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CR: mozione sanità, votazione e dibattito (3)

01.06.2005
13:34
(ACON) Trieste, 01 giu - MPB - La mozione sulla sanità è stata respinta con i 32 voti contrari dei gruppi di Intesa Democratica e i 16 favorevoli della Casa delle Libertà, a cui si sono aggiunti Panontin e Salvador del Gruppo Misto.

Prima del voto così il dibattito.

Per Paolo Ciani (AN), la mozione poteva essere più dura, poiché nella nostra sanità c'è qualcosa che non funziona e i dati delle liste d'attesa sono preoccupanti, ma la risposta non può essere che ad esempio per la mammografia c'è troppa richiesta posto che se la prestazione è a pagamento bastano pochi giorni. L'aumentata richiesta di assistenza e di salute deriva dal fatto che c'è maggiore consapevolezza della necessità di prevenzione. Non c'è percezione della realtà, per Ciani, che ha ricordato come non sia possibile da una parte affidare un incarico per 50mila euro per uno studio sul benessere (di cui ancora non si conoscono gli esiti) e dall'altra che i cittadini debbano aspettare mesi per molti esami e due anni per una mammografia.

Sorpreso della mozione, poiché di questa materia aveva tre settimane fa dibattuto la III Commissione alla presenza dell'assessore che aveva fornito dati di carattere oggettivo, si è definito Nevio Alzetta (DS) respingendo le premesse della mozione perché se è vero che ci sono punti di difficoltà, la situazione non è però grave e, pur essendoci realtà di tempi lunghi, le urgenze sono garantite e gli screening servono proprio per fare prevenzione senza lasciarla alla libera iniziativa. Per Massimo Blasoni FI) quello delle liste d'attesa è un problema nazionale, che però in termini regionali acquista una dimensione grave per la discrasia che i dati relativi ad alcune prestazioni presentano rispetto a centri diversi. E' chiaro che una società che cresce presenti una crescente domanda di salute e quindi occorre una diversa organizzazione e portare a regime l'uso delle apparecchiature. Certamente il problema non può essere risolto negandolo, e ciò non significa assumere un atteggiamento demagogico.

Luigi Ferone (Part.Pens) sottolineando il notevole impegno della Regione e la volontà mostrata dalla Giunta, anche in termini di risorse, ha anche evidenziato come quello delle liste d'attesa sia un problema che si trascina da anni, e che però non si debbano creare corsie di preferenza per chi paga. Altro problema indicato quello del dirottamento dei pazienti da un ospedale all'altro e la necessità di prevedere interventi per agevolare questi spostamenti.

(segue)