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CR: Tesini commemora l'imprenditore Antonio Bardelli

29.06.2005
12:59
(ACON) Trieste, 29 giu - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, aprendo i lavori dell'Aula, alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy, ha ricordato l'imprenditore friulano Antonio Bardelli spentosi ieri all'età di 91 anni e fondatore di una delle società commerciali più importanti del Friuli Venezia Giulia. Tratteggiandone la figura, Tesini ne ha ricordato gli esordi di lavoratore, ancora ragazzo rimasto orfano, in un'officina in cui si riparavano biciclette: la metafora professionale ed esistenziale di una persona che, davvero, è riuscita a mettere insieme, pezzo a pezzo, una grande realtà pur avendo la percezione dei limiti della peculiarità e dei confini friulani di essa. Una delle caratteristiche di Bardelli è stata la grande capacità di intuire e anticipare i tempi e il fenomeno dei grandi centri commerciali, ma egli - ha sottolineato ancora Tesini - è sempre stato attento e geloso della ricaduta locale di quanto si andava facendo.

Tesini, attingendo anche alla lunga e personale conoscenza con l'imprenditore, ha spiegato il perché di alcune sue posizioni - in un momento in cui l'economia deve coniugare globale con locale, affrontando anche problemi normativi e giuridici - possono essere state fraintese in termini di localismo e protezionismo: la sua preoccupazione non era la paura dell'ingresso di altri operatori, ma che tutta la ricchezza prodotta nella nostra realtà potesse andare a beneficio della comunità locale e regionale. Un aspetto, questo, che Bardelli con molta discrezione ha curato anche nelle ricadute sociali della sua attività, stando sempre dietro le quinte ma impegnandosi affinché alcune iniziative umanitarie - e fra queste l'Istituto Tomadini per orfani, di Udine - potessero avere i mezzi necessari per perseguire i propri fini, non solo a livello locale, dando così vita ad alcuni interessanti fenomeni di globalizzazione della soliderietà, verso realtà molte lontane. Un aspetto curioso di Bardelli era che pur sapendo tutto della politica, la frequentava pochissimo evitando di incrociarla - ha detto ancora Tesini - e non ho mai capito se per timore di contaminarla o di esserne contaminato. Ricordando lui, oggi, il Consiglio regionale rende omaggio a un imprenditore che non è possibile accasare in nessuna scuola di economia, salvo forse rappresentare - se esiste - un marchio friulano dell'imprenditorialità e della regionalità, le cui caratteristiche di tenacia, semplicità, lungimiranza, dignità, concretezza, però, in un momento in cui ci si interroga sul futuro dell'economia della nostra regione, sono aspetti indispensabili in quelle figure in assenza delle quali non ci sarà davvero un futuro positivo per l'economia.