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FI: Camber, legge politiche giovanili

06.04.2005
15:58
(ACON) Trieste, 06 apr - COM/RC - L'assessore Roberto Antonaz fa sapere, tramite un quotidiano economico nazionale, che entro l'anno avremo la nuova normativa sulle politiche giovanili con la quale si riordineranno le varie leggi oggi in vigore.

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Piero Camber (FI) che aggiunge:

Informo l'assessore che l'intero gruppo di Forza Italia ha presentato una sua proposta di legge il 18 maggio 2004, proprio con l'intento di riordinare la varie norme che negli ultimi anni erano state approvate, ma anche per recepire la legge nazionale n. 206 del 2003 (della quale nessuno, in Regione, ha mai parlato) con la quale viene riconosciuta la funzione sociale degli oratori della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose, oltre che dei ricreatori.

Il nostro intento - continua Camber - non era solo di riordinare una normativa sparsa in numerose leggi, ma anche di sottolineare l'importanza delle politiche a favore del mondo giovanile. Ci sentiamo in assoluta sintonia con chi sostiene che la vera povertà della nostra società sia la fame educativa e la prima emergenza, nel rispetto e nella comprensione di tutte le altre povertà, sia una sola: l'educazione dei bambini, dei giovani su modelli che riconoscono la centralità della persona umana, il valore della famiglia, della comunità in cui uno ritrova la sua identità. Attendiamo quindi la nuova legge che l'assessore presenterà, anche se temiamo - anzi ne siamo sicuri - rispecchierà fedelmente l'impostazione più volte espressa da Antonaz e dal suo mondo, ovvero quella di incoraggiare le iniziative spontanee e auto organizzate "perché costituiscono quegli autentici spazi di libertà nei quali possa nascere il nuovo e possa essere progettato il futuro", cioè l'esatta negazione di quello che noi andiamo affermando.

Contrasteremo - conclude il consigliere azzurro - questa posizione culturale e politica in tutte le sedi, e chiediamo di fare altrettanto a chi ha a cuore l'educazione dei nostri ragazzi, affermando proposte non ideologiche, ma fondate sui valori che rimangono. Sul confronto fra queste due impostazioni si potrebbero spendere molte pagine, ma ci sembra che l'imponente e inimmaginabile pellegrinaggio di giovani a Roma in questi giorni per rendere omaggio al Santo Padre, parli da solo e valga più di mille convegni sull'argomento.