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CR: mozione CdL edilizia scolastica, votazione dibattito (8)

01.06.2005
16:59
(ACON) Trieste, 01 giu - MPB - La mozione sull'edilizia scolastica è stata respinta con i voti contrari della maggioranza; favorevoli Forza Italia e Lega Nord e nessun astenuto. In seconda votazione è stato invece approvato l'ordine del giorno sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici della Regione con i sì di maggioranza e UDC e i no di Forza Italia.

Nel dibattito che ha preceduto la votazione, Adriano Ritossa (AN) ha ricordato le personali iniziative nei confronti di una scuola di Monfalcone e una di Gorizia per porre le amministrazioni locali nelle condizioni di dover intervenire immediatamente dando precise responsabilità a chi le aveva. Ma ha anche posto in evidenza l'opportunità di prevedere con le variazioni di bilancio una disponibilità di 60 milioni di euro per questo obiettivo e per evitare di dover fare ricorso ai prefabbricati.

Uberto Fortuna Drossi (Citt) ha ricordato i due riferimenti di normativi (legge 23 dello stato e legge regionale 10) disponibili per affrontare lo spinoso argomento della messa a norma dell'edilizia scolastica i cui interventi fondamentali spesso obbligano alla ristrutturazione completa della scuola, possibile solo attraverso un ulteriore investimento e il superamento del problema di garantire l'esercizio scolastico. Non è la Regione, ma sono Comuni e Province a dover redigere una classifica in termini tecnici oggettivi degli interventi stabilire delle priorità. Ciò spiega la presentazione dell'ordine del giorno.

Mozione di buon senso che merita accoglimento, per Roberto Asquini (FI), perché evidenzia che i fondi del bilancio non sono destinati alle cose prioritarie quali sicurezza nella scuola, sicurezza stradale, fognature, la sanità mentre la Giunta privilegia le consulenze o gli aumenti di indennità che certamente attingono a capitoli diversi quando però il bilancio è unico. Una questione di indirizzo e di scelta per Asquini che ha auspicato che nelle variazioni di bilancio sia almeno inserita una posta per la sicurezza degli edifici scolastici.

Per Mauro Travanut (DS), che ha precisato competenze di Province e Comuni sugli istituti scolastici, la Regione deve impegnarsi per le proprie competenze, lasciando agli altri le loro. Per questo si è dichiarato d'accordo con i contenuti dell'ordine del giorno respingendo invece la mozione per la sua pretestuosità politica.

Secondo Gaetano Valenti (FI) il problema è quello di trovare in modo veloce i finanziamenti per adeguare i fabbricati. La mozione si muove in tal senso, poiché gli importi dati agli enti non consentono di preparare un programma valido nel tempo. Critico con la soluzione di una maggioranza pigliatutto, che trasforma una mozione da bocciare in un ordine del giorno da approvare.

La mozione avrebbe un senso se dietro non ci fosse la volontà di attribuire ad altri responsabilità proprie, ha affermato Mirko Spacapan (Margh) parlando della situazione scolastica della provincia di Trieste, con particolare riferimento a un edificio in stato di degrado che anche recentemente è stato oggetto di atti vandalici. Una mozione che vorrebbe impegnare la Regione a fare cose che altri non fanno indirizzando fondi diversamente.

(segue)