Verdi: Metz, politica ambientale e sequestro canale Banduzzi
(ACON) Trieste, 09 giu - COM/AB - "E' allucinante che la
politica ambientale nella Regione Friuli Venezia Giulia debba
essere fatta dai carabinieri del Noe, il Nucleo operativo
ecologico - afferma il consigliere regionale dei Verdi Alessandro
Metz in una nota - forse e' il momento, dopo due anni di governo,
che qualcuno si accorga che abbiamo un assessore all'Ambiente".
"Il sequestro del canale navigabile Banduzzi e gli otto dirigenti
della Caffaro di Torviscosa (UD) indagati evidenziano la gravità
della situazione e il fallimento del Commissario del governo
nell'affrontare questa emergenza. Mi sembra evidente - aggiunge
Metz - che non è più tempo di Commissari, ma di politiche
ambientali".
"Nella recente audizione, svolta dalla IV Commissione consiliare
permanente, da me richiesta, avevamo ascoltato il Commissario
straordinario di nomina governativa alla laguna di Marano e
Grado, Paolo Ciani, i responsabili Arpa e la presidente di
Legambiente regionale Elena Gobbi. In quella sede, nonostante la
volontà di mantenere un basso profilo da parte dei tecnici, erano
già emersi in tutta la loro gravità i valori degli inquinanti
rilevati nelle analisi svolte. Presenze di mercurio, nel canale
oggi messo sotto sequestro su mandato della Procura di Udine, con
punte di ben 175 volte oltre il massimo consentito".
"Ho chiesto in quell'occasione, e lo chiedo a maggior ragione e
con forza oggi al presidente della IV Commissione - così ancora
Metz - la necessità di sentire con urgenza i responsabili delle
Aziende sanitarie competenti, per verificare i dati
epidemiologici esistenti e sapere quali siano le misure sanitarie
predisposte a tutela della salute dei cittadini".
"Le continue scoperte di gravissimi fatti di inquinamento
ambientale nella nostra Regione sono purtroppo la prova che non
siamo delle Cassandre quando affermiamo che la situazione è una
bomba a orologeria. Una bomba che, oltre a produrre danni
ambientali a volte irreversibili, mette in serio pericolo la
salute dei cittadini e crea grossissimi problemi al sistema
economico, soprattutto a quello primario".
"E' necessario - conclude Metz - uscire dalle dinamiche
emergenziali, mettendo in atto politiche ambientali lungimiranti,
dove la tutela e valorizzazione dell'ambiente viene vista come
innovazione e sviluppo, capace di diventare volano di qualità e
non come piccole risorse, quando ci sono, per accontentare, a
spot, le sensibilità ambientaliste. E' questo che oggi chiediamo
alla Giunta regionale e all'assessore che dovrebbe, fino a prova
contraria, valorizzare la nostra risorsa ambiente. Lo chiediamo
noi come Verdi, ma anche tutti quei cittadini che da due anni
aspettano almeno un segnale in tal senso".