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IpR: Battellino su odg burqa ad Azzano X

28.06.2005
12:57
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/AB - Una provocazione che non avrebbe dovuto esserci soprattutto quando si discute sull'assestamento di bilancio. Non era proprio il caso di prendere in esame il caso di Azzano X.

E' questo il commento di Alessandra Battellino, capogruppo di Intesa per la Regione, all'ordine del giorno presentato a firma di alcuni consiglieri della maggioranza sul caso burqa.

Non spetta ai consiglieri - aggiunge la Battellino - verificare se la legge sia stata rispettata, come deve essere, oppure applicata in maniera vessatoria. Per questo ci sono i giudici. E noi, di Intesa per la Regione, abbiamo la massima fiducia nella Giustizia. La Regione ha già fatto molto con la legge 5/2005 sull'immigrazione e può intervenire contro i fatti discriminatori anche offrendo la tutela legale (art.13). Non serviva un'ulteriore raccomandazione.

I consiglieri regionali - così ancora Battellino - non devono giudicare ma fare le leggi, e se queste sono sbagliate o superate, devono proporne il cambiamento avanzando un progetto di legge nazionale che entri nel merito dell'articolo applicato. Ma in questo caso, si è preferita la via più facile.

Nel merito, chador e burqa, veli che coprono completamente il viso - evidenzia la Battellino - è bene ricordare che non c'è alcuna prescrizione religiosa che lo imponga. Un solo verso del Corano, il 31 "della sura della Luce" invita le donne a usarlo per coprirsi il petto. Forse non si sa che anche la Turchia, fin dal 1924, ha vietato l'uso in pubblico e nelle scuole di chador e burqa, e anche del turban (velo islamico che lascia coperto il capo). Il divieto è applicato anche in Tunisia e in Siria.

Ribadisco - conclude la Battellino - non sta a noi giudicare se la legge sia stata applicata nel modo corretto o in maniera discriminatoria. Il nostro Gruppo non ha firmato l'ordine del giorno proposto da RC, ma non per questo é anti-islamico. Intesa Democratica non ha alcun programma sul burqa e sbaglia chi risponde alle provocazioni della destra facendo pura demagogia. Noi crediamo in uno stato laico e il nostro impegno è quello di fare le leggi basandoci su valori condivisi dalla maggioranza dei cittadini ai quali, della donna con chador o burqa che sia, ben poco interessa.