Morte Papa :dichiarazione presidente Tesini
(ACON) Udine, 02 apr - MPB - "Ho avuto modo di essere più volte
ricevuto da Giovanni Paolo II, l'ultima il 26 gennaio scorso
quando è stato presentato al Santo Padre il progetto San Floriano
della Arcidiocesi di Udine".
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini alla
notizia della morte del Papa, esprimendo il suo cordoglio,
ricorda così quell'incontro:
"Quella è stata l'ultima udienza generale che il Papa ha tenuto
nella Sala Nervi in Vaticano. In quella occasione l'ho
ringraziato - a nome delle istituzioni e delle comunità del
Friuli Venezia Giulia - per il contributo decisivo portato
all'allargamento e all'integrazione dell'Europa, obiettivi che -
come egli stesso ha riconosciuto - hanno visto la nostra regione
e le sue genti protagonisti impegnati e credibili.
I segni della malattia e della profonda sofferenza di un uomo che
è riuscito a comunicare anche con il silenzio, erano più che
evidenti.
Dall'espressione del volto emergeva comunque tutta la sua forza,
tutta la sua volontà di compiere fino in fondo quella missione
che 27 anni fa gli era stata affidata.
Giovanni Paolo II è stato il Papa dei cambiamenti epocali; un
Papa che ha dato una indelebile impronta alla Storia e alla
Storia della Chiesa moderna. Un gigante della spiritualità, un
comunicatore che ha saputo parlare alla gente, soprattutto ai
giovani che gli hanno risposto entusiasti in ogni occasione e in
ogni parte del mondo.
Mi è impossibile dimenticare quella marea di giovani presenti a
Roma in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, anche
questa una invenzione di Giovanni Paolo II, partita in sordina
tra lo scetticismo di molti e divenuta oggi una manifestazione di
fede cristiana senza alcuna soluzione di continuità.
Questo Papa ha voluto portare la parola di Cristo in tutto il
mondo; una missione di evangelizzazione che ha svolto precorrendo
i tempi ma anche accettando l'onere del tempo che segna la vita.
Non solo il popolo dei credenti, ma anche quello dei non credenti
e dei non cristiani oggi esprime un sentimento unico e unitario
di riconoscenza e di riconoscimento per il contributo
imprescindibile che Giovanni Paolo II ha portato alla causa
della libertà da tutte le forme di oppressione - a partire dalle
ideologie, con ciò affermando la vera laicità della politica - e
della pace, dello sviluppo e della crescita equilibrata e attenta
alle necessità dei più deboli e indifesi. Una causa purtroppo
ancora più persa che vinta in troppe parti del mondo e che rende
la voce del Papa ancora più grande proprio perché a lungo
isolata".