Tesini riceve petizione no casse d'espansione su Tagliamento
(ACON) Trieste, 18 giu - RC - La delibera 989 del 2004 della
Giunta regionale, in merito alla costruzione delle casse di
espansione sul fiume Tagliamento, vìola una specifica direttiva
comunitaria in quanto l'assegnazione del progetto esecutivo è
avvenuta senza la preventiva Valutazione d'impatto ambientale
(VIA). Inoltre, tale costruzione è fortemente contrastata dalla
popolazione che risiede nell'area interessata (area SIC, Sito
d'importanza comunitaria), perciò manca quel consenso sociale che
il Piano Stralcio falsamente asseriva esserci.
E' quanto riportato nella petizione consegnata al presidente del
Consiglio regionale, Alessandro Tesini, da una rappresentanza
degli 11.907 cittadini che l'hanno firmata assieme ai consiglieri
regionali Franzil (PRC), Tonutti e Menis (Margh), Fortuna Drossi
e Colussi (Citt), Metz (Verdi), Follegot (LN). I Comuni
interessati sono Dignano, Pinzano al Tagliamento, Ragogna, San
Daniele, Spilimbergo, Latisana.
Dalla realizzazione delle casse d'espansione, così la petizione,
potrebbe derivare una devastazione dell'ecosistema circostante,
come affermato da numerosi esperti di ingegneria. Tali opere
appaiono oggi superate se si considera il fallimento delle
precedenti esperienze fluviali europee (da ultimo il fiume Isaar
di Monaco di Baviera, di cui è in corso il recupero).
Lo stesso gruppo di lavoro interdirezionale per l'esame delle
valutazioni preliminari di impatto ambientale e di incidenza
relativamente alle opere di laminazione delle piene del medio
corso del Tagliamento, incaricato dalla Regione, nella sua
relazione finale ha evidenziato che l'avvio dei procedimenti di
VIA andrà preceduto da una rianalisi delle possibili alternative
sia a livello progettuale sia pianificatorio.
I firmatari chiedono, quindi, alla Giunta regionale
l'annullamento della delibera 989/2004, mentre al Parlamento
europeo e al Governo nazionale di intervenire affinché siano
valutate delle alternative per la messa in sicurezza del fiume
Tagliamento, per la preservazione dell'ambiente e della
popolazione.