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Colloredo M.A.: Tesini a presentazione Progetto Nexus

29.04.2005
16:42
(ACON) Trieste, 29 apr - MPB - Parlare di economia sociale non significa parlare di una realtà residuale o di nicchia, bensì di economia in senso lato, poiché il mondo dell'economia sociale ha titoli per rivendicare non solo un diritto di tribuna ma per svolgere un ruolo fondamentale soprattutto nelle aree di pubblica utilità. Con una evoluzione delle politiche pubbliche, questa economia può essere adeguata e migliorata, soprattutto se crescerà l'interazione tra politiche del lavoro, della ricerca, della formazione non solo per quanto riguarda le aree dello svantaggio.

Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini intervenuto al convegno per la presentazione dei dati conclusivi riguardanti la gestione integrata da parte della cooperativa sociale La Sorgente di 12 ecopiazzole di 11 comuni nel territorio della Comunità collinare, impiegando persone in stato di disagio.

Il progetto delle ecopiazzole rientra nel Progetto Nexus che, all'interno dell'iniziativa comunitaria Equal, si propone di rafforzare il sistema dell'economia sociale utilizzando soprattutto forme di partnership. Insieme alla cooperativa La Sorgente, promotrice del progetto, alla realizzazione hanno partecipato, come ente partner, la Comunità Collinare del Friuli, alla quale sono consorziati 16 comuni, e il Consorzio tra cooperative sociali Onlus "Per l'Impresa Sociale", referente del progetto stesso i cui destinatari finali sono i soci lavoratori, in particolare quelli inseriti al lavoro in base a una condizione di disagio.

Le persone coinvolte e formate sono state complessivamente 22 di cui 14 appartenenti alle categorie di svantaggio, selezionate attraverso colloqui attitudinali realizzati con la collaborazione dei servizi sociali e dei dipartimenti per le dipendenze.

Incontri periodici e un continuo tutoraggio sull'attività svolta ha consentito di affrontare i vari problemi emergenti e di adattare la formazione alle esigenze, nell'ottica che la cooperativa sociale non è - come ha osservato la direttrice de La Sorgente Valentina Macor - uno strumento di assistenza alla persona ma una opportunità di crescita e di avvio al lavoro.

L'attività integrata di gestione delle ecopiazzole (attrezzate con containers per rifiuti urbani ingombranti, legname da riciclo, materiale ferroso, verde e beni durevoli, e con campane e cassonetti per carta, plastica, vetro, multimateriale secco riciclabile) è consistita - oltre che nell'apertura e chiusura dell'area, verifica dell'utenza e del materiale conferito, assistenza nel conferimento, pulizia dello spazio e segnalazione per lo svuotamento dei contenitori pieni - anche nel monitoraggio dei flussi e delle tipologie dei rifiuti conferiti e nell'acquisizione di dati quantitativi precisi sulla raccolta differenziata dei rifiuti ingombrati in vista di migliorare lo smaltimento contenendone i costi.

Alcune cifre emblematiche. In due anni, dal 2002 al 2004, la quantità di ingombranti raccolta nell'ambito degli undici comuni che aderiscono al progetto Nexus è passata da 833.540 chili a 669.440, con una diminuzione di oltre 164 000 chili. Il dato è significativo perché dimostra non solo la sensibile riduzione di materiale non riciclabile, con diminuzione degli oneri di smaltimento come ingombrante ma al tempo stesso dice che la gestione ha aiutato a selezionare i materiali individuando tra quelli eliminati come ingombranti le parti riciclabili che possono trovare nuovi utilizzi, con conseguenti utili. Altro dato interessante è quello relativo alle raccolte differenziate nell'ambito delle ecopiazzole, tutte aumentate, e complessivamente passate da 1.786.000 chili a 2.150.000 con un incremento di 364.000 chili.

Un'esperienza interessante e di crescita anche per la Comunità Montana, come ha sottolineato il presidente Tullio Picco, e che ha consentito di delineare passaggi migliorativi e possibilità di integrare il progetto di gestione con altri servizi, che potranno essere messi a punto nei prossimi due anni durante i quali la gestione del servizio sarà condotta ancora da La Sorgente. Una realtà, questa, cresciuta nel tempo, fino ad occupare un'ottantina di persone, un terzo delle quali svantaggiate - ha sottolineato il presidente della cooperativa Renzo Toschi sollecitando, a quindici anni dalla legge sulla cooperazione sociale, una ricognizione complessiva e una riflessione sulle prospettive.

Obiettivo condiviso dal presidente Tesini che ha evidenziato l'importanza di verificare il peso effettivo dell'impresa e dell'economia sociale in Friuli Venezia Giulia a fronte di una sua valenza qualitativa assolutamente eclatante. Con una riflessione su quello che deve essere il punto di equilibrio tra imprenditorialità e socialità, per evitare il rischio di alimentare circuiti assistiti.

Una ricognizione importante proprio perchè il Friuli Venezia Giulia è regione all'avanguardia tanto a livello nazionale che europeo per quanto attiene gli interventi di promozione delle imprese sociali e delle politiche per il superamento dell'emarginazione e del disagio. Un percorso - ha ricordato Tesini - che ha radici lontane, negli anni '70, con l'esperienza di Franco Basaglia, quando ancora non c'erano fondi strutturali e programmi operativi di fonte europea che hanno contribuito fortemente a costruire buone prassi e attitudine alla partnership, con tavoli di lavoro dove competenze diverse si abituano a lavorare insieme.

Al convegno era presente anche il consigliere regionale Roberto Molinaro. Sono inoltre intervenuti il presidente del Consorzio "Per l'Impresa Sociale" Dario Malutta, il responsabile dell'Ufficio gestione rifiuti della Comunità Collinare Mirco di Sandri e l'assistente sociale dell'Azienda sanitaria Alto Friuli Adriana Bressan.

(immagini alle tv)