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CR: Statuti regionali, capigruppo (4)

17.06.2005
19:57
(ACON) Trieste, 17 giu - AB - Isidoro Gottardo (FI) ha richiamato, come questioni rilevanti, il "Sistema Regione", il cosiddetto potere estero e un diverso rapporto Stato, Regione e popolazione del territorio in materia d'imposizione fiscale. Ed è ancora da definire quella, fondamentale, del peso e dell'influenza che, in futuro, l'Assemblea sarà in grado di giocare nel rapporto dialettico con l'Esecutivo e con l'apparato amministrativo regionale: a un esecutivo forte deve corrispondere un'Assemblea altrettanto forte, la differenza sta sul piano dei rispettivi ruoli.

Giancarlo Tonutti (Margh) ha incentrato il suo intervento sulla proposta di nuovo Statuto approvata dal Consiglio regionale, che ha definito "un testo sufficientemente equilibrato. Ma si sa che l'equilibrio, che quando non è melassa è frutto di alta politica, non è destinato a infiammare gli animi, né nel merito né nelle procedure. Un testo che, modernamente, rinvia all'azione legislativa, rinforzata e non, destinato quindi ad accompagnare un ruolo del Consiglio ancora da giocare, scoprire e rimodulare".

Bruno Zvech (DS) ha messo in evidenza come l'indipendenza dei Consigli passi per il riconoscimento effettivo ed esterno dei loro bilanci, nonché per l'autonomia organizzativa e funzionale. E' però paradossale notare che mentre i Consigli piangono sull'indebolimento del loro ruolo (indebolimento inesistente: in concreto, cosa non possono fare oggi che potessero invece fare ieri?), non si impegnino poi a costruire e a rafforzare quella autonomia che è il presupposto del libero ed efficace esercizio delle loro funzioni. Ma, come diceva Metastasio, "C'è nel lagnarsi e piangere, un dolce non so che".

(segue)