CR: mozione sanità, votazione e dibattito (3)
(ACON) Trieste, 01 giu - MPB - La mozione sulla sanità è stata
respinta con i 32 voti contrari dei gruppi di Intesa Democratica
e i 16 favorevoli della Casa delle Libertà, a cui si sono
aggiunti Panontin e Salvador del Gruppo Misto.
Prima del voto così il dibattito.
Per Paolo Ciani (AN), la mozione poteva essere più dura, poiché
nella nostra sanità c'è qualcosa che non funziona e i dati delle
liste d'attesa sono preoccupanti, ma la risposta non può essere
che ad esempio per la mammografia c'è troppa richiesta posto che
se la prestazione è a pagamento bastano pochi giorni. L'aumentata
richiesta di assistenza e di salute deriva dal fatto che c'è
maggiore consapevolezza della necessità di prevenzione. Non c'è
percezione della realtà, per Ciani, che ha ricordato come non sia
possibile da una parte affidare un incarico per 50mila euro per
uno studio sul benessere (di cui ancora non si conoscono gli
esiti) e dall'altra che i cittadini debbano aspettare mesi per
molti esami e due anni per una mammografia.
Sorpreso della mozione, poiché di questa materia aveva tre
settimane fa dibattuto la III Commissione alla presenza
dell'assessore che aveva fornito dati di carattere oggettivo, si
è definito Nevio Alzetta (DS) respingendo le premesse della
mozione perché se è vero che ci sono punti di difficoltà, la
situazione non è però grave e, pur essendoci realtà di tempi
lunghi, le urgenze sono garantite e gli screening servono proprio
per fare prevenzione senza lasciarla alla libera iniziativa.
Per Massimo Blasoni FI) quello delle liste d'attesa è un problema
nazionale, che però in termini regionali acquista una dimensione
grave per la discrasia che i dati relativi ad alcune prestazioni
presentano rispetto a centri diversi. E' chiaro che una società
che cresce presenti una crescente domanda di salute e quindi
occorre una diversa organizzazione e portare a regime l'uso delle
apparecchiature. Certamente il problema non può essere risolto
negandolo, e ciò non significa assumere un atteggiamento
demagogico.
Luigi Ferone (Part.Pens) sottolineando il notevole impegno della
Regione e la volontà mostrata dalla Giunta, anche in termini di
risorse, ha anche evidenziato come quello delle liste d'attesa
sia un problema che si trascina da anni, e che però non si
debbano creare corsie di preferenza per chi paga. Altro problema
indicato quello del dirottamento dei pazienti da un ospedale
all'altro e la necessità di prevedere interventi per agevolare
questi spostamenti.
(segue)