiglio regionale all'inaugurazione,
assieme all'assessore alla cultura Roberto Antonaz, della grande
mostra organizzata a Tolmezzo, a Palazzo Frisacco, prima di una
numerosa serie di iniziative promosse e sostenute dal Consiglio
per celebrare il 60° anniversario del 25 aprile.
"Un anniversario non qualsiasi perché parla della nostra
democrazia e della nostra convivenza, della nascita della nostra
storia repubblicana - ha proseguito Tesini indicando anche nella
scelta del capoluogo carnico il riconoscimento di quanto Tolmezzo
sia nella storia della regione e al centro oggi dell'attenzione
della amministrazione regionale.
"Una iniziativa che valorizza Palazzo Frisacco ed è anche un
riconoscimento alla Repubblica partigiana della Carnia, che fu
esperienza lungimirante - ha sottolineato il sindaco Sergio Cuzzi
nel saluto di apertura". Una esperienza testimoniata anche dalla
presenza alla cerimonia di Romano Marchetti ex comandante
partigiano componente del governo della Zona Libera della Carnia.
"Una mostra voluta e realizzata dal Consiglio regionale,
condivisa dalla Giunta - ha aggiunto Antonaz perché questo
anniversario è un'occasione per ricordare e riprendere valori
della Resistenza che non hanno mai smesso di essere moderni, alla
base della nostra Costituzione, da difendere anche per le future
generazioni".
L'evento è stato realizzato con l'impegno della Galleria Nuova
Artesegno di Udine con il concorso degli artisti e delle loro
famiglie e anche di gallerie e istituzioni museali che hanno
messo a disposizione le opere.
Contributi importanti - ha concluso Tesini - segno di una
assunzione di responsabilità per dire che sessanta anni fa la
democrazia è stata raggiunta con un impegno e una partecipazione
di popolo che è patrimonio da tutelare.
Impostazione e contenuti della mostra sono stati illustrati dal
curatore Enzo Santese. Due le sezioni, una dedicata ad artisti
"storici", che in molti casi hanno partecipato attivamente
all'evento resistenziale, alcuni dei quali continuano ad operare
e fanno da congiunzione con la schiera della seconda sezione,
dedicata ai "contemporanei" che quell'idea di libertà, ereditata,
interpretano a modo proprio, tutti però per affermare se stessi
come artisti e come uomini.
(Foto in e-mail)