Margh: Santin su odg burqa
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/AB - Sull'ordine del giorno
relativo alla questione burqa si registra il seguente intervento
del consigliere regionale della Margherita Paolo Santin:
"Non ho mai sopportato le estremizzazioni e sono profondamente
convinto che si possono contrastare, doverosamente secondo il mio
modo di pensare, le pittoresche iniziative del sindaco Bortolotti
e della Lega Nord, che spesso rasentano il grottesco. Il risalto
dato dai media alla bocciatura in Aula, anche con il mio voto,
dell'ordine del giorno "Libertà di professione religiosa e leggi
di pubblica sicurezza" mi obbliga a evidenziare alcuni
particolari che possono ingenerare errate interpretazioni. Ho
ricoperto per nove anni la carica di sindaco di Pasiano, uno dei
Comuni della nostra regione con la più alta percentuale di
cittadini extracomunitari e posso affermare, per esperienza
diretta, che dobbiamo evitare ogni tipo di generalizzazione e di
estremizzazione.
Non è praticabile, in una società che vuole dirsi civile e che
deve tendere con convinzione all'integrazione, praticare
comportamenti tendenti all'accentuazione di ogni genere di
fondamentalismo.
E' anche bene chiarire che gestire i problemi della società è un
dovere sia delle persone che ricoprono ruoli di responsabilità
che di tutti i cittadini. E uno dei problemi da affrontare è la
gestione delle questioni che si sono aperte con la forte
immigrazione a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni.
L'incontro di culture e tradizioni diverse ci mette davanti ad un
bivio: cercare, in virtù di una professata difesa dei nostri
valori, il contrasto ai "diversi" o, auspicabilmente, trovare
ogni forma di conoscenza costruttiva ove, se veramente convinti,
come il sottoscritto, della bontà dei nostri traguardi raggiunti
di libertà e democrazia, saper trasferire a chi non li conosce, i
principi che riteniamo imprescindibili.
Contrariamente rischieremmo, in nome di una presunta tolleranza,
di poter ritenere rispettosa anche la "religiosa" infibulazione
o, anche nella casa della nostra cultura di origine, ritenere
"religiosamente" scorretto l'utilizzo del profilattico per
ridurre la piaga dell'AIDS.
Riflettiamoci".