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Presentazione iniziative per 60° del 25 aprile

15.04.2005
15:03
(ACON) Udine, 15 apr - MPB - Fitto calendario di iniziative per la celebrazione del 60° anniversario del 25 aprile: "una Festa di tutti gli italiani, di tutti democratici, una festa delle istituzioni " ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini presentando a Udine, nella sede di rappresentanza della Regione, il programma di manifestazioni messo a punto sia con interventi diretti sia sostenendo iniziative di altri soggetti, in primo piano le associazioni dei partigiani - APO e ANPI - e gli Istituti che in regione si occupano della storia del Movimento di Liberazione, stamani tutti rappresentati.

Mostre, conferenze, lavori teatrali, incontri didattici rivolti a studenti e insegnanti, pubblicazioni di ricerche storiche, documenti e atlanti, momenti riservati alla testimonianza dei protagonisti di quella grande esperienza di popolo che fu la Resistenza, visite guidate per le scuole ai luoghi della memoria, concerti, si susseguiranno fino alla fine dell'anno, con un'attenzione privilegiata alle giovani generazioni, per non dimenticare e per far conoscere e comprendere meglio quella stagione della nostra storia recente da cui è nata l'Italia repubblicana e democratica. Una quantità di eventi lungo un filo conduttore che si replicherà anche nei comuni e che va ad arricchire la storiografia maggiore con il valore aggiunto di quella minore, coltivata in una infinità di iniziative spesso assolutamente volontaristiche.

Una Festa di tutti gli Italiani, anche se non tutti stavano dalla stessa parte e anche se l'umana e giusta pietà per i morti non può portare a confondere ruoli e responsabilità - ha proseguito il presidente del Consiglio ricordando i momenti controversi della storia della liberazione sul confine orientale e i molti, eppure non ancora esaustivi, contributi portati dall'analisi storica. E se il tempo fornisce sufficiente distacco per non confondere dibattito storico con giudizio politico, parlare della Liberazione - ha insistito Tesini - significa parlare non solo della chiusura di un'epoca, ma soprattutto dell'apertura di un'altra, nuova, che ha portato alla repubblica fondata sulle istituzioni democratiche.

Le modifiche apportate alla Costituzione ci obbligano a ripensare alle premesse del lavoro della Costituente, che seppe esprimere con rigore i capisaldi della Costituzione mantenendo al suo interno un clima sempre unitario anche quando è venuta meno l'unità tra le forze politiche dell'immediato dopoguerra - ha evidenziato Tesini secondo il quale l'interrogativo sull'attualità della Costituzione e su quanto essa vada aggiornata è fuorviante: occorre piuttosto chiarire con quale approccio, quale mandato e quale ricerca di consenso essa debba essere adattata.

Anche per questi motivi, questo 60°esimo anniversario è una occasione di riflessione. Una riflessione che emergerà in particolare nella seduta solenne del Consiglio regionale fissata per il 19 aprile, alle ore 18, quando il presidente Tesini ricorderà i 35 consiglieri che parteciparono alla Resistenza, 15 dei quali saranno presenti.

Non sarà un ricordo coreografico - ha precisato Tesini - ma un momento di memoria collettiva, un omaggio della IX legislatura. Dire che la Regione sia nata dalla Resistenza sarebbe una forzatura, ma è indubbio che le sue prime legislature sono state caratterizzate da equilibrio e senso delle istituzioni di tante persone forgiatesi nella Resistenza e nella storia della Liberazione, consentendo - nonostante gli orientamenti diversi - di trovare i punti di unità e di saper guardare da subito all'orizzonte europeo, nella convinzione chiara che nel deficit di Europa siano maturate le tragedie dell'ultimo secolo. In quella circostanza sarà anche inaugurata la mostra fotografica del CRAF "Memorie di Libertà", allestita negli spazi del Consiglio regionale.

Fra le iniziative, prima in ordine di tempo ad essere inaugurata (mentre è in corso a Tolmezzo, a palazzo Frisacco, la grande mostra Memoria: idea di Libertà) sarà domenica 17 aprile, a Udine, nella chiesa di Sant'Antonio Abate, la mostra itinerante (e il video) delle opere del pittore autodidatta Alfonsino Filiputti, organizzata dall'ANPI assieme a un concerto, sempre a Udine, del Coro partigiano triestino, che raccoglie un'ottantina di elementi e ha un repertorio internazionale di canti della Resistenza.

Di grande rilievo anche il sostegno che il Consiglio ha dato per la realizzazione della nuova edizione dell'Atlante storico della Resistenza nel Friuli Venezia Giulia, elaborato dai quattro istituti di storia della Liberazione e di storia contemporanea della regione: una quarantina di cartine, generali e particolari, delle diverse situazioni sono accompagnate da testi riguardanti le fasi di svolgimento della Resistenza nel territorio regionale.

E nella direzione di un sempre più approfondito recupero documentale va anche il finanziamento del Consiglio per la realizzazione di un archivio fotografico dell'APO, che punta ad acquisire e schedare su supporto informatico i materiali fotografici appartenenti a ex partigiani e a persone che possiedono significative testimonianze di quel periodo, integrando così il patrimonio di centinaia di foto che l'APO ha già raccolto presso la sua sede a Udine.

(foto in e-mail; immagini alle tv)