LN: cava di marmo di Pramosio a Paluzza (UD)
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - Interrogazione dei
consiglieri regionali della Lega Nord Violino, Follegot, Franz e
Guerra sul futuro della cava di marmo di Pramosio, in comune di
Paluzza (UD), dove si estrae il "grigio carnico".
La Regione, che ne è proprietaria, l'ha affittata a una ditta
veneta e il contratto sarebbe di prossima scadenza. Oltre alla
disponibilità della coltivazione della cava la ditta, che dà
occupazione a una sola maestranza della zona, dispone di un ampio
fabbricato con piazzale attiguo alla casera Pramosio. Fino al
2001, la cava era raggiungibile con una ripida carrareccia,
accessibile solo con fuoristrada o mezzi a trazione integrale, ma
nel 2000-2001 è stata realizzata con i fondi comunitari
dell'obiettivo 5b una strada di 10 km che consente il comodo
accesso a mezzi pesanti e leggeri, il che ha determinato un
sensibile aumento del numero dei trasporti dei carichi in una
zona che ricade in un'area protetta.
I consiglieri del Carroccio sono dell'idea che l'attività di
estrazione non porti alcun vantaggio né per la Regione
proprietaria, né per l'economia della zona e che, anzi, la
permanenza di tale stato di cose provochi un triplice danno: per
le casse della Regione in quanto l'introito irrisorio non
compensa minimamente le spese per la manutenzione delle
infrastrutture di accesso; per la collettività in quanto il
reddito derivante per l'attività di coltivazione non è
paragonabile ai danni ambientali; per l'economia della zona, in
quanto l'estrazione comporta una vera e propria spogliazione di
risorse economiche senza contropartita alcuna.
Date queste premesse, i consiglieri vogliono conoscere l'affitto
annuo, le condizioni e la scadenza del contratto e, soprattutto,
se si intende continuare con la coltivazione della cava, dal
momento che non vi sono benefici economici a fronte di uno
sfruttamento ambientale consistente.