CR: approvata mozione su politica di coesione europea (3)
(ACON) Trieste, 19 apr - AB - Il Consiglio regionale ha quindi
approvato all'unanimità una mozione sul finanziamento della
politica di coesione europea, sottoscritta da tutti i capigruppo
di maggioranza e di opposizione, a eccezione del PRC: Bruno Zvech
(DS), Cristiano Degano (Margh), Isidoro Gottardo (FI), Bruno
Malattia (Citt), Roberto Molinaro (Misto-UDC), Luca Ciriani AN),
Alessandra Guerra (LN) e Alessandra Battellino (Intesa per la
Regione). La mozione ha avuto anche l'adesione della Giunta,
dichiarata dall'assessore Franco Iacop
Il prossimo giugno il Consiglio europeo, sotto la presidenza
lussemburghese, dovrà approvare le prospettive finanziarie
dell'Unione europea per il periodo 2007-2013 e, nell'ambito dei
programmi di crescita e di sviluppo dell'UE e per il
conseguimento degli obiettivi di coesione economica, sociale e
territoriale, la politica europea regionale per la riduzione
delle disparità nel livello di sviluppo riveste un'importanza
fondamentale.
Vi è quindi la necessità - ha sottolineato Degano presentando il
documento - a fronte di paventate riduzioni del budget
dell'Unione europea, di una conferma degli indirizzi elaborati
dalla Commissione a proposito della politica di coesione, intesi
a mantenere la natura solidale dell'azione dell'Unione: per
questo motivo, la mozione intende esprimere il consenso del
Consiglio regionale agli indirizzi proposti della Commissione
europea relativi alla futura politica regionale, sia per quanto
concerne i nuovi obiettivi di intervento, sia per i mezzi
finanziari che vi vengono destinati.
Inoltre, vi è la convinzione che l'obiettivo posto dal Consiglio
europeo a Lisbona di fare dell'Europa l'area più competitiva e
più dinamica del mondo possa essere perseguito anche con una
piena mobilitazione di tutti gli attori pubblici istituzionali e
non solo delle amministrazioni centrali, accrescendo il
potenziale delle Regioni e dando loro la possibilità di
raggiungere permanentemente più alti livelli di sviluppo.
La mozione sottolinea, infine, l'impatto negativo che potrebbe
derivare da una revisione degli indirizzi proposti dalla
Commissione a proposito della politica regionale di coesione, nel
momento in cui gli Stati membri si apprestano ad adottare le
procedure di ratifica del nuovo Trattato costituzionale che,
facendo riferimento alla necessità di una riduzione delle
disparità nel livello di sviluppo, prevede come obiettivo
primario il conseguimento anche della coesione territoriale
accanto a quella economica e sociale.
Igor Canciani ha spiegato i motivi che hanno indotto il PRC,
unico gruppo, a non sottoscrivere la mozione: non c'è
contrapposizione, la mozione è abbastanza generica, ma rispetto
al richiamo alla conferenza di Lisbona e ad alcuni contenuti, la
scelta è stata quella di non firmare. Il gruppo, ha
preannunciato, non parteciperà al voto per consentire
l'approvazione del documento all'unanimità.
La mozione verrà ora trasmessa ai presidenti della Commissione
europea, del Consiglio dei ministri europeo, del Parlamento
europeo, del Consiglio dei ministri italiano, del Senato e della
Camera dei deputati.
(segue)