CR: Tesini commemora l'imprenditore Antonio Bardelli
(ACON) Trieste, 29 giu - MPB - Il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini, aprendo i lavori dell'Aula, alla
presenza del presidente della Regione Riccardo Illy, ha ricordato
l'imprenditore friulano Antonio Bardelli spentosi ieri all'età di
91 anni e fondatore di una delle società commerciali più
importanti del Friuli Venezia Giulia.
Tratteggiandone la figura, Tesini ne ha ricordato gli esordi di
lavoratore, ancora ragazzo rimasto orfano, in un'officina in cui
si riparavano biciclette: la metafora professionale ed
esistenziale di una persona che, davvero, è riuscita a mettere
insieme, pezzo a pezzo, una grande realtà pur avendo la
percezione dei limiti della peculiarità e dei confini friulani di
essa. Una delle caratteristiche di Bardelli è stata la grande
capacità di intuire e anticipare i tempi e il fenomeno dei grandi
centri commerciali, ma egli - ha sottolineato ancora Tesini - è
sempre stato attento e geloso della ricaduta locale di quanto si
andava facendo.
Tesini, attingendo anche alla lunga e personale conoscenza con
l'imprenditore, ha spiegato il perché di alcune sue posizioni -
in un momento in cui l'economia deve coniugare globale con
locale, affrontando anche problemi normativi e giuridici -
possono essere state fraintese in termini di localismo e
protezionismo: la sua preoccupazione non era la paura
dell'ingresso di altri operatori, ma che tutta la ricchezza
prodotta nella nostra realtà potesse andare a beneficio della
comunità locale e regionale. Un aspetto, questo, che Bardelli con
molta discrezione ha curato anche nelle ricadute sociali della
sua attività, stando sempre dietro le quinte ma impegnandosi
affinché alcune iniziative umanitarie - e fra queste l'Istituto
Tomadini per orfani, di Udine - potessero avere i mezzi necessari
per perseguire i propri fini, non solo a livello locale, dando
così vita ad alcuni interessanti fenomeni di globalizzazione
della soliderietà, verso realtà molte lontane.
Un aspetto curioso di Bardelli era che pur sapendo tutto della
politica, la frequentava pochissimo evitando di incrociarla - ha
detto ancora Tesini - e non ho mai capito se per timore di
contaminarla o di esserne contaminato. Ricordando lui, oggi, il
Consiglio regionale rende omaggio a un imprenditore che non è
possibile accasare in nessuna scuola di economia, salvo forse
rappresentare - se esiste - un marchio friulano
dell'imprenditorialità e della regionalità, le cui
caratteristiche di tenacia, semplicità, lungimiranza, dignità,
concretezza, però, in un momento in cui ci si interroga sul
futuro dell'economia della nostra regione, sono aspetti
indispensabili in quelle figure in assenza delle quali non ci
sarà davvero un futuro positivo per l'economia.