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I Comm: Friulia Holding, audizioni (1)

18.05.2005
14:58
(ACON) Trieste, 18 mag - RC - I presidenti e gli amministratori delegati delle società partecipate dalla Regione - Mediocrdito, Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Finest, Autovie Venete e Friulia - sono stati sentiti dalla I Commissione consiliare, presidente Franco Brussa (Margh), in merito alla loro riorganizzazione in Friulia Holding. L'assessore alle Finanze, Michela Del Piero, che ha seguito le audizioni, aveva già avuto modo di dire, però, che la sola Friulia era stata per ora coinvolta attivamente nell'analisi della costituzione della futura holding, aspetto emerso chiaramente dalle relazioni degli intervenuti.

Il neo-presidente di Mediocredito, Flavio Pressacco, ha dapprima esposto la situazione finanziaria dell'istituto di credito rendendo noto che il bilancio del 31 dicembre 2004 registra un volume totale di oltre 1.700 milioni di euro, dei quali 553 sono fondi di soggetti terzi e 1.167 sono gestione di fondi propri (nel '99 erano 609). Quanto all'entrata in Friulia Holding, ha espresso la necessità di agire con cautela e ha ricordato che, prima di tutto, si deve ottenere il via libera della Banca d'Italia alla richiesta, avanzata dalla Regione, di mantenere la sua partecipazione in Mediocredito per l'intera quota del 47,4%, o del 15% del capitale se quella quota non fosse autorizzata. Non va, poi, dimenticato, che comunque non si tratterà di una holding bancaria di cui l'istituto di via Aquileia potrebbe essere capogruppo, ma di una holding economica. Comunque sarà, l'idea di fondo rimane saper agire opportunamente senza rinunciare alla caratteristica di produrre reddito.

Emilio Terpin, amministratore delegato di Finest, ha espresso condivisione assoluta agli obiettivi che la Regione intende perseguire nella creazione della holding, pur facendo presente di non conoscerne appieno le modalità di attuazione. Ha, quindi, fatto presente la legge approvata dal Parlamento il 31 marzo scorso, che delega al Governo il riordino delle finanziarie e che riguarda anche Finest. Infine, ha parlato degli accordi che già sta portando avanti con Friulia e con Autovie Venete, proprio sulla linea del futuro assetto delle partecipate.

Ancor più Aldo Burello, presidente di Autovie Venete, sulla creazione di Friulia Holding ha affermato che la nuova struttura non gli è stata resa nota e dunque la società non può ancora ricoprire un ruolo attivo nella sua costituzione. Senza conoscere le modalità di riassetto, è impossibile dare valutazioni sull'impatto che si avrà, nella gestione operativa, conseguentemente all'ingresso nella holding.

Elio De Anna, presidente della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia, ha a sua volta rimarcato di non conoscere il piano di riorganizzazione delle partecipate e dunque di non poterne parlare. Ha poi spiegato la posizione della SpA, la sua certificazione e in particolare il progetto che prevede di ottenere una sua programmazione quarantennale, l'ipotesi di una sua privatizzazione (ipotesi definita deleteria da De Anna perché controproducente in vista del progetto quarantennale).

Augusto Antonucci, presidente di Friulia, ha sostenuto che le partecipate saranno coinvolte quando si affronterà il piano complessivo della holding, nel frattempo ogni società ha camminato con gambe proprie. L'operazione sarà chiusa entro l'anno, per iniziare a gennaio con la nuova realtà. Stando alla scaletta dei lavori, il 29 giugno prossimo ci sarà l'assemblea ordinaria di Friulia per approvare il piano strategico disposto da Lazard, entro il 15 settembre sarà definito il Piano industriale triennale di Friulia, ad ottobre ci sarà la presentazione del Piano ai soci privati e infine a dicembre saranno attuati i conferimenti, l'aumento di capitale di Friulia e l'acquisizione delle quote in capo alla Regione.

Il vicepresidente e amministratore delegato di Friulia, Federico Marescotti, ha quindi elencato le 11 società partecipate che entreranno in Friulia Holding, ovvero le 5 sentite in Commissione più Agemont, Promotur, Informest, Friulia Lis, Alpe Adria, BIC-Sviluppo Italia, e ha affermato che si devono concertare con la Regione le procedure per i conferimenti da dare a queste società nonché ottenere i necessari permessi dalla banca d'Italia. Se il Piano industriale sarà redatto internamente, quello cosiddetto "consolidato" e delle linee strategiche di sviluppo di tutto il gruppo sarà disposto con la collaborazione delle stesse future società partecipate e di una struttura esterna, forze con cui sarà redatto anche il piano delle sinergie così come la configurazione della nuova struttura interna adeguata al nuovo ruolo di Friulia.

Poiché nella peggior delle ipotesi la Regione avrà una partecipazione nella holding del 78% - ha aggiunto Antonucci - si può dire che è questa ad averne il controllo e dunque il compito di sorvegliare tutte le sue operazioni e quelle delle partecipate.

A chiedere una serie di specifiche a tutti gli intervenuti è stato il consigliere di AN Adriano Ritossa, ma non sono mancate domande dal suo capogruppo Luca Ciriani, così come da Maurizio Salvador (Misto), Roberto Asquini e Piero Camber (FI), Renzo Petris (DS). Il dibattito tra i consiglieri prenderà il via alle 15.00.

(segue)

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