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LN: Violino e Follegot - acqua, un bene di tutti

03.05.2005
15:49
(ACON) Trieste, 03 mag - COM/AB - Sull'acqua la sinistra non accetta confronti: non si è nemmeno voluto discutere la proposta di legge della Lega Nord, più vicina agli interessi dei cittadini e meno a quelli delle multiutility.

A sostenerlo, in una nota, sono i consiglieri regionali del Carroccio Claudio Violino e Fulvio Follegot che aggiungono:

L'acqua è la risorsa più importante della nostra regione: va gestita in modo tale che rimanga un bene di tutti. La nostra battaglia contro la Nes, la multiutility che avrebbe tolto il controllo sull'acqua alle pubbliche amministrazioni, si sposta ora sul fronte legislativo, dal momento che la Giunta regionale e la maggioranza di centrosinistra hanno scelto il muro contro muro nella discussione per il recepimento della legge Galli, imponendo un disegno di legge che si preoccupa soltanto di spartire la gestione dell'acqua, vista come una merce.

Con la proposta della Giunta, la regione verrà suddivisa in quattro ambiti, corrispondenti ai confini amministrativi delle province e senza tener conto delle caratteristiche idrografiche e geomorfologiche del territorio. Questa operazione, puramente politica, creerà forti sperequazioni sulle tariffe: la provincia di Udine, ad esempio, dovrà da sola sostenere le spese per le infrastrutture di tutta la Carnia, mentre i cittadini di Trieste pagheranno tariffe più basse, dal momento che dovranno contribuire alle realizzazioni e manutenzioni su un territorio molto meno esteso.

Questo non ci sembra giusto - così ancora Violino e Follegot - e infatti la proposta della Lega porterebbe a un'unica tariffa su tutto il territorio regionale, in modo che non vi siano disparità. La proposta della Giunta Illy vuole inglobare la zona delle fontane e delle falde artesiane in ambiti territoriali con aree completamente diverse da un punto di vista idrografico, per cui il grande serbatoio d'acqua potabile di tutta la Regione non potrà essere tutelato adeguatamente. Occorre invece istituire un subambito per ciascuna area idrografica omogenea, attuare lo studio e un monitoraggio permanente delle falde, avviando urgentemente l'opera di risanamento dagli inquinanti.

La Lega Nord - concludono i due consiglieri - si impegnerà contro chiunque voglia sfruttare l'acqua per i propri interessi, siano essi politici o economici. Il diritto di accesso all'acqua potabile è sempre più limitato: bisogna proteggerla nel migliore dei modi e il rifiuto di un confronto da parte della Giunta non va certo in questa direzione.