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Citt: Monai, odg elettrodotto UD Ovest-Okroglo (Slovenia)

28.06.2005
16:23
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RC - Attraverso l'ordine del giorno "Elettrodotto Udine Ovest-Okroglo (Slovenia)" accolto dall'Aula su proposta del consigliere dei Cittadini per il Presidente e vicepresidente dell'Assemblea Carlo Monai, si impegna l'Amministrazione regionale a garantire il più ampio coinvolgimento di quelle istituzioni (in primis Comuni e Comunità Montane) che rappresentano le popolazioni interessate alle tre ipotesi di costruzione dell'elettrodotto.

Gli Enti locali - ha spiegato Monai - dovranno essere coinvolti nei percorsi decisionali per garantire la massima trasparenza nelle scelte, ma non solo. Il loro coinvolgimento potrà servire a giungere ad una localizzazione del tracciato meno impattante per l'ambiente in modo da salvaguardare i territori regionali ancora integri e vocati alla valorizzazione ambientale e turistica. Riflessi importanti si potranno avere sull'economia del territorio e sulla salute della popolazione, poiché l'Amministrazione dovrà utilizzare le più moderne tecniche di impianto.

L'Ordine del giorno - ha aggiunto - è nato proprio dal crescente fabbisogno energetico del nostro Paese e in considerazione dei dati resi dal gestore nazionale, dai quali si evince che la crescita della rete italiana è di gran lunga inferiore a quella dei consumi di energia elettrica in confronto agli altri Paesi dell'Unione europea e che il Nord-Est d'Italia è considerato uno dei punti nevralgici con una criticità medio-alta per quanto riguarda i sovraccarichi di energia elettrica. Una necessità che, nelle linee di sviluppo della stessa rete, prevede la realizzazione di una nuova linea di interconnessione della rete nazionale con l'estero, nella fattispecie un elettrodotto a 380 kilowatt tra Udine Ovest e Okroglo, in Slovenia.

Nel novembre del 2003 la Giunta regionale ha sospeso il proprio parere su tale impianto, per approfondire le implicazioni di carattere ambientale e paesaggistico - ha ricordato Monai. Si è quindi proceduto all'istituzione di un gruppo di lavoro che doveva prendere in esame lo studio e la soluzione delle problematiche relative alla realizzazione dell'elettrodotto. La relazione finale ha individuato tre possibili tracciati: uno nelle Valli del Natisone, l'altro nella Valle dello Judrio, la terza più a Sud. Da qui la presa di posizione del consigliere Monai, interessato a non compromettere gli ambiti territoriali ancora integri, da analoghe infrastrutture.