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II Comm: Cosolini illustra ddl occupazione e qualità lavoro

10.05.2005
14:44
(ACON) Trieste, 10 mag - AB - Il nuovo disegno di legge della Giunta su occupazione, tutela e qualità del lavoro è stato presentato dall'assessore Roberto Cosolini alla II Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Mirio Bolzan (DS).

Un provvedimento, ha esordito Cosolini, che vuol essere un testo unico, dove chi sarà interessato potrà trovare chiari riferimenti normativi. Per questo verrà abrogato tutto quel che sarà possibile di preesistente e gli istituti da mantenere, ove necessario, verranno riproposti con le dovute modifiche. Per la sua predisposizione sono state seguite tre linee guida: la concertazione, la collaborazione e il partenariato tra istituzioni, l'integrazione delle politiche del lavoro con altre politiche pubbliche.

Cosolini ha quindi precisato che è stata prestata particolare attenzione al rapporto e alle nuove funzioni di Regione e Province alla luce del mutato quadro normativo di riferimento. Il disegno di legge intende così garantire un pieno sviluppo occupazionale perseguendo una migliore qualità del lavoro, in modo da impedire che i significativi elementi di flessibilità introdotti nel mercato a opera del legislatore nazionale si traducano in una sempre maggiore precarizzazione delle condizioni occupazionali.

Nella medesima ottica, l'azione della Regione viene finalizzata a un efficace contrasto delle forme di lavoro sommerso e irregolare e alla sicurezza. E' intenzione della Regione, inoltre, porre in essere interventi per il miglioramento delle competenze professionali, in modo che le imprese possano soddisfare l'esigenza di disporre di personale adeguatamente qualificato, nel quadro di un rapido e puntuale incontro tra domanda e offerta di lavoro, e promuovere l'adattabilità, l'occupabilità, l'imprenditorialità e le pari opportunità.

Il disegno di legge vuole incidere sulla promozione dell'inserimento, del reinserimento e della permanenza nel lavoro delle persone che si trovano in condizione di svantaggio occupazionale, sulla promozione delle pari opportunità e sul superamento delle discriminazioni tra uomini e donne nell'accesso al lavoro, nelle retribuzioni e nello sviluppo professionale e di carriera.

Attenzione viene rivolta anche alla prevenzione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale favorendone la soluzione e mirando alla riduzione dell'impatto sulle persone, sul territorio e sul mercato del lavoro. Ulteriori obiettivi sono l'internazionalizzazione del mercato del lavoro e l'integrazione fra le politiche del lavoro e quelle del sistema formativo, anche attraverso la regolamentazione degli aspetti formativi dei contratti di apprendistato. Nell'ottica del miglioramento della qualità della vita, sono previsti interventi di sostegno al credito e al reddito di particolari tipologie di soggetti in condizioni di difficoltà.

Cosolini si è quindi soffermato su alcuni dei 70 articoli che compongono il provvedimento, mettendo in evidenza che rimarranno in capo alla Regione le funzioni di programmazione, indirizzo, regolamentazione, coordinamento, monitoraggio, controllo, vigilanza, quelle attinenti ai rapporti internazionali, con l'UE, lo Stato e le Regioni e ogni altra funzione che richieda un esercizio unitario a livello regionale. Le Province, in conformità con un programma triennale e gli indirizzi della Regione, avranno funzioni e compiti in materia di politica attiva del lavoro, collocamento, avviamento e servizi all'impiego, conciliazione, rilascio dei provvedimenti previsti dalla normativa, monitoraggio e tutoraggio dei giovani soggetti all'obbligo formativo e del mercato del lavoro locale.

Per rendere più efficace l'azione delle Province, i quattro assessori competenti faranno parte della Commissione regionale per il lavoro e il coordinamento istituzionale tra Regione e Province verrà garantito da uno specifico comitato.

Una delle parti più significative, ha sottolineato l'assessore, è quella che riguarda i servizi per l'impiego, l'orientamento e il sistema informativo del lavoro, anche se non sono meno importanti le iniziative per la promozione dell'occupazione e dell'autoimprenditorialià, per l'inserimento lavorativo delle persone disabili, le norme per la parità.

La dotazione finanziaria deriva dai fondi che erano a disposizione, ha concluso Cosolini, ma essendo questa materia una priorità, con la variazioni di bilancio saranno rafforzati gli istituti previsti dalla legge.

La Commissione terrà una serie di audizioni martedì della prossima settimana, e nei due giorni successivi esaminerà il provvedimento.

(foto in e-mail; immagini alle tv)