CR: risorse idriche, dibattito generale (9)
(ACON) Trieste, 26 mag - RC - E' una legge importante di cui
Intesa Democratica è orgogliosa - così Mauro Travanut (DS). La
passata maggioranza non è riuscita a fare alcun cambiamento in
cinque anni di legislatura, a noi ne sono bastati meno di due per
riformare il sistema idrico e garantire la salvaguardia
dell'acqua quale bene di tutti. Non ci sottraiamo a un ulteriore
confronto.
Acqua non solo bene comune da salvaguardare, ma anche diritto
dell'uomo, per Kristian Franzil (PRC). Agli Enti locali la
Regione non può dare più che un indirizzo perché così impone la
legge nazionale; il popolo delle fontane, delle risorgive e delle
altre peculiarità del territorio sono tutelati sia per la nascita
delle zone omogenee sia per il doppio voto concesso ai Comuni
delle aree d'ambito; è giusto dare un indirizzo preciso e non
generico contro gli sprechi.
Per Paolo Panontin (Misto), solo un ATO unico avrebbe garantito
maggiore solidarietà al territorio perché ci sarebbe stata una
verifica che ora non è prevista. La questione dei pozzi ha un
carico di consenso elettorale altissimo e nessun politico ha
voglia di avere contro i proprietari, ma anche questo è contrario
al concetto di bene pubblico generale, anche loro dovrebbero
avere una quota parte negli investimenti perché anche loro hanno
avuto bisogno del sistema fognario. La proposta della Lega era
buona.
Alessandra Guerra (LN) ha criticato la legge in esame affermando
che non affronta scelte politiche di strategia a differenza della
proposta del Carroccio; non salvaguarda i bisogni della montagna
anzi, la penalizza, così come penalizza l'intera provincia di
Udine rispetto a quella di Trieste; prevede quattro ATO che
significano solo quattro diverse politiche per quello che si
afferma essere un bene uguale per tutti. Prima di applicare la
Galli, il centro-sinistra aveva atteso di vedere se riusciva a
far entrare il CAFC nella multiutility NES.
La maggior parte della gente - ha reso noto Mirko Spacapan
(Margh) - crede erroneamente che l'acqua in bottiglia sia più
pura di quella dell'acquedotto, invece i controlli a quella
imbottigliata sono fatti a distanza di anni e a quella di
rubinetto avvengono periodicamente. Diversi i punti positivi
della legge in esame, tra cui il doppio voto e prevedere la
fatturazione dei consumi bilingue a tutela della minoranza
slovena.
(segue)