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UDC: Molinaro su asili nido

22.06.2005
10:26
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/AB - "Per diffondere sul territorio i servizi per la prima infanzia e per favorire l'accesso agli stessi da parte delle famiglie con tariffe contenute è necessaria più sussidiarità sociale e un pieno riconoscimento dei diversi soggetti gestori delle strutture, espressione della capacità di auto-organizzazione delle comunità locali e di un pluralismo educativo e culturale prezioso. Ingabbiare tutte queste realtà in un sistema burocratizzato e diretto dall'alto, va in senso opposto a quello opportuno".

Interviene su questo importante servizio sociale il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro, mentre in Commissione sono all'esame due progetti di legge sulla materia.

"Le proposte sul tavolo contengono diversi elementi positivi, ma una strategia espressa per favorire la frequenza degli asili nido riducendo i costi a carico delle famiglie non c'è ancora e bisognerà individuarla - precisa l'esponente centrista - perché non basta sperare che sia l'effetto positivo della nuova disciplina, che vuole promuovere omogeneità di dotazioni e qualità nelle strutture, il che significa più personale e più qualificazione e quindi più costi".

"Dobbiamo partire dalle realtà che ci sono e fare tesoro delle indicazioni che ci hanno fornito, per ampliarne il nuovo e favorire la collaborazione soprattutto per la formazione continua del personale - sottolinea Molinaro - avvalendosi delle diverse realtà rappresentative dei gestori dei servizi. In questa prospettiva non si giustifica la sovraordinazione di un Comitato di coordinamento pedagogico e organizzativo che deve essere, invece, un qualificato supporto delle scelte dell'Amministrazione Regionale".

"Le autorizzazioni alla gestione e l'accreditamento sono funzioni che devono dare certezze alle famiglie e non adempimenti formali fini a se stessi - precisa il consigliere UDC - salvaguardando le convenzioni già in atto tra gestori privati e Comuni, che potranno adeguarsi ai requisiti strutturali e di gestione soltanto con un adeguato spazio di tempo. Per questo le risorse d'intervento regionale dovranno sostenere prontamente l'adeguamento a tali requisiti qualitativi".

"Con i servizi per la prima infanzia e, in particolare, gli asili nido, il Friuli Venezia Giulia si gioca un possibile vantaggio competitivo - conclude Molinaro - dal momento che la crescita dei livelli occupazionali, soprattutto femminili, è determinato anche dalla disponibilità dei servizi per le famiglie e in special modo di quelli rivolti all'infanzia".