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FI: Camber su mozione CdL edilizia scolastica

01.06.2005
17:45
(ACON) Trieste, 01 giu - COM/AB - Sulla mozione sull'edilizia scolastica discussa in Aula si registra una nota del consigliere regionale di Forza Italia Piero Camber.

"La Casa delle Libertà ha presentato una mozione in Consiglio regionale per porre all'attenzione un problema che presenta aspetti sconcertanti. E' noto che buona parte degli edifici scolastici non è a norma di legge sia a causa della complessità delle normative di sicurezza sia, soprattutto, a causa delle ingenti risorse economiche che sono necessarie per completare i lavori di sistemazione delle scuole, siano esse di proprietà dei Comuni, delle Province o di altri enti".

"Il termine, per mettere a norma gli edifici è scaduto il 31 dicembre 2004 e lo Stato ha stabilito la possibilità di proroga fino al 30 giugno del 2006, proroga però delegata alle Regioni".

"Mentre le altre Regioni da mesi hanno provveduto (con legge o con atto amministrativo) a fissare i nuovi termini per l'esecuzione dei lavori - sottolinea Camber - la nostra Regione si è limitata a un semplice atto di indirizzo, del quale però non si è data diffusione; di questo ne abbiamo avuto conferma dal fatto che gli amministratori locali sono totalmente all'oscuro del fatto che si possa chiedere la proroga e sulle modalità per il suo rilascio". "La conclusione è che oggi tutte le scuole della Regione che non sono in possesso di tutti i permessi, nulla osta, certificati e collaudi sono in una situazione di irregolarità: si fa lezione anche se non si potrebbe e meno male che l'anno scolastico è ormai terminato". "Con la mozione abbiamo chiesto che venga rapidamente fatta chiarezza sulla proroga, sanando una situazione che potrebbe diventare esplosiva, e al tempo stesso abbiamo chiesto che si dia rapidamente corso a un programma straordinario di interventi per consentire ai Comuni, alle Province e agli altri soggetti di poter completare con urgenza i lavori che ancora mancano e che si possono quantificare in decine e decine di milioni di euro (solo il comune di Trieste ha previsto 68 milioni di euro)". "Purtroppo - conclude Camber - la maggioranza non ha colto assolutamente la gravità della situazione, evitando accuratamente di assumere impegni di tipo economico e normativo".