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Caterina Dolcher, Difensore civico, su vicenda burqa

30.06.2005
12:55
(ACON) Trieste, 30 giu - COM/AB - Circa la vicenda della donna islamica multata per avere indossato il velo, il Difensore civico regionale Caterina Dolcher - in una nota - si dice dispiaciuta che nella nostra regione si manifestino questi sintomi di scarsa sensibilità alle libertà civili e religiose, cui nessun cittadino italiano o europeo è più disponibile a rinunciare. Il Difensore si rammarica però che sia stata posta all'attenzione del Consiglio regionale una mozione con cui si intendeva chiedere alla Giunta di farsi carico delle spese legali che l'immigrata dovrà sostenere qualora il Prefetto rigetti l'opposizione, convalidi la sanzione e debba perciò proporre opposizione avanti al giudice. Infatti, attraverso gli uffici del Difensore civico, la Regione può già, nella fase del ricorso amministrativo, fornire un servizio di assistenza gratuita alla persona vittima di ingiustizie. Caterina Dolcher si duole anche che vi sia evidentemente chi, in Consiglio regionale, dimostri di non sapere che tutti i cittadini - italiani e stranieri - quando si sentono vittime di ingiustizie possono avvalersi degli uffici del Difensore civico, strumento che la Regione stessa mette gratuitamente a disposizione di tutta la comunità. Il Difensore civico - conclude la nota - spera che non sia per ragioni di strumentalità politica che si sia pensato di apprestare nuove e costose tutele in un singolo caso, creando anche l'impressione che si vogliano addirittura concedere privilegi agli immigrati, così da ingenerare allarmi ingiustificati contro di essi, che già tante mortificazioni debbono subire a causa della loro condizione di stranieri.