Colloredo M.A.: Tesini a presentazione Progetto Nexus
(ACON) Trieste, 29 apr - MPB - Parlare di economia sociale non
significa parlare di una realtà residuale o di nicchia, bensì di
economia in senso lato, poiché il mondo dell'economia sociale ha
titoli per rivendicare non solo un diritto di tribuna ma per
svolgere un ruolo fondamentale soprattutto nelle aree di pubblica
utilità. Con una evoluzione delle politiche pubbliche, questa
economia può essere adeguata e migliorata, soprattutto se
crescerà l'interazione tra politiche del lavoro, della ricerca,
della formazione non solo per quanto riguarda le aree dello
svantaggio.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini intervenuto al convegno per la presentazione dei dati
conclusivi riguardanti la gestione integrata da parte della
cooperativa sociale La Sorgente di 12 ecopiazzole di 11 comuni
nel territorio della Comunità collinare, impiegando persone in
stato di disagio.
Il progetto delle ecopiazzole rientra nel Progetto Nexus che,
all'interno dell'iniziativa comunitaria Equal, si propone di
rafforzare il sistema dell'economia sociale utilizzando
soprattutto forme di partnership.
Insieme alla cooperativa La Sorgente, promotrice del progetto,
alla realizzazione hanno partecipato, come ente partner, la
Comunità Collinare del Friuli, alla quale sono consorziati 16
comuni, e il Consorzio tra cooperative sociali Onlus "Per
l'Impresa Sociale", referente del progetto stesso i cui
destinatari finali sono i soci lavoratori, in particolare quelli
inseriti al lavoro in base a una condizione di disagio.
Le persone coinvolte e formate sono state complessivamente 22 di
cui 14 appartenenti alle categorie di svantaggio, selezionate
attraverso colloqui attitudinali realizzati con la collaborazione
dei servizi sociali e dei dipartimenti per le dipendenze.
Incontri periodici e un continuo tutoraggio sull'attività svolta
ha consentito di affrontare i vari problemi emergenti e di
adattare la formazione alle esigenze, nell'ottica che la
cooperativa sociale non è - come ha osservato la direttrice de La
Sorgente Valentina Macor - uno strumento di assistenza alla
persona ma una opportunità di crescita e di avvio al lavoro.
L'attività integrata di gestione delle ecopiazzole (attrezzate
con containers per rifiuti urbani ingombranti, legname da
riciclo, materiale ferroso, verde e beni durevoli, e con campane
e cassonetti per carta, plastica, vetro, multimateriale secco
riciclabile) è consistita - oltre che nell'apertura e chiusura
dell'area, verifica dell'utenza e del materiale conferito,
assistenza nel conferimento, pulizia dello spazio e segnalazione
per lo svuotamento dei contenitori pieni - anche nel monitoraggio
dei flussi e delle tipologie dei rifiuti conferiti e
nell'acquisizione di dati quantitativi precisi sulla raccolta
differenziata dei rifiuti ingombrati in vista di migliorare lo
smaltimento contenendone i costi.
Alcune cifre emblematiche. In due anni, dal 2002 al 2004, la
quantità di ingombranti raccolta nell'ambito degli undici comuni
che aderiscono al progetto Nexus è passata da 833.540 chili a
669.440, con una diminuzione di oltre 164 000 chili. Il dato è
significativo perché dimostra non solo la sensibile riduzione di
materiale non riciclabile, con diminuzione degli oneri di
smaltimento come ingombrante ma al tempo stesso dice che la
gestione ha aiutato a selezionare i materiali individuando tra
quelli eliminati come ingombranti le parti riciclabili che
possono trovare nuovi utilizzi, con conseguenti utili. Altro dato
interessante è quello relativo alle raccolte differenziate
nell'ambito delle ecopiazzole, tutte aumentate, e
complessivamente passate da 1.786.000 chili a 2.150.000 con un
incremento di 364.000 chili.
Un'esperienza interessante e di crescita anche per la Comunità
Montana, come ha sottolineato il presidente Tullio Picco, e che
ha consentito di delineare passaggi migliorativi e possibilità di
integrare il progetto di gestione con altri servizi, che potranno
essere messi a punto nei prossimi due anni durante i quali la
gestione del servizio sarà condotta ancora da La Sorgente. Una
realtà, questa, cresciuta nel tempo, fino ad occupare
un'ottantina di persone, un terzo delle quali svantaggiate - ha
sottolineato il presidente della cooperativa Renzo Toschi
sollecitando, a quindici anni dalla legge sulla cooperazione
sociale, una ricognizione complessiva e una riflessione sulle
prospettive.
Obiettivo condiviso dal presidente Tesini che ha evidenziato
l'importanza di verificare il peso effettivo dell'impresa e
dell'economia sociale in Friuli Venezia Giulia a fronte di una
sua valenza qualitativa assolutamente eclatante. Con una
riflessione su quello che deve essere il punto di equilibrio tra
imprenditorialità e socialità, per evitare il rischio di
alimentare circuiti assistiti.
Una ricognizione importante proprio perchè il Friuli Venezia
Giulia è regione all'avanguardia tanto a livello nazionale che
europeo per quanto attiene gli interventi di promozione delle
imprese sociali e delle politiche per il superamento
dell'emarginazione e del disagio. Un percorso - ha ricordato
Tesini - che ha radici lontane, negli anni '70, con l'esperienza
di Franco Basaglia, quando ancora non c'erano fondi strutturali e
programmi operativi di fonte europea che hanno contribuito
fortemente a costruire buone prassi e attitudine alla
partnership, con tavoli di lavoro dove competenze diverse si
abituano a lavorare insieme.
Al convegno era presente anche il consigliere regionale Roberto
Molinaro. Sono inoltre intervenuti il presidente del Consorzio
"Per l'Impresa Sociale" Dario Malutta, il responsabile
dell'Ufficio gestione rifiuti della Comunità Collinare Mirco di
Sandri e l'assistente sociale dell'Azienda sanitaria Alto Friuli
Adriana Bressan.
(immagini alle tv)