V Comm: esame di competenza variazioni di bilancio 2005
(ACON) Trieste, 08 giu RC - La V Commissione consiliare,
presieduta da Antonio Martini (Margh), ha esaminato per la parte
di propria competenza l'assestamento del bilancio 2005 e del
bilancio pluriennale 2005-2007. L'assessore Franco Iacop ha,
perciò, relazionato sull'articolo 2 e relativa tabella B, ma
anche A1, A3 ed F2 quanto a trasferimenti correnti alle Autonomie
locali, Fondo per il finanziamento e l'adeguamento di programmi e
progetti comunitari, loro attuazione e cooperazione
transfrontaliera.
Rispetto alle Autonomie locali, l'assessore ha spiegato che si
parla di 11.021.217,19 euro; alle Province sono stati assegnati
1,3 milioni (mln) e 6,5 mln ai Comuni (due differenti poste da
3,25 mln da attribuire secondo specifici criteri), 200mila euro
alle Comunità montane e 2.371.217,19 euro ai Comuni associati e
alle associazioni di Enti locali, 500mila euro per il 2005 vanno
alla formazione del personale degli Enti locali, 150mila ai
Comuni ove si verifica una forte corrente migratoria al fine di
tutelare la sicurezza del territorio; infine, 10mila euro per il
sostegno delle attività dell'Unione nazionale Comuni Comunità
enti montani.
Luca Ciriani (AN) ha quindi parlato di limiti del federalismo
fiscale, di bisogno di pensare a un Fondo a cui possano attingere
anche i Comuni più piccoli, soprattutto quelli montani, e di
fallimento delle associazioni dei Comuni; ha poi chiesto della
posta di 150mila euro assegnata con il comma 14 ai Comuni per la
messa in sicurezza del territorio: "E' possibile che siano
destinati a Monfalcone?" ha chiesto il consigliere.
Scandaloso finanziamento, quest'ultimo, anche per Roberto Asquini
(FI), che ha firmato per primo con le opposizioni un emendamento
di soppressione (bocciato dalla maggioranza). Ha poi detto della
scarsità dei fondi a disposizione per il federalismo fiscale e di
"manovrina" che pare coprirne altre peggiori come quella relativa
alle consulenze esterne, di inutili fusioni di Comuni, di
ridicola posta di 200 euro quale spesa per la partecipazione
regionale all'associazione "Scuola di polizia municipale" di
Trento (accolta, in questo caso, la sua richiesta di
soppressione).
Manovra che presenta dei vantaggi per le nostre Autonomie locali,
quando tante nel resto d'Italia si vedono le poste decurtate -
così Mauro Travanut (DS), per il quale aver garantito il 2% in
più è una somma di denaro in percentuale non da poco. Come
autocritica, il consigliere ha riconosciuto che ad oggi la
maggioranza non ha realizzato la riforma degli Enti locali, ma
ciò avverrà entro fine 2005, al massimo per marzo 2006.
Anche Isidoro Gottardo (FI) ha parlato di federalismo fiscale e
di suggerimenti fatti dal centro-destra già con la Finanziaria
2004, ma allora bocciati dal centro-sinistra, di mancate promesse
fatte in campagna elettorale e di trasparenza che vuole la
pubblicazione di quanti soldi andranno realmente ad ogni singolo
Comune e per quali progetti, di posta vergognosa quella del comma
14.
Roberto Molinaro (UDC) trova controproducente parlare di
federalismo fiscale facendo solo un rimescolio di carte e nulla
più. Per lui, la manovra degli Enti locali incide sul totale solo
per lo 0,8% e non per il 2% perché in realtà i milioni spendibili
per i Comuni sono 3,95 e non circa 11.
Per Maurizio Salvador (Misto) oggi si doveva dare risposta alle
questioni particolari, ma anche iniziare a trasferire i
contributi in base alle leggi di settore; da parte della Giunta
regionale, si dovrebbe creare nella Finanziaria 2006 una partita
per gli investimenti nelle Autonomie locali tale che vi sarebbero
due entrate, una per la gestione corrente e una per gli
investimenti.
Carlo Monai (Citt) trova necessario un intervento graduale verso
il federalismo fiscale, test sulle conseguenze che potrà avere
sugli Enti locali, in particolare su quelli montani; rispetto
alla passata legislatura, l'Assemblea delle autonomie locali ha
appoggiato questa idea e ciò va a supporto della scelta fatta.
Invece ha perplessità per il comma 14 perché ritiene che la
materia della sicurezza del territorio legata a potenziali casi
di criminalità sia di competenza primaria dello Stato. Piuttosto
- ha suggerito - integriamo il Fondo compensativo per le spese di
mantenimento dei minori non accompagnati, spese che gravano
soprattutto sui Comuni della fascia confinaria.
La sperimentazione fiscale di cui si parla è inutile se non si
mostrano le tabelle di quanti contributi saranno realmente
trasferiti ai Comuni, per Fulvio Follegot (LN) che ritiene scarse
le risorse stanziate. Si devono tagliare le spese eccessive e la
soluzione non è continuare a vendere il patrimonio regionale.
Infine, il presidente Martini ha sottolineato la necessità di
prendere una decisione sul difficoltoso collegamento con
cabinovia tra il Comune di Pontebba e passo Pramollo e ha fatto
presente la dismissione della sede del Fogolar furlan a Roma,
associazione che chiede alla Regione di non essere abbandonata.
(immagini alle tv)