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CR: mozione CdL accesso agli atti, contenuti (9)

01.06.2005
17:00
(ACON) Trieste, 31 mag - AB - L'Aula ha proseguito i lavori discutendo una seconda mozione della CdL, primo firmatario il consigliere di Forza Italia Antonio Pedicini, sul diritto di accesso agli atti dei consiglieri regionali nello svolgimento della loro attività di controllo.

Nel documento - ha spiegato lo stesso Pedicini - si chiede di assumere adeguati provvedimenti nei confronti degli assessori regionali che esprimono considerazioni non supportate dalle più elementari nozioni di diritto; di emanare direttive atte ad assicurare il tempestivo riscontro all'attività di controllo dei consiglieri regionali; di prendere urgentemente nei confronti dell'Amministrazione regionale, delle aziende e degli enti pubblici regionali, dei gestori di pubblici servizi e delle concessionarie regionali, tutti gli atti utili a garantire il diritto di accesso da parte dei consiglieri regionali a tutela del loro regolare espletamento del mandato.

La mozione prende le mosse dalle dichiarazioni di due assessori, apparse sulla stampa all'indomani dell'udienza conoscitiva in Commissione consiliare su Autovie Venete e Autovie Servizi che, a giudizio di Pedicini, denotano un atteggiamento arrogante di alcuni componenti di questa Giunta regionale.

Le richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri regionali - ha dichiarato Pedicini - devono essere evase dall'Amministrazione regionale, che peraltro non può negare il diritto sulla base che trattasi di atti cui non sarebbe consentito l'accesso (atti privatistici, di ordinaria amministrazione di società controllate, ecc.). Infatti la materia del diritto di accesso non è disciplinata solo dalla legge regionale 7/2000, ma anche dalla 241/90, cui deve farsi l'adeguamento previsto con la legge 15/2005.

Peraltro - ha concluso - numerose sentenze del Consiglio di Stato hanno confermato che il diritto di accesso dei consiglieri si esercita nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici, dei gestori di pubblici servizi e delle concessionarie regionali.

(segue)