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I Comm: audizione Finest

27.04.2005
16:29
(ACON) Trieste, 27 apr - RC - Quali le strategie di Finest, ma anche la sua organizzazione societaria, per l'audizione in I Commissione consiliare del presidente Maurizio Cini e dell'amministratore delegato Emilio Terpin.

Sede principale della finanziaria nata negli anni '90 per supportare le aziende del Nord-Est è Pordenone, una seconda sede è stata aperta a Padova. Il Friuli Venezia Giulia è il socio di maggioranza con il 68,6% delle azioni, a seguire ci sono le Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige, Simest (finanziaria di sviluppo delle imprese, al 76% del Governo) e undici istituti di credito, ed è referente del ministero delle Attività produttive. Ci sono due specifici Comitati consultivi rispettivamente per il Veneto e per il Trentino-Alto Adige; non sono previste società derivate, la gestione è unica così come la contabilità; le nuove deleghe sono state definite dal Consiglio di Amministrazione il 25 febbraio scorso.

Ciò che si deve tener presente - ha sottolineato Cini - è che sono cambiati i target che cercano i Paesi esteri, ma anche le finalità degli imprenditori. L'attività di Finest si configura nella collaborazione con aziende che devono creare o ampliare una società all'estero, avviare rapporti di collaborazione industriale o commerciale con aziende nei Paesi di intervento. Tali Paesi sono: Europa centro-orientale e balcanica, Russia e gli altri Stati della CSI (Comunità di Stati indipendenti), Asia del Nord, Paesi baltici e caucasici.

E' in atto, attraverso una legge nazionale del 31 marzo scorso, una revisione di tutte le finanziarie pubbliche - ha reso noto - con un intento già dichiarato di accorpare Finest in Simest, di cui di fatto già siamo a traino. Ciò che cerchiamo è di rivedere i nostri strumenti, essere più radicati sul territorio, per aumentare il carnet dei nostri prodotti e servizi. E di questo si parlerà nella prossima riunione del CdA, già convocata per il 6 maggio.

Società in divenire anche per l'AD Terpin, che ha sottolineato come Finest oggi si trovi a dover trasferire a Simest una quota importante di promozione per centinaia di milioni di euro senza alcuna riconoscenza di ruolo. La cosa migliore - ha detto - sarebbe che fossimo indipendenti.

La brutta situazione economica generale (che comunque da noi è meno marcata), l'operazione holding in fase di studio da parte della Regione, la revisione delle finanziarie, rende difficile fare previsioni di lungo respiro; cercheremo comunque nuovi prodotti da offrire alle imprese che puntano all'estero. Intanto è significativo che, lì dove è intervenuta Finest - ha rimarcato Terpin - la presenza industriale in Italia sia stata rafforzata di oltre l'8%, mentre altre forme di delocalizzazione hanno portato ad un calo dell'occupazione.

Tra gli altri esempio di operatività della finanziaria, i due amministratori hanno citato l'inaugurazione, a Belgrado, dello Sportello per l'internazionalizzazione delle imprese (in questo modo, Finest assicurerà alle imprese del Nord-Est, e del FVG in particolare, assistenza diretta sul territorio serbo) e la partecipazione alla costituzione della Locat Leasing Russia Zao, controllata della Locat spa (Gruppo Unicredit) con sede a Mosca.

Il presidente della I Commissione, Franco Brussa (Margh), ha chiesto alcune specifiche sulla rimodulazione del ruolo di Finest e se i Paesi di riferimento possono aumentare, mentre Mauro Travanut (DS) ha focalizzato il rapporto delocalizzazione/costo del lavoro, e il collega Paolo Pupulin si è soffermato sulle garanzie dei livelli di occupazione, sulla possibilità di pensare un nuovo progetto industriale di Finest e se c'è una conduzione differenziata degli interventi attivati nelle imprese del Nord-Est.

Luca Ciriani (AN) ha voluto infine sapere delle deleghe distribuite dal CdA a febbraio e del Comitato ristretto di gestione della finanziaria.

(immagini alle tv)