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FI: Valenti, su nomine Insiel ingerenza della maggioranza

01.06.2005
16:11
(ACON) Trieste, 01 giu - COM/AB - Il vicecapogruppo di Forza Italia Gaetano Valenti interviene in merito alla votazione di questa mattina in Consiglio regionale per la nomina di due amministratori di Insiel. "La legge - afferma Valenti - prevede che i due amministratori devono essere uno di espressione della maggioranza e uno della minoranza e ciò per garantire l'esercizio dell'attività di controllo che viene affidata all'opposizione. I partiti della Casa delle Libertà avevano individuato un proprio candidato, esperto del settore informatico. Solo un consigliere dell'opposizione, la signora Fasan a titolo personale, ha voluto presentare una ulteriore candidatura".

"Nella votazione avvenuta in Aula questa mattina - prosegue Valenti - è accaduto che dieci consiglieri della maggioranza hanno indicato nella scheda il candidato espresso dalla consigliera Fasan, facendo in modo così che venisse eletto".

"Non ci sono parole per commentare l'accaduto. E' evidente che il fatto è gravissimo. La maggioranza non solo provvede a eleggere il suo rappresentante, ma determina anche il componente che dovrebbe rappresentare la minoranza, venendo quindi meno la funzione di controllo assicurata dalla presenza di un amministratore non allineato alle decisioni del governo regionale". "Purtroppo la cosa, seppur gravissima, non ci meraviglia. Ormai abbiamo avuto più volte la riprova che questo è il comportamento di Intesa Democratica: tutti i posti di gestione del potere devono essere in mano alla maggioranza e non si deve dar spazio a chi non è allineato. Ne abbiamo avuto conferma di recente quando Illy non ha voluto che nel Consiglio di amministrazione della nuova finanziaria regionale fossero presenti due componenti eletti dal Consiglio regionale, cercando poi di tranquillizzarci promettendo ogni sei mesi una relazione dettagliata".

"Oggi quindi - conclude Valenti - si è aggiunto un altro tassello di questa strategia di occupazione del potere. Ci rivolgiamo alle categorie economiche e ai cittadini per denunciare questa sistematica occupazione del potere, della quale vedremo in seguito i devastanti effetti".