PRC: De Angelis, più controlli al cementificio di Fanna (PN)
(ACON) Trieste, 07 apr - COM/RC - Lunga serie di domande da
parte del consigliere regionale del PRC Pio De Angelis sul
cementificio di Fanna (PN), a cominciare dall'uso di farine
animali come combustibile per il forno di cottura, come del resto
previsto con D.L. 11/1/2001 - non manca di puntualizzare lo
stesso consigliere.
De Angelis si rivolge alla Giunta per avere notizie dei controlli
necessari a verificare l'eventuale superamento dei livelli di
inquinamento consentiti dalla legge e se l'azienda ha installato,
come prescritto dall'ARPA il 4 febbraio 2002, i sistemi di
monitoraggio automatico dei fumi e la loro comunicazione, via
modem, al Comune di Fanna e all'ARPA stessa. Se così non fosse -
aggiunge l'esponente del PRC - perché non si è intervenuti a far
rispettare la prescrizione e chi avrebbe dovuto vigilare?
Ma il consigliere vuole sapere anche i motivi che hanno portato
gli Uffici regionali a modificare la prescrizione dell'ARPA del 2
novembre scorso riferita ad un ulteriore sistema di rilevamento
automatico degli inquinanti presenti nei fumi e la trasmissione
dei dati all'ARPA, sostituendo detto metodo con il più blando
controllo mensile "almeno per il primo anno"; quali dati
risultano sulle caratteristiche qualitative e quantitative delle
emissioni in atmosfera; se, in caso di incenerimento di farine
animali, si sono mai effettuati campionamenti del terreno
circostante l'impianto, per verificare anche l'eventuale presenza
di diossina.
De Angelis ricorda, infine, l'anomala emissione in atmosfera di
fumi dal camino del forno di produzione avvenuta il 14 dicembre
2004, a seguito della quale l'ARPA era intervenuta sul posto
evidenziando che, al momento dell'incidente, non solo non erano
in funzione gli elettrofiltri né i filtri a maniche, ma i valori
di concentrazione degli inquinanti erano stati rilevati dalla
centralina fissa posta a Fanna dalla Provincia di Pordenone e non
dai rilevatori al camino la cui istallazione era stata prescritto
a suo tempo. Ecco perché suggerisce sia fatta rispettare la
prescrizione dell'Agenzia regionale della protezione
dell'ambiente quanto ai rilevatori che comunicano automaticamente
la concentrazione e il tipo di inquinanti immessi in atmosfera.