CR: mozione CdL edilizia scolastica, votazione dibattito (8)
(ACON) Trieste, 01 giu - MPB - La mozione sull'edilizia
scolastica è stata respinta con i voti contrari della
maggioranza; favorevoli Forza Italia e Lega Nord e nessun
astenuto. In seconda votazione è stato invece approvato l'ordine
del giorno sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici
della Regione con i sì di maggioranza e UDC e i no di Forza
Italia.
Nel dibattito che ha preceduto la votazione, Adriano Ritossa (AN)
ha ricordato le personali iniziative nei confronti di una scuola
di Monfalcone e una di Gorizia per porre le amministrazioni
locali nelle condizioni di dover intervenire immediatamente dando
precise responsabilità a chi le aveva. Ma ha anche posto in
evidenza l'opportunità di prevedere con le variazioni di bilancio
una disponibilità di 60 milioni di euro per questo obiettivo e
per evitare di dover fare ricorso ai prefabbricati.
Uberto Fortuna Drossi (Citt) ha ricordato i due riferimenti di
normativi (legge 23 dello stato e legge regionale 10) disponibili
per affrontare lo spinoso argomento della messa a norma
dell'edilizia scolastica i cui interventi fondamentali spesso
obbligano alla ristrutturazione completa della scuola, possibile
solo attraverso un ulteriore investimento e il superamento del
problema di garantire l'esercizio scolastico. Non è la Regione,
ma sono Comuni e Province a dover redigere una classifica in
termini tecnici oggettivi degli interventi stabilire delle
priorità. Ciò spiega la presentazione dell'ordine del giorno.
Mozione di buon senso che merita accoglimento, per Roberto
Asquini (FI), perché evidenzia che i fondi del bilancio non sono
destinati alle cose prioritarie quali sicurezza nella scuola,
sicurezza stradale, fognature, la sanità mentre la Giunta
privilegia le consulenze o gli aumenti di indennità che
certamente attingono a capitoli diversi quando però il bilancio è
unico. Una questione di indirizzo e di scelta per Asquini che ha
auspicato che nelle variazioni di bilancio sia almeno inserita
una posta per la sicurezza degli edifici scolastici.
Per Mauro Travanut (DS), che ha precisato competenze di Province
e Comuni sugli istituti scolastici, la Regione deve impegnarsi
per le proprie competenze, lasciando agli altri le loro. Per
questo si è dichiarato d'accordo con i contenuti dell'ordine del
giorno respingendo invece la mozione per la sua pretestuosità
politica.
Secondo Gaetano Valenti (FI) il problema è quello di trovare in
modo veloce i finanziamenti per adeguare i fabbricati. La mozione
si muove in tal senso, poiché gli importi dati agli enti non
consentono di preparare un programma valido nel tempo. Critico
con la soluzione di una maggioranza pigliatutto, che trasforma
una mozione da bocciare in un ordine del giorno da approvare.
La mozione avrebbe un senso se dietro non ci fosse la volontà di
attribuire ad altri responsabilità proprie, ha affermato Mirko
Spacapan (Margh) parlando della situazione scolastica della
provincia di Trieste, con particolare riferimento a un edificio
in stato di degrado che anche recentemente è stato oggetto di
atti vandalici. Una mozione che vorrebbe impegnare la Regione a
fare cose che altri non fanno indirizzando fondi diversamente.
(segue)