Citt: Paselli su inquinamento torrente Corno a Gorizia
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - Durante le passeggiate
ecologiche organizzate nelle scorse settimane a Gorizia e
dintorni dall'associazione "Una Regione in Comune", il problema
dell'inquinamento del torrente Corno, che scorre in parte in
Slovenia e che poi attraversa Gorizia, è stato uno degli
argomenti di discussione. L'inquinamento del corso d'acqua
rappresenta sicuramente il problema più acuto di tutto il bacino
dell'Isonzo.
A tutt'oggi, per lo Stato italiano, il torrente è considerato
giuridicamente "acqua pubblica non classificata". Ecco allora che
il consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente Maurizio
Paselli, accogliendo le sollecitazioni giunte durante
l'iniziativa, ha presentato un'interpellanza sull'argomento.
Il consigliere vuol sapere dalla Giunta quali siano le
valutazioni della Regione in ordine alle problematiche
prospettate e quali iniziative intenda assumere per dare risposta
agli annosi e tuttora irrisolti problemi posti dall'inquinamento
del torrente Corno. Paselli intende anche sapere se la Regione
ritenga necessario procedere alla classificazione del torrente
per garantire il suo inserimento nel piano dell'Ato di Gorizia e
se sono in programma quelle azioni necessarie per consentire
l'avvio concreto di una pianificazione coordinata dell'area
transfrontaliera goriziana.
Questo - evidenzia Paselli - permetterebbe di gestire con
efficienza il territorio, salvaguardando e valorizzando
l'ambiente e, in particolare, permetterebbe la verifica dello
stato del bacino idrografico dell'Isonzo come primo e urgente
caso di pianificazione coordinata italo-slovena.
Maurizio Paselli sottolinea come la pianificazione
transfrontaliera sia assolutamente indispensabile. E ricorda che
il Comune di Gorizia ha già predisposto e finanziato un progetto
per lavori di riqualificazione idraulica e igienica del torrente
Corno e del suo bacino, ma che a tutt'oggi, non esiste un analogo
progetto in territorio sloveno. "Né tanto meno - ha precisato -
è stato definito quanti depuratori sono necessari e dove
collocarli".
Con l'imminente avvio in provincia di Gorizia del piano di ambito
per la gestione delle risorse idriche ai sensi della legge Galli,
il consigliere ravvisa che non è più possibile rinviare una
classificazione del torrente quale corpo idrico significativo.
Questo, infatti, consentirebbe al Corno di essere compreso nel
programma pluriennale di intervento che l'Ato realizzerà per il
miglior governo, utilizzazione e fruizione del bene-acqua.