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CR: pdl ERDISU, contenuti e relatore di maggioranza (6)

20.04.2005
15:34
(ACON) Trieste, 20 apr - RC - La legge regionale 55/1990 istitutiva degli ERDISU necessitava da tempo di una revisione, sia per la sopravvenuta legislazione nazionale sia per venire incontro alle nuove esigenze degli studenti. Così Tamara Blazina (DS), relatore di maggioranza della proposta di legge sul diritto allo studio universitario come uscita dalla III Commissione, che ha cercato di unificare le tre proposte iniziali (di Intesa Democratica, dell'UDC e di Camber di FI).

Il dibattito in Commissione - ha ricordato la consigliera - si è concentrato su alcuni punti, tra cui l'unificazione o meno degli ERDISU. Tale soluzione non è al momento percorribile, perciò si è deciso per un compromesso che, assumendo come valide le ragioni da cui è nata l'ipotesi dell'unificazione, assegna rilevanti funzioni programmatorie alla neo-istituita Conferenza regionale per il diritto e le opportunità allo studio universitario (sostituisce la Commissione regionale consultiva, prevista dalla 55/1990). Tra le sue funzioni, anche gli interventi per l'integrazione dei servizi, soprattutto dove ci sono le sedi di ambedue le università. Ciò dovrebbe portare ad una razionalizzazione della spesa a vantaggio dei servizi per gli studenti.

Inoltre, per dare adeguato peso e rappresentatività alla Conferenza, nella stessa sono presenti i presidenti e i vicepresidenti degli Enti, i rettori, due rappresentanti degli studenti e due della Regione, i presidenti dei Consorzi universitari di Gorizia e Pordenone, inoltre, quando gli argomenti in discussione rendano opportuna la loro presenza, possono essere invitati alle sedute i sindaci dei Comuni sedi di università, anche decentrate, nonché i rappresentanti di altri enti pubblici e privati.

Su questo tema - ha reso noto la Blazina - i Consiglieri di maggioranza della Commissione hanno deciso di presentare in Aula un ordine del giorno che impegni la Giunta a riferire al Consiglio, entro 24 mesi, circa la fattibilità di una unificazione degli ERDISU.

Le questioni su cui sono rimaste le divergenze tra maggioranza e opposizione riguardano in particolare la sussidiarietà orizzontale e verticale, ovvero il ruolo che viene dato ai soggetti privati che erogano servizi ed agli enti locali, e la composizione della Conferenza regionale e del Consiglio di amministrazione dell'ERDISU, nonché le incompatibilità relative a quest'ultimo.

Tra le innovazioni, oltre alla Conferenza, alcuni strumenti di controllo dell'efficacia dei servizi offerti (clausola valutativa e rimando al Piano regionale degli interventi la definizione dei criteri di valutazione dell'efficacia delle azioni realizzate in attuazione della legge; per la ridefinizione del Piano, è previsto un passaggio nella Commissione consiliare competente) e la "Carta dei servizi" con cui vengono stabiliti gli standard qualitativi dei servizi stessi, pari opportunità di accesso indipendentemente dall'università frequentata, forme di controllo sulla qualità da parte degli studenti.

Non si manca, poi, di definire alcune tipologie di interventi: borse di studio, prestiti d'onore, servizi di ristorazione e abitativi, contributi per l'attività convittuale e per le locazioni, e si disciplinano concessione e revoca dei benefici, sanzioni, obbligo della pubblicità degli elenchi dei beneficiari delle provvidenze.

(segue)