Presentazione iniziative per 60° del 25 aprile
(ACON) Udine, 15 apr - MPB - Fitto calendario di iniziative
per la celebrazione del 60° anniversario del 25 aprile: "una
Festa di tutti gli italiani, di tutti democratici, una festa
delle istituzioni " ha affermato il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini presentando a Udine, nella sede di
rappresentanza della Regione, il programma di manifestazioni
messo a punto sia con interventi diretti sia sostenendo
iniziative di altri soggetti, in primo piano le associazioni dei
partigiani - APO e ANPI - e gli Istituti che in regione si
occupano della storia del Movimento di Liberazione, stamani tutti
rappresentati.
Mostre, conferenze, lavori teatrali, incontri didattici rivolti a
studenti e insegnanti, pubblicazioni di ricerche storiche,
documenti e atlanti, momenti riservati alla testimonianza dei
protagonisti di quella grande esperienza di popolo che fu la
Resistenza, visite guidate per le scuole ai luoghi della memoria,
concerti, si susseguiranno fino alla fine dell'anno, con
un'attenzione privilegiata alle giovani generazioni, per non
dimenticare e per far conoscere e comprendere meglio quella
stagione della nostra storia recente da cui è nata l'Italia
repubblicana e democratica.
Una quantità di eventi lungo un filo conduttore che si replicherà
anche nei comuni e che va ad arricchire la storiografia maggiore
con il valore aggiunto di quella minore, coltivata in una
infinità di iniziative spesso assolutamente volontaristiche.
Una Festa di tutti gli Italiani, anche se non tutti stavano dalla
stessa parte e anche se l'umana e giusta pietà per i morti non
può portare a confondere ruoli e responsabilità - ha proseguito
il presidente del Consiglio ricordando i momenti controversi
della storia della liberazione sul confine orientale e i molti,
eppure non ancora esaustivi, contributi portati dall'analisi
storica.
E se il tempo fornisce sufficiente distacco per non confondere
dibattito storico con giudizio politico, parlare della
Liberazione - ha insistito Tesini - significa parlare non solo
della chiusura di un'epoca, ma soprattutto dell'apertura di
un'altra, nuova, che ha portato alla repubblica fondata sulle
istituzioni democratiche.
Le modifiche apportate alla Costituzione ci obbligano a ripensare
alle premesse del lavoro della Costituente, che seppe esprimere
con rigore i capisaldi della Costituzione mantenendo al suo
interno un clima sempre unitario anche quando è venuta meno
l'unità tra le forze politiche dell'immediato dopoguerra - ha
evidenziato Tesini secondo il quale l'interrogativo
sull'attualità della Costituzione e su quanto essa vada
aggiornata è fuorviante: occorre piuttosto chiarire con quale
approccio, quale mandato e quale ricerca di consenso essa debba
essere adattata.
Anche per questi motivi, questo 60°esimo anniversario è una
occasione di riflessione. Una riflessione che emergerà in
particolare nella seduta solenne del Consiglio regionale fissata
per il 19 aprile, alle ore 18, quando il presidente Tesini
ricorderà i 35 consiglieri che parteciparono alla Resistenza, 15
dei quali saranno presenti.
Non sarà un ricordo coreografico - ha precisato Tesini - ma un
momento di memoria collettiva, un omaggio della IX legislatura.
Dire che la Regione sia nata dalla Resistenza sarebbe una
forzatura, ma è indubbio che le sue prime legislature sono state
caratterizzate da equilibrio e senso delle istituzioni di tante
persone forgiatesi nella Resistenza e nella storia della
Liberazione, consentendo - nonostante gli orientamenti diversi -
di trovare i punti di unità e di saper guardare da subito
all'orizzonte europeo, nella convinzione chiara che nel deficit
di Europa siano maturate le tragedie dell'ultimo secolo. In
quella circostanza sarà anche inaugurata la mostra fotografica
del CRAF "Memorie di Libertà", allestita negli spazi del
Consiglio regionale.
Fra le iniziative, prima in ordine di tempo ad essere inaugurata
(mentre è in corso a Tolmezzo, a palazzo Frisacco, la grande
mostra Memoria: idea di Libertà) sarà domenica 17 aprile, a
Udine, nella chiesa di Sant'Antonio Abate, la mostra itinerante
(e il video) delle opere del pittore autodidatta Alfonsino
Filiputti, organizzata dall'ANPI assieme a un concerto, sempre a
Udine, del Coro partigiano triestino, che raccoglie un'ottantina
di elementi e ha un repertorio internazionale di canti della
Resistenza.
Di grande rilievo anche il sostegno che il Consiglio ha dato per
la realizzazione della nuova edizione dell'Atlante storico della
Resistenza nel Friuli Venezia Giulia, elaborato dai quattro
istituti di storia della Liberazione e di storia contemporanea
della regione: una quarantina di cartine, generali e particolari,
delle diverse situazioni sono accompagnate da testi riguardanti
le fasi di svolgimento della Resistenza nel territorio regionale.
E nella direzione di un sempre più approfondito recupero
documentale va anche il finanziamento del Consiglio per la
realizzazione di un archivio fotografico dell'APO, che punta ad
acquisire e schedare su supporto informatico i materiali
fotografici appartenenti a ex partigiani e a persone che
possiedono significative testimonianze di quel periodo,
integrando così il patrimonio di centinaia di foto che l'APO ha
già raccolto presso la sua sede a Udine.
(foto in e-mail; immagini alle tv)