CR: mozione CdL accesso agli atti, contenuti (9)
(ACON) Trieste, 31 mag - AB - L'Aula ha proseguito i lavori
discutendo una seconda mozione della CdL, primo firmatario il
consigliere di Forza Italia Antonio Pedicini, sul diritto di
accesso agli atti dei consiglieri regionali nello svolgimento
della loro attività di controllo.
Nel documento - ha spiegato lo stesso Pedicini - si chiede di
assumere adeguati provvedimenti nei confronti degli assessori
regionali che esprimono considerazioni non supportate dalle più
elementari nozioni di diritto; di emanare direttive atte ad
assicurare il tempestivo riscontro all'attività di controllo dei
consiglieri regionali; di prendere urgentemente nei confronti
dell'Amministrazione regionale, delle aziende e degli enti
pubblici regionali, dei gestori di pubblici servizi e delle
concessionarie regionali, tutti gli atti utili a garantire il
diritto di accesso da parte dei consiglieri regionali a tutela
del loro regolare espletamento del mandato.
La mozione prende le mosse dalle dichiarazioni di due assessori,
apparse sulla stampa all'indomani dell'udienza conoscitiva in
Commissione consiliare su Autovie Venete e Autovie Servizi che, a
giudizio di Pedicini, denotano un atteggiamento arrogante di
alcuni componenti di questa Giunta regionale.
Le richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri
regionali - ha dichiarato Pedicini - devono essere evase
dall'Amministrazione regionale, che peraltro non può negare il
diritto sulla base che trattasi di atti cui non sarebbe
consentito l'accesso (atti privatistici, di ordinaria
amministrazione di società controllate, ecc.). Infatti la materia
del diritto di accesso non è disciplinata solo dalla legge
regionale 7/2000, ma anche dalla 241/90, cui deve farsi
l'adeguamento previsto con la legge 15/2005.
Peraltro - ha concluso - numerose sentenze del Consiglio di Stato
hanno confermato che il diritto di accesso dei consiglieri si
esercita nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle
aziende autonome e speciali, degli enti pubblici, dei gestori di
pubblici servizi e delle concessionarie regionali.
(segue)