Citt: Monai, odg elettrodotto UD Ovest-Okroglo (Slovenia)
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RC - Attraverso l'ordine del
giorno "Elettrodotto Udine Ovest-Okroglo (Slovenia)" accolto
dall'Aula su proposta del consigliere dei Cittadini per il
Presidente e vicepresidente dell'Assemblea Carlo Monai, si
impegna l'Amministrazione regionale a garantire il più ampio
coinvolgimento di quelle istituzioni (in primis Comuni e Comunità
Montane) che rappresentano le popolazioni interessate alle tre
ipotesi di costruzione dell'elettrodotto.
Gli Enti locali - ha spiegato Monai - dovranno essere coinvolti
nei percorsi decisionali per garantire la massima trasparenza
nelle scelte, ma non solo. Il loro coinvolgimento potrà servire a
giungere ad una localizzazione del tracciato meno impattante per
l'ambiente in modo da salvaguardare i territori regionali ancora
integri e vocati alla valorizzazione ambientale e turistica.
Riflessi importanti si potranno avere sull'economia del
territorio e sulla salute della popolazione, poiché
l'Amministrazione dovrà utilizzare le più moderne tecniche di
impianto.
L'Ordine del giorno - ha aggiunto - è nato proprio dal crescente
fabbisogno energetico del nostro Paese e in considerazione dei
dati resi dal gestore nazionale, dai quali si evince che la
crescita della rete italiana è di gran lunga inferiore a quella
dei consumi di energia elettrica in confronto agli altri Paesi
dell'Unione europea e che il Nord-Est d'Italia è considerato uno
dei punti nevralgici con una criticità medio-alta per quanto
riguarda i sovraccarichi di energia elettrica. Una necessità che,
nelle linee di sviluppo della stessa rete, prevede la
realizzazione di una nuova linea di interconnessione della rete
nazionale con l'estero, nella fattispecie un elettrodotto a 380
kilowatt tra Udine Ovest e Okroglo, in Slovenia.
Nel novembre del 2003 la Giunta regionale ha sospeso il proprio
parere su tale impianto, per approfondire le implicazioni di
carattere ambientale e paesaggistico - ha ricordato Monai. Si è
quindi proceduto all'istituzione di un gruppo di lavoro che
doveva prendere in esame lo studio e la soluzione delle
problematiche relative alla realizzazione dell'elettrodotto. La
relazione finale ha individuato tre possibili tracciati: uno
nelle Valli del Natisone, l'altro nella Valle dello Judrio, la
terza più a Sud. Da qui la presa di posizione del consigliere
Monai, interessato a non compromettere gli ambiti territoriali
ancora integri, da analoghe infrastrutture.