FI: Camber su mozione CdL edilizia scolastica
(ACON) Trieste, 01 giu - COM/AB - Sulla mozione sull'edilizia
scolastica discussa in Aula si registra una nota del consigliere
regionale di Forza Italia Piero Camber.
"La Casa delle Libertà ha presentato una mozione in Consiglio
regionale per porre all'attenzione un problema che presenta
aspetti sconcertanti. E' noto che buona parte degli edifici
scolastici non è a norma di legge sia a causa della complessità
delle normative di sicurezza sia, soprattutto, a causa delle
ingenti risorse economiche che sono necessarie per completare i
lavori di sistemazione delle scuole, siano esse di proprietà dei
Comuni, delle Province o di altri enti".
"Il termine, per mettere a norma gli edifici è scaduto il 31
dicembre 2004 e lo Stato ha stabilito la possibilità di proroga
fino al 30 giugno del 2006, proroga però delegata alle Regioni".
"Mentre le altre Regioni da mesi hanno provveduto (con legge o
con atto amministrativo) a fissare i nuovi termini per
l'esecuzione dei lavori - sottolinea Camber - la nostra Regione
si è limitata a un semplice atto di indirizzo, del quale però
non si è data diffusione; di questo ne abbiamo avuto conferma dal
fatto che gli amministratori locali sono totalmente all'oscuro
del fatto che si possa chiedere la proroga e sulle modalità per
il suo rilascio".
"La conclusione è che oggi tutte le scuole della Regione che non
sono in possesso di tutti i permessi, nulla osta, certificati e
collaudi sono in una situazione di irregolarità: si fa lezione
anche se non si potrebbe e meno male che l'anno scolastico è
ormai terminato".
"Con la mozione abbiamo chiesto che venga rapidamente fatta
chiarezza sulla proroga, sanando una situazione che potrebbe
diventare esplosiva, e al tempo stesso abbiamo chiesto che si dia
rapidamente corso a un programma straordinario di interventi per
consentire ai Comuni, alle Province e agli altri soggetti di
poter completare con urgenza i lavori che ancora mancano e che si
possono quantificare in decine e decine di milioni di euro (solo
il comune di Trieste ha previsto 68 milioni di euro)".
"Purtroppo - conclude Camber - la maggioranza non ha colto
assolutamente la gravità della situazione, evitando accuratamente
di assumere impegni di tipo economico e normativo".