UDC: variazioni di bilancio, giudizio negativo
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/RC - E' un assestamento di
bilancio inadeguato al momento economico e sociale del Friuli
Venezia Giulia, che guarda alle particolarità, agli interessi di
pochi e non a quelli generali della comunità regionale, con una
frammentazione della spesa per quasi 50 milioni di euro
complessivi decisamente inaccettabile. Commentano così, i
consiglieri regionali UDC Roberto Molinaro e Gina Fasan, il voto
contrario alla legge regionale sull'assestamento di bilancio
2005.
Si tratta di una legge che contiene anche interventi di spesa
positivi, tuttavia approvati senza alcuna valutazione settoriale
- precisano i due consiglieri - con il rischio che non si
collochino nelle politiche di settore attuate
dall'Amministrazione, soprattutto nei settori produttivi e delle
finanziarie regionali. Sono state più le volontà degli assessori
del momento e degli interessi organizzati che ad essi si sono
rivolti, piuttosto che una coerente linea di azione nel
perseguimento dell'interesse pubblico. La condizione di
inadeguatezza è evidente soprattutto nel settore delle attività
produttive, dove avevamo segnalato l'assenza di attenzione per il
settore agricolo che ha sortito nuove scelte per il credito a
breve, per le garanzie dei prestiti e per il settore
lattiero-caseario in montagna, ma senza alcuna ulteriore risorsa
finanziaria stanziata per il settore.
Non condividiamo, poi, le scelte per le autonomie locali -
proseguono. Per le Province e per i Comuni si è inteso invece
sperimentare, per i prossimi mesi del 2005, una modalità di
trasferimento di risorse, per solo lo 0,9% del totale pari a soli
3,9 milioni di euro, in relazione al gettito fiscale dei rispetti
territori con risultati immaginabili e comunque privi di quelle
indicazioni necessarie al futuro rapporto tra enti locali e
Regione. Ma al di là delle scelte di merito, condivisibili o
meno, ciò che colpisce di più è l'inaffidabilità del governo
regionale e dell'attuale maggioranza, che nel corso del dibattito
è «andata sotto» più volte, sia sugli ordini del giorno, sia
sui singoli emendamenti, pur disponendo di una maggioranza
numerica di 37 voti, ma soprattutto perché non in grado di
mantenere gli impegni ampiamente preannunciati quali, ad esempio,
per i giovani, per i quali c'è stato l'azzeramento delle risorse,
o il dimezzamento per il 2005 dei fondi per l'alfabetizzazione
informatica, nonché la riduzione delle poste destinate ad
Aquileia.
Decisamente un cattivo esempio di comportamento - concludono
Molinaroe Fasan -per una maggioranza che deve ancora affrontare
la stagione delle riforme in Friuli Venezia Giulia.