CR: variazioni di bilancio, il dibattito (8)
(ACON) Trieste, 27 giu - RC - La variazione non è né buona né
cattiva - ha esordito Massimo Blasoni (FI) - ma sconta il fatto
che le risorse libere sono poche e vanno soprattutto alla sanità
per obbligo, perché la situazione è oggettivamente critica.
All'assessore Beltrame alcuni riconoscimenti, ma la variazione ci
indica che ci sono cose che continuano a non andare bene, dagli
ospedali ai centri servizi condivisi. Non c'è la panacea, ma
esiste la possibilità di fare delle scelte. Per il welfare non si
prevede abbastanza.
Bruno Marini (FI) non condivide la definizione di "posta
clientelare" data anche dal suo Gruppo ai fondi per il verde del
San Giovanni di Trieste e quindi non sosterrà la sua
eliminazione, ma l'articolo è sbagliato così come scritto perché
ci sono 4 enti, e non uno, che gravano sull'area (Università,
Comune, Provincia e ASS Triestina): non si possono prevedere
250mila euro per la parte verde della sola ASS, senza
organizzarsi per le altre parti. E' poi contrario al destino
dell'ospedale Santorio, sempre di Trieste, messo all'asta: l'area
poteva essere usata in modo innovativo per gli anziani, invece la
vicenda non è trasparente e non va verso il welfare.
Isidoro Gottardo (FI) ha sostenuto che i ragionamenti potrebbero
essere più organici solo una volta visti tutti gli emendamenti
della maggioranza. Da ciò dipenderà la decisione del
centro-destra di stabilire se le variazioni sono effettivamente
tecniche o politica di malcostume. Per ora sarebbe giusto
astenersi e parlare solo alla presenza del presidente Illy in
Aula, sino ad ora assente.
(segue)