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CR: approvata mozione su politica di coesione europea (3)

19.04.2005
12:21
(ACON) Trieste, 19 apr - AB - Il Consiglio regionale ha quindi approvato all'unanimità una mozione sul finanziamento della politica di coesione europea, sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza e di opposizione, a eccezione del PRC: Bruno Zvech (DS), Cristiano Degano (Margh), Isidoro Gottardo (FI), Bruno Malattia (Citt), Roberto Molinaro (Misto-UDC), Luca Ciriani AN), Alessandra Guerra (LN) e Alessandra Battellino (Intesa per la Regione). La mozione ha avuto anche l'adesione della Giunta, dichiarata dall'assessore Franco Iacop

Il prossimo giugno il Consiglio europeo, sotto la presidenza lussemburghese, dovrà approvare le prospettive finanziarie dell'Unione europea per il periodo 2007-2013 e, nell'ambito dei programmi di crescita e di sviluppo dell'UE e per il conseguimento degli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, la politica europea regionale per la riduzione delle disparità nel livello di sviluppo riveste un'importanza fondamentale.

Vi è quindi la necessità - ha sottolineato Degano presentando il documento - a fronte di paventate riduzioni del budget dell'Unione europea, di una conferma degli indirizzi elaborati dalla Commissione a proposito della politica di coesione, intesi a mantenere la natura solidale dell'azione dell'Unione: per questo motivo, la mozione intende esprimere il consenso del Consiglio regionale agli indirizzi proposti della Commissione europea relativi alla futura politica regionale, sia per quanto concerne i nuovi obiettivi di intervento, sia per i mezzi finanziari che vi vengono destinati.

Inoltre, vi è la convinzione che l'obiettivo posto dal Consiglio europeo a Lisbona di fare dell'Europa l'area più competitiva e più dinamica del mondo possa essere perseguito anche con una piena mobilitazione di tutti gli attori pubblici istituzionali e non solo delle amministrazioni centrali, accrescendo il potenziale delle Regioni e dando loro la possibilità di raggiungere permanentemente più alti livelli di sviluppo.

La mozione sottolinea, infine, l'impatto negativo che potrebbe derivare da una revisione degli indirizzi proposti dalla Commissione a proposito della politica regionale di coesione, nel momento in cui gli Stati membri si apprestano ad adottare le procedure di ratifica del nuovo Trattato costituzionale che, facendo riferimento alla necessità di una riduzione delle disparità nel livello di sviluppo, prevede come obiettivo primario il conseguimento anche della coesione territoriale accanto a quella economica e sociale.

Igor Canciani ha spiegato i motivi che hanno indotto il PRC, unico gruppo, a non sottoscrivere la mozione: non c'è contrapposizione, la mozione è abbastanza generica, ma rispetto al richiamo alla conferenza di Lisbona e ad alcuni contenuti, la scelta è stata quella di non firmare. Il gruppo, ha preannunciato, non parteciperà al voto per consentire l'approvazione del documento all'unanimità.

La mozione verrà ora trasmessa ai presidenti della Commissione europea, del Consiglio dei ministri europeo, del Parlamento europeo, del Consiglio dei ministri italiano, del Senato e della Camera dei deputati.

(segue)