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Tolmezzo:inaugurata mostra Memoria:Idea di Libertà

02.04.2005
20:30
Tolmezzo, 02 apr - MPB - In queste ore in cui, per l'agonia del Papa, in Italia e nel mondo si stanno sospendendo gli eventi, inauguriamo la mostra "Memoria: Idea di Libertà" perché i valori che qui sono affidati al tratto degli artisti sono gli stessi affermati da Giovanni Paolo II, ovvero il diritto alla libertà, alla pace, alla crescita e allo sviluppo, all'emancipazione".

Così il presidente del Consiglio regionale all'inaugurazione, assieme all'assessore alla cultura Roberto Antonaz, della grande mostra organizzata a Tolmezzo, a Palazzo Frisacco, prima di una numerosa serie di iniziative promosse e sostenute dal Consiglio per celebrare il 60° anniversario del 25 aprile. "Un anniversario non qualsiasi perché parla della nostra democrazia e della nostra convivenza, della nascita della nostra storia repubblicana - ha proseguito Tesini indicando anche nella scelta del capoluogo carnico il riconoscimento di quanto Tolmezzo sia nella storia della regione e al centro oggi dell'attenzione della amministrazione regionale.

"Una iniziativa che valorizza Palazzo Frisacco ed è anche un riconoscimento alla Repubblica partigiana della Carnia, che fu esperienza lungimirante - ha sottolineato il sindaco Sergio Cuzzi nel saluto di apertura". Una esperienza testimoniata anche dalla presenza alla cerimonia di Romano Marchetti ex comandante partigiano componente del governo della Zona Libera della Carnia.

"Una mostra voluta e realizzata dal Consiglio regionale, condivisa dalla Giunta - ha aggiunto Antonaz perché questo anniversario è un'occasione per ricordare e riprendere valori della Resistenza che non hanno mai smesso di essere moderni, alla base della nostra Costituzione, da difendere anche per le future generazioni".

L'evento è stato realizzato con l'impegno della Galleria Nuova Artesegno di Udine con il concorso degli artisti e delle loro famiglie e anche di gallerie e istituzioni museali che hanno messo a disposizione le opere.

Contributi importanti - ha concluso Tesini - segno di una assunzione di responsabilità per dire che sessanta anni fa la democrazia è stata raggiunta con un impegno e una partecipazione di popolo che è patrimonio da tutelare.

Impostazione e contenuti della mostra sono stati illustrati dal curatore Enzo Santese. Due le sezioni, una dedicata ad artisti "storici", che in molti casi hanno partecipato attivamente all'evento resistenziale, alcuni dei quali continuano ad operare e fanno da congiunzione con la schiera della seconda sezione, dedicata ai "contemporanei" che quell'idea di libertà, ereditata, interpretano a modo proprio, tutti però per affermare se stessi come artisti e come uomini.

(Foto in e-mail)