Caterina Dolcher, Difensore civico, su vicenda burqa
(ACON) Trieste, 30 giu - COM/AB - Circa la vicenda della donna
islamica multata per avere indossato il velo, il Difensore civico
regionale Caterina Dolcher - in una nota - si dice dispiaciuta
che nella nostra regione si manifestino questi sintomi di scarsa
sensibilità alle libertà civili e religiose, cui nessun cittadino
italiano o europeo è più disponibile a rinunciare.
Il Difensore si rammarica però che sia stata posta all'attenzione
del Consiglio regionale una mozione con cui si intendeva chiedere
alla Giunta di farsi carico delle spese legali che l'immigrata
dovrà sostenere qualora il Prefetto rigetti l'opposizione,
convalidi la sanzione e debba perciò proporre opposizione avanti
al giudice. Infatti, attraverso gli uffici del Difensore civico,
la Regione può già, nella fase del ricorso amministrativo,
fornire un servizio di assistenza gratuita alla persona vittima
di ingiustizie.
Caterina Dolcher si duole anche che vi sia evidentemente chi, in
Consiglio regionale, dimostri di non sapere che tutti i cittadini
- italiani e stranieri - quando si sentono vittime di ingiustizie
possono avvalersi degli uffici del Difensore civico, strumento
che la Regione stessa mette gratuitamente a disposizione di tutta
la comunità.
Il Difensore civico - conclude la nota - spera che non sia per
ragioni di strumentalità politica che si sia pensato di
apprestare nuove e costose tutele in un singolo caso, creando
anche l'impressione che si vogliano addirittura concedere
privilegi agli immigrati, così da ingenerare allarmi
ingiustificati contro di essi, che già tante mortificazioni
debbono subire a causa della loro condizione di stranieri.