AN: Dressi su Piano grande distribuzione
(ACON) Trieste, 06 apr - COM/AB - In una nota, il consigliere
regionale di AN Sergio Dressi ha dettagliato la sua posizione in
ordine al Piano della Grande Distribuzione, che è stato esaminato
in II Commissione per il parere di merito.
Nel corso della riunione della Commissione, dopo l'illustrazione
del Piano e dello studio propedeutico al Piano stesso, Dressi ha
formulato alcune considerazioni, sostenendo la necessità di
alcune modifiche alle prime determinazioni assunte dalla Giunta.
In particolare, ha esordito dichiarando il suo giudizio
favorevole, seppur con alcuni distinguo, alle determinazioni del
Piano, ricordando che lo stesso era già previsto nel regolamento
approvato dalla Giunta di centrodestra nel maggio del 2003, e che
non si era potuto approvare a quel tempo essendo intervenute le
elezioni e cambiata la maggioranza di governo.
Lo studio propedeutico appare corretto e definisce in maniera
precisa lo scenario regionale della grande distribuzione.
Scenario che non è per nulla diverso da quello definito dallo
studio predisposto a suo tempo dalla Giunta di centrodestra, e
che avrebbe portato alle stesse conclusioni.
"Non c'è dunque contraddizione - afferma Dressi - nella mia
posizione, coerente con tutto il lavoro da me fatto come
assessore al Commercio dal 1998 al 2003, ma è evidente la
conversione che si appresta a fare la maggioranza di
centrosinistra: Illy (che sui centri commerciali si era speso in
prima persona in campagna elettorale) e Bertossi (che nei primi
tempi aveva assicurato che non si sarebbe autorizzato più nemmeno
un metro di grande distribuzione) oggi passati dalla propaganda
elettorale e dalla demagogia della chiusura totale, al realismo e
alla responsabilità di chi deve governare e che, in conseguenza
di ciò, si apprestano a contraddire tutte le promesse fatte,
autorizzando mezzo milione di metri quadrati di superfici di
vendita di grande distribuzione".
"Ho invitato a questo punto la Giunta e Bertossi a essere, almeno
ora, coerenti e a rispettare quando scientificamente evidenziato
nel Piano, e cioè che se Villesse viene definita strategica deve
avere una dotazione di superficie adeguata alla richiesta fatta
dall'imprenditore, anche in deroga alla quota del 65% che, senza
giustificazioni apparentemente più forti, viene comunque sfondata
nell'area Udinese. Sul piano della legittimità - afferma Dressi -
deve essere invece vista la questione di Ronchis, dove il livello
raggiunto dalle pratiche autorizzative è tale da prefigurare,
senza ombra di dubbio, una palese illegittimità in caso di suo
ridimensionamento o bocciatura".
"Mi sono alla fine espresso con un voto di astensione - conclude
Dressi - in quanto non ho partecipato (ovviamente essendo
all'opposizione) alla riunione di maggioranza avvenuta in
mattinata. Ho l'impressione che in quella sede le questioni che
ho evidenziato siano state oggetto di discussione e anche di
decisioni che modificheranno nel senso da me richiesto le
superfici. Non conoscendo nel dettaglio le modifiche che saranno
apportate, e che l'assessore nella sua replica in Commissione non
ha specificato, non potevo esprimermi, come avrei voluto già in
questa fase, con un voto favorevole. Se le cose andranno come
penso, non mi sarà difficile esprimere in futuro piena
soddisfazione a un Piano che si realizza in perfetta continuità a
quanto fatto dal sottoscritto e dal centrodestra nella passata
legislatura".