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CR: pdl Erdisu, dibattito generale (9)

20.04.2005
17:42
(ACON) Trieste, 20 apr - MPB - Sul senso politico della legge si è soffermato Bruno Zvech (DS) che ha ricordato come una bozza di legge era già stata elaborata nel 2001 e quindi l'idea che questo percorso sia stato messo in piedi per rimuovere dei dirigenti è singolare. Il testo esce dalla Commissione modificato e migliorato, sono stati rimessi al centro gli studenti che, attraverso le loro rappresentanze, hanno chiesto non una legge per loro ma con loro. Il punto, per Zvech, è a che tipo di sistema stiamo pensando: l'esistenza di due atenei con ricche articolazioni nelle province e una Regione che interviene ci consente di guardare a un unico campus del Friuli Venezia Giulia, con elementi non di concorrenzialità ma di complementarietà. Questi interventi non sono assistenziali, ma dei veri e propri investimenti.

Per Kristian Franzil (PRC) la proposta di un Erdisu unico era per costruire un sistema razionale nella convinzione che il diritto allo studio debba avere livelli qualitativi uniformi. Un coordinamento a questo deve servire per una razionalità di sistema, ha insistito Franzil sottolineando che nessuno vuole tornare indietro, a una sola università, ma dicendosi convinto che nel processo di integrazione europea occorra un sistema Friuli Venezia Giulia anche per la formazione e che la competizione tra Udine e Trieste, con la replica di alcuni corsi di laurea, non sia stato un fattore di crescita. Sottolineata, inoltre, la grande considerazione in cui sono state tenute le audizioni e come molte indicazioni siano state accolte, anche scegliendo un percorso di integrazione positiva diverso rispetto all'Erdisu.

Secondo Alessandra Guerra (LN), che ha ricordando l'impostazione gramsciana tesa innanzitutto a impossessarsi degli strumenti di indottrinamento (scuola, università, ricerca, stampa), questa proposta di legge era ghiottissima per i DS per affermare di nuovo la propria voglia di controllare un settore d'area. Segni ne sono, per la consigliera, l'estromissione del parere del rettore dalla nomina del presidente e la divaricazione ulteriore dell'università dall'ente di diritto allo studio, mentre gli studenti si laureano in una miriade di indirizzi non riconosciuti dalla pubblica amministrazione e dalle aziende. E siccome l'università di Trieste ha dei problemi, mentre Udine è in crescita, l'idea di un Erdisu unico prima e poi di una unica Università potrebbe aprire la strada a una compensazione alla rovescia.

(segue)