IV Comm: casse di espansione sul Tagliamento, audizioni
(ACON) Trieste, 19 mag - RC - Audizioni, in IV Commissione
consiliare presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), sul "Piano
stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del
Tagliemento" e la prevista realizzazione di tre casse di
espansione di un volume di 30 milioni di metri cubi per
consentire l'eliminazione dell'onda di piena da 4.600 mc/s a
4.000 mc/s.
A parlare per prima è stata la rappresentante del WWF, Nicoletta
Toniutti, la quale ha ricordato che la golena interessata tra i
Comuni di Pinzano e Dignano è considerata Sito di importanza
comunitaria (SIC), area per la quale il WWF ritiene si possa
pensare ad un progetto diverso da quello delle casse di
espansione, in favore di un piano integrato di gestione di
bacino. A suo dire, vi sono aree che possono essere esondate
sempre, altre in determinate circostanze, altre però mai.
Esondare certe aree agricole può causare danni economici
inferiori rispetto al non farlo, ma si tratta di obiettivi di
protezione che devono essere espliciti, deve essere chiaro il
perché lo si vuole fare e quale il danno maggiore che si vuole
evitare.
L'abbattimento del picco di piena - ha aggiunto - può prevedere
un intervento strutturale solo quando, considerando tutta la
gamma degli interventi, non è possibile fare altrimenti. Ecologi
e tecnici hanno dimostrato il valore inestimabile della golena
tra i ponti di Pinzano e Dignano, che un intervento idraulico in
quella zona comprometterebbe la funzionalità ecologica del fiume
e non contempla la laminazione naturale, seppure ridotta,
dell'alveo tra Pinzano e Latisana. La proposta del WWF è di
spostare più a valle di 30 chilometri i siti destinati
all'intervento e rivedere i volumi d'acqua, ovvero creare 7 casse
di espansione nel tratto compreso tra circa 29 e 53 Km dal mare
(il ponte ferroviario che attraversa Latisana e che attualmente
costituisce un pericoloso impedimento al deflusso delle acque di
piena, ma per il quale c'è un progetto di innalzarlo di 80 cm, è
collocato a 26,8 Km dal mare), con innalzamenti degli argini da
1,5 a 5 metri e la possibilità di isolare dal regolare deflusso
acqueo una superficie di cassa pari a circa 10,5 milioni di metri
quadrati.
Ulteriori dati sull'analisi idraulica sono stati forniti
dall'ingegner Ezio Todini dell'Università di Bologna, che ha
citato anche il canale scolmatore Cavrato, per il quale è
necessario un intervento di ricalibratura in quanto oggi può
ricevere al massimo 2.000 mc/s, non certo 4.000. La manutenzione
del tratto a valle dell'alveo è di forte importanza - ha
aggiunto. Una o tre casse di espansione nella zona SIC
creerebbero grossi danni, ambientali, economici e alle comunità
residenti che cercano di sviluppare l'area a livello turistico e
di prodotti tipici. Sarebbe, poi, una caduta di credibilità degli
Enti locali utilizzare interventi dimostrati inutili, per i quali
si spendono soldi pubblici, cosa che la comunità difficilmente
può accettare.
Contro le casse di espansione, infatti, si è detto anche il
Comitato "Assieme per il Tagliamento", che ha portato le
considerazioni in tal senso di diversi ricercatori ed esperti del
settore e ha parlato di decisa manifestazione pubblica di
dissenso.
No anche dai rappresentanti dell'associazione "ACQUA", che hanno
definito il greto del Tagliamento una cassa di espansione
naturale che i manufatti potrebbero solo limitare nella loro
portata. Le casse previste sarebbero un ulteriore aggravio per le
popolazioni a valle, nonché provocherebbero dannose conseguenze
morfologiche come ad esempio onde sismiche con effetti sulle
falde acquifere.
Casse dannose, ma dai dati dell'ingegnere Todini anche inutili,
cosa che ci rende ancora più contrari - hanno proseguito i
sindaci di Spilimbergo, Dignano, Pinzano, Ragogna, San Daniele e
Latisana. I primi cittadini hanno parlato di una raccolta di
firme che ne vede già oltre 10mila, di dubbi non solo ambientali
ma proprio sull'efficacia del Piano stralcio, di situazione
difficile da 40 anni e non da oggi, di progetto che ostacolerebbe
lo sviluppo socio-economico dei territori coinvolti.
(immagini alle tv)