II Comm: Cosolini illustra ddl occupazione e qualità lavoro
(ACON) Trieste, 10 mag - AB - Il nuovo disegno di legge della
Giunta su occupazione, tutela e qualità del lavoro è stato
presentato dall'assessore Roberto Cosolini alla II Commissione
del Consiglio regionale, presieduta da Mirio Bolzan (DS).
Un provvedimento, ha esordito Cosolini, che vuol essere un testo
unico, dove chi sarà interessato potrà trovare chiari riferimenti
normativi. Per questo verrà abrogato tutto quel che sarà
possibile di preesistente e gli istituti da mantenere, ove
necessario, verranno riproposti con le dovute modifiche. Per la
sua predisposizione sono state seguite tre linee guida: la
concertazione, la collaborazione e il partenariato tra
istituzioni, l'integrazione delle politiche del lavoro con altre
politiche pubbliche.
Cosolini ha quindi precisato che è stata prestata particolare
attenzione al rapporto e alle nuove funzioni di Regione e
Province alla luce del mutato quadro normativo di riferimento. Il
disegno di legge intende così garantire un pieno sviluppo
occupazionale perseguendo una migliore qualità del lavoro, in
modo da impedire che i significativi elementi di flessibilità
introdotti nel mercato a opera del legislatore nazionale si
traducano in una sempre maggiore precarizzazione delle condizioni
occupazionali.
Nella medesima ottica, l'azione della Regione viene finalizzata a
un efficace contrasto delle forme di lavoro sommerso e irregolare
e alla sicurezza. E' intenzione della Regione, inoltre, porre in
essere interventi per il miglioramento delle competenze
professionali, in modo che le imprese possano soddisfare
l'esigenza di disporre di personale adeguatamente qualificato,
nel quadro di un rapido e puntuale incontro tra domanda e offerta
di lavoro, e promuovere l'adattabilità, l'occupabilità,
l'imprenditorialità e le pari opportunità.
Il disegno di legge vuole incidere sulla promozione
dell'inserimento, del reinserimento e della permanenza nel lavoro
delle persone che si trovano in condizione di svantaggio
occupazionale, sulla promozione delle pari opportunità e sul
superamento delle discriminazioni tra uomini e donne nell'accesso
al lavoro, nelle retribuzioni e nello sviluppo professionale e di
carriera.
Attenzione viene rivolta anche alla prevenzione delle situazioni
di grave difficoltà occupazionale favorendone la soluzione e
mirando alla riduzione dell'impatto sulle persone, sul territorio
e sul mercato del lavoro. Ulteriori obiettivi sono
l'internazionalizzazione del mercato del lavoro e l'integrazione
fra le politiche del lavoro e quelle del sistema formativo, anche
attraverso la regolamentazione degli aspetti formativi dei
contratti di apprendistato. Nell'ottica del miglioramento della
qualità della vita, sono previsti interventi di sostegno al
credito e al reddito di particolari tipologie di soggetti in
condizioni di difficoltà.
Cosolini si è quindi soffermato su alcuni dei 70 articoli che
compongono il provvedimento, mettendo in evidenza che rimarranno
in capo alla Regione le funzioni di programmazione, indirizzo,
regolamentazione, coordinamento, monitoraggio, controllo,
vigilanza, quelle attinenti ai rapporti internazionali, con l'UE,
lo Stato e le Regioni e ogni altra funzione che richieda un
esercizio unitario a livello regionale. Le Province, in
conformità con un programma triennale e gli indirizzi della
Regione, avranno funzioni e compiti in materia di politica attiva
del lavoro, collocamento, avviamento e servizi all'impiego,
conciliazione, rilascio dei provvedimenti previsti dalla
normativa, monitoraggio e tutoraggio dei giovani soggetti
all'obbligo formativo e del mercato del lavoro locale.
Per rendere più efficace l'azione delle Province, i quattro
assessori competenti faranno parte della Commissione regionale
per il lavoro e il coordinamento istituzionale tra Regione e
Province verrà garantito da uno specifico comitato.
Una delle parti più significative, ha sottolineato l'assessore, è
quella che riguarda i servizi per l'impiego, l'orientamento e il
sistema informativo del lavoro, anche se non sono meno importanti
le iniziative per la promozione dell'occupazione e
dell'autoimprenditorialià, per l'inserimento lavorativo delle
persone disabili, le norme per la parità.
La dotazione finanziaria deriva dai fondi che erano a
disposizione, ha concluso Cosolini, ma essendo questa materia una
priorità, con la variazioni di bilancio saranno rafforzati gli
istituti previsti dalla legge.
La Commissione terrà una serie di audizioni martedì della
prossima settimana, e nei due giorni successivi esaminerà il
provvedimento.
(foto in e-mail; immagini alle tv)