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Margh: Santin su odg burqa

29.06.2005
16:25
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/AB - Sull'ordine del giorno relativo alla questione burqa si registra il seguente intervento del consigliere regionale della Margherita Paolo Santin:

"Non ho mai sopportato le estremizzazioni e sono profondamente convinto che si possono contrastare, doverosamente secondo il mio modo di pensare, le pittoresche iniziative del sindaco Bortolotti e della Lega Nord, che spesso rasentano il grottesco. Il risalto dato dai media alla bocciatura in Aula, anche con il mio voto, dell'ordine del giorno "Libertà di professione religiosa e leggi di pubblica sicurezza" mi obbliga a evidenziare alcuni particolari che possono ingenerare errate interpretazioni. Ho ricoperto per nove anni la carica di sindaco di Pasiano, uno dei Comuni della nostra regione con la più alta percentuale di cittadini extracomunitari e posso affermare, per esperienza diretta, che dobbiamo evitare ogni tipo di generalizzazione e di estremizzazione.

Non è praticabile, in una società che vuole dirsi civile e che deve tendere con convinzione all'integrazione, praticare comportamenti tendenti all'accentuazione di ogni genere di fondamentalismo.

E' anche bene chiarire che gestire i problemi della società è un dovere sia delle persone che ricoprono ruoli di responsabilità che di tutti i cittadini. E uno dei problemi da affrontare è la gestione delle questioni che si sono aperte con la forte immigrazione a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. L'incontro di culture e tradizioni diverse ci mette davanti ad un bivio: cercare, in virtù di una professata difesa dei nostri valori, il contrasto ai "diversi" o, auspicabilmente, trovare ogni forma di conoscenza costruttiva ove, se veramente convinti, come il sottoscritto, della bontà dei nostri traguardi raggiunti di libertà e democrazia, saper trasferire a chi non li conosce, i principi che riteniamo imprescindibili.

Contrariamente rischieremmo, in nome di una presunta tolleranza, di poter ritenere rispettosa anche la "religiosa" infibulazione o, anche nella casa della nostra cultura di origine, ritenere "religiosamente" scorretto l'utilizzo del profilattico per ridurre la piaga dell'AIDS.

Riflettiamoci".