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Citt: Paselli su inquinamento torrente Corno a Gorizia

13.05.2005
13:26
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - Durante le passeggiate ecologiche organizzate nelle scorse settimane a Gorizia e dintorni dall'associazione "Una Regione in Comune", il problema dell'inquinamento del torrente Corno, che scorre in parte in Slovenia e che poi attraversa Gorizia, è stato uno degli argomenti di discussione. L'inquinamento del corso d'acqua rappresenta sicuramente il problema più acuto di tutto il bacino dell'Isonzo.

A tutt'oggi, per lo Stato italiano, il torrente è considerato giuridicamente "acqua pubblica non classificata". Ecco allora che il consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente Maurizio Paselli, accogliendo le sollecitazioni giunte durante l'iniziativa, ha presentato un'interpellanza sull'argomento.

Il consigliere vuol sapere dalla Giunta quali siano le valutazioni della Regione in ordine alle problematiche prospettate e quali iniziative intenda assumere per dare risposta agli annosi e tuttora irrisolti problemi posti dall'inquinamento del torrente Corno. Paselli intende anche sapere se la Regione ritenga necessario procedere alla classificazione del torrente per garantire il suo inserimento nel piano dell'Ato di Gorizia e se sono in programma quelle azioni necessarie per consentire l'avvio concreto di una pianificazione coordinata dell'area transfrontaliera goriziana.

Questo - evidenzia Paselli - permetterebbe di gestire con efficienza il territorio, salvaguardando e valorizzando l'ambiente e, in particolare, permetterebbe la verifica dello stato del bacino idrografico dell'Isonzo come primo e urgente caso di pianificazione coordinata italo-slovena.

Maurizio Paselli sottolinea come la pianificazione transfrontaliera sia assolutamente indispensabile. E ricorda che il Comune di Gorizia ha già predisposto e finanziato un progetto per lavori di riqualificazione idraulica e igienica del torrente Corno e del suo bacino, ma che a tutt'oggi, non esiste un analogo progetto in territorio sloveno. "Né tanto meno - ha precisato - è stato definito quanti depuratori sono necessari e dove collocarli". Con l'imminente avvio in provincia di Gorizia del piano di ambito per la gestione delle risorse idriche ai sensi della legge Galli, il consigliere ravvisa che non è più possibile rinviare una classificazione del torrente quale corpo idrico significativo. Questo, infatti, consentirebbe al Corno di essere compreso nel programma pluriennale di intervento che l'Ato realizzerà per il miglior governo, utilizzazione e fruizione del bene-acqua.