III Comm. a Edimburgo per 13a Conferenza Servizi Sociali
(ACON) Trieste, 06 lug - RC - Una delegazione della III
Commissione consiliare, presieduta dal diessino Nevio Alzetta, ha
preso parte alla 13a Conferenza europea dei Servizi Sociali che
si è tenuta ad Edimburgo (Scozia) da lunedì 4 a mercoledì 6. I
consiglieri avevano in programma anche una serie di incontri
istituzionali con il Parlamento e il Governo scozzesi, ma è stato
tutto annullato causa la concomitanza dello svolgersi del G8 a
pochi chilometri dalla città.
La tre giorni è stata utilizzata dai componenti della Commissione
per raccogliere elementi utili al lavoro che stanno portano
avanti nella preparazione della nuova legge regionale in materia
proprio di servizi sociali, ma anche per presentare il progetto
di sperimentazione di politica per gli anziani "Nonos" (nonni, in
friulano) preparato e portato avanti da Giovanni Togni, Ranieri
Zuttion e Giulio Antonini dell'Azienda per i servizi sanitari n.5
"Bassa Friulana".
Al work shop presieduto da Alzetta, il direttore generale
dell'ASS 5, Piero Pullini, ha così auto modo di dire che in
Friuli Venezia Giulia l'indice di vecchiaia (rapporto percentuale
tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14
anni) è di molto superiore alla media europea.
Oggi - ha reso noto - si stima la presenza in regione di oltre
50.000 anziani con diversi gradi di disabilità. Fra questi, circa
il 50% ha delle limitazioni importanti della propria autonomia.
In FVG si contano 10.267 posti letto in strutture residenziali
per anziani; l'offerta attuale è quindi di circa 4 posti letto
ogni 100 residenti con età superiore o uguale a 65 anni ed è
superiore alla media nazionale, con un numero in costante
crescita: dal 1994 al 2003 si è passati da 8.929 a 10.267 (più
15%).
Uno dei punti di forza dell'esperienza della ASS 5 - è stato
spiegato a Edimburgo - è la partnership di progetto, ovvero un
insieme di attori pubblici (Regione, Comuni, ASS) e del settore
no profit (volontari) che ha cominciato a collaborare sin dalla
fase progettuale e che continua a collaborare nella realizzazione
delle iniziative e nel loro monitoraggio. Il principale problema
che ha spinto a realizzare "Nonos" è un sempre maggior rischio di
istituzionalizzazione per le persone anziane non completamente
autonome, problema al quale la Regione FVG già dal '98 cerca di
rispondere facilitando, invece, la loro domiciliarità. "Nonos"
punta, quindi, a sviluppare anche la figura dell'infermiere di
comunità (un infermiere ogni 2.500 abitanti) sulla base della
consapevolezza dei limiti del servizio infermieristico
domiciliare.
Il nostro - ha chiosato Alzetta - si può senza dubbio ritenere un
progetto all'avanguardia in quanto ha anticipato alcuni indirizzi
in materia di welfare comunitario.