CR: variazioni di bilancio, il dibattito (7)
(ACON) Trieste, 27 giu - MPB - Per Renzo Petris (DS) non si
tratta di una manovrina, ma di un riequilibrio di risorse libere
dell'avanzo finanziario imposto da regole di carattere nazionale,
crisi e patto di stabilità. Quanto ai criteri del finanziamento
degli enti locali, non è un meccanismo che passa sopra la testa
dei Comuni, ma la logica conseguenza della legge finanziaria per
cui le risorse aggiuntive vengono assegnate richiamandosi a un
federalismo fiscale. Tutti i Comuni avranno un 2% in più, in
controtendenza con le decurtazioni a livello nazionale. Dire di
tagliare l'Irap è demagogia perché questa tassa è al centro del
dibattito nazionale e la Regione non ha potestà primaria in campo
erariale. Tra le novità, l'attenzione, nel campo sociale, per la
casa dei lavoratori flessibili.
Mirko Spacapan (Margh) si è soffermato soprattutto sulla sanità,
che questa manovra di bilancio affronta in maniera preponderante
(24 ml) affrontando la questione delle liste di attesa, un
problema su cui la Regione sta lavorando, con l'obiettivo intanto
di invertire la tendenza potenziando personale e strutture. Sulla
sanità transfrontaliera, ha rimarcato che i progetti ci sono ma
sono fermi a causa di una incomprensione reciproca tra Friuli
Venezia Giulia e Slovenia, che va superata. Ultimo punto, la
necessità di un ufficio per le traduzioni in lingua slovena.
Per Maria Teresa Bassa Poropat (Citt) l'assestamento risponde a
criteri di concretezza confermando tutte le priorità individuate
da ID, con particolare riferimento a settori sensibili quali
quello sociosanitario, dell'istruzione, ricerca e innovazione e
parchi scientifici.
Sulle prese di posizione dell'opposizione, ha parlato anche
dell'intervento di riqualificazione del comprensorio di San
Giovanni, per riaprire questo spazio al centro di Trieste e ha
indicato altri aspetti qualificanti come l'inserimento abitativo,
le politiche del lavoro, compreso l'incremento della formazione
per le donne.
(segue)