I Comm: audizione Finest
(ACON) Trieste, 27 apr - RC - Quali le strategie di Finest, ma
anche la sua organizzazione societaria, per l'audizione in I
Commissione consiliare del presidente Maurizio Cini e
dell'amministratore delegato Emilio Terpin.
Sede principale della finanziaria nata negli anni '90 per
supportare le aziende del Nord-Est è Pordenone, una seconda sede
è stata aperta a Padova. Il Friuli Venezia Giulia è il socio di
maggioranza con il 68,6% delle azioni, a seguire ci sono le
Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige, Simest (finanziaria di
sviluppo delle imprese, al 76% del Governo) e undici istituti di
credito, ed è referente del ministero delle Attività produttive.
Ci sono due specifici Comitati consultivi rispettivamente per il
Veneto e per il Trentino-Alto Adige; non sono previste società
derivate, la gestione è unica così come la contabilità; le nuove
deleghe sono state definite dal Consiglio di Amministrazione il
25 febbraio scorso.
Ciò che si deve tener presente - ha sottolineato Cini - è che
sono cambiati i target che cercano i Paesi esteri, ma anche le
finalità degli imprenditori. L'attività di Finest si configura
nella collaborazione con aziende che devono creare o ampliare una
società all'estero, avviare rapporti di collaborazione
industriale o commerciale con aziende nei Paesi di intervento.
Tali Paesi sono: Europa centro-orientale e balcanica, Russia e
gli altri Stati della CSI (Comunità di Stati indipendenti), Asia
del Nord, Paesi baltici e caucasici.
E' in atto, attraverso una legge nazionale del 31 marzo scorso,
una revisione di tutte le finanziarie pubbliche - ha reso noto -
con un intento già dichiarato di accorpare Finest in Simest, di
cui di fatto già siamo a traino. Ciò che cerchiamo è di rivedere
i nostri strumenti, essere più radicati sul territorio, per
aumentare il carnet dei nostri prodotti e servizi. E di questo si
parlerà nella prossima riunione del CdA, già convocata per il 6
maggio.
Società in divenire anche per l'AD Terpin, che ha sottolineato
come Finest oggi si trovi a dover trasferire a Simest una quota
importante di promozione per centinaia di milioni di euro senza
alcuna riconoscenza di ruolo. La cosa migliore - ha detto -
sarebbe che fossimo indipendenti.
La brutta situazione economica generale (che comunque da noi è
meno marcata), l'operazione holding in fase di studio da parte
della Regione, la revisione delle finanziarie, rende difficile
fare previsioni di lungo respiro; cercheremo comunque nuovi
prodotti da offrire alle imprese che puntano all'estero. Intanto
è significativo che, lì dove è intervenuta Finest - ha rimarcato
Terpin - la presenza industriale in Italia sia stata rafforzata
di oltre l'8%, mentre altre forme di delocalizzazione hanno
portato ad un calo dell'occupazione.
Tra gli altri esempio di operatività della finanziaria, i due
amministratori hanno citato l'inaugurazione, a Belgrado, dello
Sportello per l'internazionalizzazione delle imprese (in questo
modo, Finest assicurerà alle imprese del Nord-Est, e del FVG in
particolare, assistenza diretta sul territorio serbo) e la
partecipazione alla costituzione della Locat Leasing Russia Zao,
controllata della Locat spa (Gruppo Unicredit) con sede a Mosca.
Il presidente della I Commissione, Franco Brussa (Margh), ha
chiesto alcune specifiche sulla rimodulazione del ruolo di Finest
e se i Paesi di riferimento possono aumentare, mentre Mauro
Travanut (DS) ha focalizzato il rapporto delocalizzazione/costo
del lavoro, e il collega Paolo Pupulin si è soffermato sulle
garanzie dei livelli di occupazione, sulla possibilità di pensare
un nuovo progetto industriale di Finest e se c'è una conduzione
differenziata degli interventi attivati nelle imprese del
Nord-Est.
Luca Ciriani (AN) ha voluto infine sapere delle deleghe
distribuite dal CdA a febbraio e del Comitato ristretto di
gestione della finanziaria.
(immagini alle tv)