UDC: Molinaro, regole per il servizio idrico
(ACON) Trieste, 02 mag - COM/AB - "Per la definizione della
nuova legge in materia di servizio idrico integrato in Friuli
Venezia Giulia è necessario definire preliminarmente i valori di
riferimento; diversamente, si corre il rischio di essere succubi
degli interessi organizzati e di non fare scelte in favore dei
cittadini in un settore strategico come quello dell'acqua".
Lo afferma il consigliere regionale Roberto Molinaro (UDC) a
conclusione di un apposito gruppo di lavoro sulla materia,
riunito dal segretario provinciale di Udine, Alessandro Tesolat,
e formato da tecnici ed esperti del settore (Gabriele Damiani,
Enio Decorte, Giuseppe Del Gobbo, Giampietro Genero, Filippo
Militello e Vittorio Zanon) in occasione dell'avvio dell'esame
dell'articolato da parte della IV Commissione del Consiglio
regionale, che sta esaminando i progetti di legge in materia,
nonché i numerosi emendamenti presentati da Giunta regionale e
opposizione.
"Bisogna innanzitutto salvaguardare il bene acqua, con bilanci
idrici a livello di bacino idrografico e monitoraggi puntuali -
sostiene l'esponente dell'UDC - perché la prima garanzia per i
cittadini è quella della disponibilità della risorsa acqua, ma
anche del suo mantenimento, quantitativo e qualitativo, nel
tempo. In secondo luogo, ai cittadini del Friuli Venezia Giulia
devono essere assicurate condizioni di eguaglianza sia
nell'accesso alla risorsa acqua, sia nelle tariffe, che devono
tuttavia tenere conto delle specifiche realtà territoriali della
montagna e delle zone prive d'infrastrutture acquedottistiche. E'
quindi necessaria la solidarietà tra i diversi territori".
"Nella riorganizzazione della gestione, da razionalizzare
rispetto alla situazione attuale - prosegue Molinaro - i Comuni
devono decidere insieme, avendo come obiettivo sia la tutela dei
cittadini-consumatori con un governo delle tariffe, ma anche con
la salvaguardia delle forme aziendali da essi sostenute, sia in
termini di professionalità, sia con la diretta partecipazione
degli utenti al capitale delle nuove realtà imprenditoriali che
si andranno promuovere".
"Se si definiscono i valori di riferimento, sarà più agevole
individuare - precisa Molinaro - anche le scelte da attuare
nell'ambito della nuova legge regionale, che deve essere
esaustiva della materia e non provocare nuove incertezze quali
quelle riguardanti l'organizzazione di un unico ambito ottimale
regionale, ovvero quelle per l'individuazione del peso dei
singoli Comuni nell'Autorità d'ambito, o quella concernente la
mancata regolamentazione dei pozzi della Bassa Friulana, che
pilatescamente non può essere rinviata per un tempo indefinito,
creando non poche preoccupazioni tra i cittadini interessati. Ma,
soprattutto, una assurda condizione dove l'assenza di qualsiasi
controllo continuativo potrebbe consentire la scoperta di
inquinamenti di falda soltanto ad avvenuto accertamento dei
danni".