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UDC: Molinaro, regole per il servizio idrico

02.05.2005
15:27
(ACON) Trieste, 02 mag - COM/AB - "Per la definizione della nuova legge in materia di servizio idrico integrato in Friuli Venezia Giulia è necessario definire preliminarmente i valori di riferimento; diversamente, si corre il rischio di essere succubi degli interessi organizzati e di non fare scelte in favore dei cittadini in un settore strategico come quello dell'acqua".

Lo afferma il consigliere regionale Roberto Molinaro (UDC) a conclusione di un apposito gruppo di lavoro sulla materia, riunito dal segretario provinciale di Udine, Alessandro Tesolat, e formato da tecnici ed esperti del settore (Gabriele Damiani, Enio Decorte, Giuseppe Del Gobbo, Giampietro Genero, Filippo Militello e Vittorio Zanon) in occasione dell'avvio dell'esame dell'articolato da parte della IV Commissione del Consiglio regionale, che sta esaminando i progetti di legge in materia, nonché i numerosi emendamenti presentati da Giunta regionale e opposizione.

"Bisogna innanzitutto salvaguardare il bene acqua, con bilanci idrici a livello di bacino idrografico e monitoraggi puntuali - sostiene l'esponente dell'UDC - perché la prima garanzia per i cittadini è quella della disponibilità della risorsa acqua, ma anche del suo mantenimento, quantitativo e qualitativo, nel tempo. In secondo luogo, ai cittadini del Friuli Venezia Giulia devono essere assicurate condizioni di eguaglianza sia nell'accesso alla risorsa acqua, sia nelle tariffe, che devono tuttavia tenere conto delle specifiche realtà territoriali della montagna e delle zone prive d'infrastrutture acquedottistiche. E' quindi necessaria la solidarietà tra i diversi territori".

"Nella riorganizzazione della gestione, da razionalizzare rispetto alla situazione attuale - prosegue Molinaro - i Comuni devono decidere insieme, avendo come obiettivo sia la tutela dei cittadini-consumatori con un governo delle tariffe, ma anche con la salvaguardia delle forme aziendali da essi sostenute, sia in termini di professionalità, sia con la diretta partecipazione degli utenti al capitale delle nuove realtà imprenditoriali che si andranno promuovere".

"Se si definiscono i valori di riferimento, sarà più agevole individuare - precisa Molinaro - anche le scelte da attuare nell'ambito della nuova legge regionale, che deve essere esaustiva della materia e non provocare nuove incertezze quali quelle riguardanti l'organizzazione di un unico ambito ottimale regionale, ovvero quelle per l'individuazione del peso dei singoli Comuni nell'Autorità d'ambito, o quella concernente la mancata regolamentazione dei pozzi della Bassa Friulana, che pilatescamente non può essere rinviata per un tempo indefinito, creando non poche preoccupazioni tra i cittadini interessati. Ma, soprattutto, una assurda condizione dove l'assenza di qualsiasi controllo continuativo potrebbe consentire la scoperta di inquinamenti di falda soltanto ad avvenuto accertamento dei danni".