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CR: risorse idriche, dibattito generale (10)

26.05.2005
18:28
(ACON) Trieste, 26 mag - MPB - Paolo Menis (Margh), ricordando i gravi dati a livello planetario della carenza d'acqua, ha sottolineato il valore politico e amministrativo di questo provvedimento, che è tecnico ma che acquista spessore se considerato in un contesto mondiale. L'acqua è risorsa organizzata che non va lasciata ai mercati, ha detto ancora Menis parlando della questione dei pozzi, falso problema rispetto a quello della tutela delle falde e alla necessità di porre attenzione ai fenomeni di pressione qualitativa e quantitativa che su di esse si sviluppano. In merito il consigliere ha presentato un ordine del giorno.

Gaetano Valenti (FI), ha sollevato una serie di interrogativi in merito alla lungimiranza del legislatore, alla vicenda Nes, alla validità o meno della gestione casalinga e si è dichiarato sconcertato nel sentir di tariffe che resteranno invariate quando si parla di ciclo integrato, di depuratori e fognature, che sono carenti sul territorio: si tratta di infrastrutture che richiederanno un finanziatore mentre c'è buio relativamente agli investimenti necessari.

Per Maurizio Salvador (Misto), visti i ripensamenti di tante Regioni sulla Galli, il fatto che il Friuli Venezia Giulia arrivi buona ultima all'applicazione poteva suggerire di pensare anche a percorsi diversi di quelli adottati. Puntando il dito sull'utilizzo scellerato che di questa risorsa fanno consorzi e privati nei territori montani penalizzati dalla legge specie nella provincia di Pordenone interessata da un ambito interregionale rispetto al quale si è detto critico, anche Salvador ha sottolineato l'inadeguatezza della legge a far fronte agli investimenti nel campo delle depurazioni. Condividendo la relazione di minoranza di Molinaro, ha auspicato un coinvolgimento maggiore dei comuni titolari di questa risorsa.

Non si tratta di una legge ambientale, ma dell'organizzazione del sistema idrico integrato, ha detto Alessandro Metz (Verdi), ossia una legge di amministrazione che ha valutato le esperienze già fatte in Italia e che è stata molto vissuta sul dato territoriale. Coraggiosa o no che la si voglia definire, essa ratifica alcuni percorsi già esistenti, presenta elementi positivi, di garanzia, di controllo e partecipazione. Importante il dato relativo alla di responsabilità degli ATO e il principio di incentivazione del risparmio che ha come orizzonte anche produrre cultura verso l'acqua.

Concluso così il dibattito generale, sono seguite le repliche dei relatori di minoranza Ciani, Galasso, Molinaro e Violino, e del relatore di maggioranza Gherghetta.

(segue)