UDC: Molinaro su asili nido
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/AB - "Per diffondere sul
territorio i servizi per la prima infanzia e per favorire
l'accesso agli stessi da parte delle famiglie con tariffe
contenute è necessaria più sussidiarità sociale e un pieno
riconoscimento dei diversi soggetti gestori delle strutture,
espressione della capacità di auto-organizzazione delle comunità
locali e di un pluralismo educativo e culturale prezioso.
Ingabbiare tutte queste realtà in un sistema burocratizzato e
diretto dall'alto, va in senso opposto a quello opportuno".
Interviene su questo importante servizio sociale il capogruppo
UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro, mentre in
Commissione sono all'esame due progetti di legge sulla materia.
"Le proposte sul tavolo contengono diversi elementi positivi, ma
una strategia espressa per favorire la frequenza degli asili nido
riducendo i costi a carico delle famiglie non c'è ancora e
bisognerà individuarla - precisa l'esponente centrista - perché
non basta sperare che sia l'effetto positivo della nuova
disciplina, che vuole promuovere omogeneità di dotazioni e
qualità nelle strutture, il che significa più personale e più
qualificazione e quindi più costi".
"Dobbiamo partire dalle realtà che ci sono e fare tesoro delle
indicazioni che ci hanno fornito, per ampliarne il nuovo e
favorire la collaborazione soprattutto per la formazione continua
del personale - sottolinea Molinaro - avvalendosi delle diverse
realtà rappresentative dei gestori dei servizi. In questa
prospettiva non si giustifica la sovraordinazione di un Comitato
di coordinamento pedagogico e organizzativo che deve essere,
invece, un qualificato supporto delle scelte dell'Amministrazione
Regionale".
"Le autorizzazioni alla gestione e l'accreditamento sono funzioni
che devono dare certezze alle famiglie e non adempimenti formali
fini a se stessi - precisa il consigliere UDC - salvaguardando le
convenzioni già in atto tra gestori privati e Comuni, che
potranno adeguarsi ai requisiti strutturali e di gestione
soltanto con un adeguato spazio di tempo. Per questo le risorse
d'intervento regionale dovranno sostenere prontamente
l'adeguamento a tali requisiti qualitativi".
"Con i servizi per la prima infanzia e, in particolare, gli asili
nido, il Friuli Venezia Giulia si gioca un possibile vantaggio
competitivo - conclude Molinaro - dal momento che la crescita dei
livelli occupazionali, soprattutto femminili, è determinato anche
dalla disponibilità dei servizi per le famiglie e in special modo
di quelli rivolti all'infanzia".